UN ALTRO MATTINO INQUIETO

Bologna, 30 novembre 1964

Vaga inquietudine
aleggia nel cuore
argentea falena
attorno alla luce.

Ovattato torpore
smorza i sentimenti
la fronte pesante
s’abbandona
la mano è stanca.

Poi sopravviene
il sonno con i suoi
sogni inquieti.

Si fa forma l’inquietudine
altissime scale cedono
sotto il passo incerto
vertiginose altezze
e si deve salire ancora
mentre tutto vacilla
e l’angoscia
agghiaccia il petto.

Poi cadono anche
i sogni e rinasco
all’incertezza di un altro
mattino inquieto.


SOLITUDINE

Bologna, 12 gennaio 1965

Solitudine.

Buio denso
di un antro
informe, barriera
di pareti soffocanti
fuori ombre confuse
gelidi venti.

Non ha senso
la parola
e il sentimento
s’infrange
su un muro
di roccia.

Il pianto può solo
evocare un lieve
ondeggiare poi
subito spento.

Solitudine.


E TU AMA QUEL SOLE

Bologna, 12 novembre 1965

E se gli occhi
volgerai voglioso
verso il passato
o se troppo amerai
ciò che è presente
(ed è già fuggito)
ogni gioia diserterà
il tuo cuore e sarai
solo dentro te stesso
e il rimpianto
sarà il tuo solo
amico. Ma in ogni
cosa brilla un raggio
di sole. E tu vedi
quel raggio ama
quel sole. Risplenderà
ovunque si poserà
il tuo amore.