Anche tu, musica dolce
anche tu
che di me sai tutto,
ora non vedi più le scintille
delle candele.
Erano negli occhi,
quegli occhio strani
che ora sai amare.


Angelo senza vita,
portami nella scia delle stelle
da cui stai ritornando;
dimmi qual è il tuo posto,
alzerò gli occhi al cielo ogni notte
solo per addormentarmi nella tua luce,
nel tuo corpo di gioielli,
quel corpo che nasconde l’anima del mio amore,
amore,
segreto divino in cui mi sono rifugiato come un bimbo,
ascoltando il tuo profumo di luna.


Portami via,
nella notte di un soffio
di bagliori dorati.
Portami nel vento,
in quel cielo che chiama il mio nome senza conoscerlo.
Portami lontana,
dove nessuno,
nessuno potrà più vedere il mio sguardo.
Portami all’inferno,
e lì persino il fuoco
crederà alla magia.

Non sentirai i miei occhi chiudersi
amore,
mentre superi lo specchio
che porta al sole,
quello con lo stesso colore delle gocce
quello delle nostre lune
quando si fa giorno.