Irina Di Vona
Poesie in mostra
Non indugiare
Non indugiare
a guardarmi con occhi
pieni d’amore.
Non indugiare
a capire cosa mi pesa nel cuore.
Se non rido, se non parlo,
non indugiare a cogliere l’urlo del mio silenzio.
Il silenzio ferito di un bacio rubato
di una carezza pretesa
di un’ offesa contesa.
Fermati,
a capire i silenzi delle mie parole
gli sguardi tristi mascherati nei sorrisi.
Fermati.
Non sono un errore.
Sono io.
Io nel mio mondo,
io fragile nelle mie paure
libera nel mio volare.
Non spezzare le mie ali.
Non gettare al vento i miei pensieri.
Torneranno indietro più forti
fieri nel loro essere se stessi,
fieri nel loro essere diversi.
Fermati.
Hai tempo di capirmi senza togliermi il sole,
Perché sono unica nel mio domani.
Non c’è giorno
Non c’è giorno
che non valga la pena
di essere vissuto,
non c’è gioia
che non valga la
pena di essere
provata, non c’è
tempo
che scorre invano
se sa dei tuoi
abbracci, se sa di te,
serenamente avvolto
nelle tue essenze,
nelle tue speranze,
con te…
Te che osservi
il mondo dai tuoi punti di vista
te che riempi la mia vita
di sorrisi,
Te,
in giorni felicemente vissuti,
non più traditi,
non più derisi.
Giorni felici,
giorni sognati,
nelle tue dolci presenze,
non c’è giorno…
Senza te..
Senza rimpianti
Senza rimpianti,
Vivi.
Guarda oltre.
Insegui il tempo
Che ti sembra rubato.
Insegui i sogni
Anche con un ego stonato.
Senza rimpianti,
Sogna, Vincente.
Non ragionare
Con un’illusione.
Non chiudere
Il cuore ad ogni nuova canzone.
Corri,
Tra le parole e gli schemi del tempo.
Sogna quel blu che ti toglie il fiato.
Sogna un futuro dove vedi l’incerto.
Senza rimpianti.
Vola!
Raccogli il sussulto
Di un cuore bambino.
Non essere incerto
Sorridi al nuovo.
Segui nel vento del tuo tempo il tuo cuore.
Senza rimpianti.
Non è tardi nei tuoi sogni.
Non è tardi nel loro domani.
Guarda lontano dalla riva del mare.
Non da solo scalerai le paure.
In quel blu ci sono altri due occhi
Che guardano con te il sole.
Senza confine
In un mondo
che non ha confine
scorre un fiume di voci senza voce.
Triste il silenzio
rotto dai lamenti,
triste lo sguardo
di volti sgomenti.
Odiosi suoni,
fraticidi lamenti,
inariditi cuori
dai troppi turbamenti.
Lacrime sole di occhi spauriti
volti derisi, futuri rubati,
cuori rapiti dalle troppe paure,
soffocati nel freddo
di giornate cupe.
Io sono bambino
in questo mondo stordito.
Un fratello che piange non ha colore
un viso che ride non ha nazione.
Io credo nell’uomo
nel rispetto profondo.
Con cuore libero
io cammino nel mondo.
Con cuore libero
fratello amico
svegliati libero
in questo mondo confuso.
VAGARE
L’eterno
vagare
della sera
riposa
incontrastato
come
l’esule
pensiero