Nel buio

Qui ho nascosto parole da non ascoltare,
angoli a cui ho bandito ogni sguardo.
Qui risiedono inaspettati la vita
ed il respiro cadenzato del cuore.
Qui ho adagiato parole sussurrate all’orecchio,
il profumo della primavera,
una camicia fradicia di pioggia,
le ingenue speranze
e le corse a piedi scalzi nell’erba.
Qui canta la musica libera
e scende la lacrima che imprigiona l’inespressa emozione.
E’ meglio, per il tempo, un fiore non colto
di quello reciso e lasciato per strada.


L’addio della camelia

Non mi volterò indietro,
non ascolterò la tristezza.
Nessun ricordo percorrerà i tuoi sogni.
Se nelle fresche mattine di primavera,
insieme alla brezza che accarezza ogni cosa,
farà ancora capolino la dolcezza della mia mano
che ha percorso ogni strada del tuo viso,
dimentica.
Dimentica l’eco e le risonanze,
i sorrisi ed i silenzi densi del mio amore.
Perché non vi è ricordo di oasi
o di deserto che regga il miraggio.
E l’illusione di libertà
affonda nella solitudine della vecchiaia.


A Fabio

I miei occhi di bambina
hanno riscoperto strade antiche di profumi e sapori.
I piedi scalzi del gioco
hanno calpestato petali di rose,
dono dei rosari di maggio,
dove i tuoi sorrisi hanno stretto mani tristi e rugose.
Le tue carezze hanno asciugato guance
accaldate di lacrime.
La gioia della corsa dei bimbi
ha risuonato fra i più dubbiosi.
Questo ha donato il tuo cuore,
la certezza di un domani migliore.