L’aria che mancava riempiva la stanza ma non i polmoni,

mentre le lacrime asciutte riempivano la gola.

Ogni suo flebile respiro rimbombava nella mia testa,

e lì girava e rigirava,

un macabro girotondo che mi accompagna ancora

in certe notti senza luna.

Non mi sentì più quando la salutai,

era lì e altrove,

così vicina da non poterla toccare,

ma solo percepire in quelle quattro mura.

 


 

-Anime ingiallite-

 

Le anime ingiallite non sono come le pagine dei libri,

non profumano di storia,

non lasciano brividi.

Le anime ingiallite possono riprender vita

col profumo dei campi,

con la brezza del mare…

Le anime ingiallite le stendi al sole

ad asciugarsi dei sogni infranti.

 


 

-Chiudo gli occhi-

 

Sto camminando piano come un fantasma solitario,

sono rinchiuso qui da quasi un anno, o almeno credo,

i miei ricordi stanno svanendo.

Avevo una casa, una famiglia, un cane, amici con cui giocavo,

ma un giorno mi han detto ‘Prendi questa e mettila sul petto’.

Ora son qua, chissà dove sono mamma e papà,

c’è tanta gente che si lamenta, si prende a botte per una coperta,

a volte per un pezzo di pane,

io mi faccio ancor più piccolo e resto a guardare.

Chiudo gli occhi solo un po’,

forse domani mi risveglierò in un mondo migliore

dove essere felice è concesso anche a quelli come me,

anche se non so perché sono diverso.

Diverso poi da chi, da cosa, se lo sapessi magari farei qualcosa.

Ricordo solo il dolore del numero sulla pelle,

avevo un nome e dieci anni, ora parlo alle stelle.

Chiudo gli occhi solo un po’,

forse domani non mi sveglierò,

ma sono tanto stanco, chiudo gli occhi ancora un po’