Ricordo di un sogno

Tu che mi prendevi

da dietro

e

Mi cingevi i fianchi

Io che sognavo di donne

Urlanti.

In un recinto

Prede

Di uomini

Come Galli

Infuriati


Amante

Colei che ama

Ma spesso

Vittima dell’amore


 

La mia terra

Odora di umido e di nero.
É viva anche nelle domeniche
d’ inverno, quando riposa.

La mia terra
che gli uomini hanno sognato
e lavorato, è scomparsa
nella nebbia del mattino.

Lasciando soltanto il ricordo
di profumi antichi e di voci lontane
mentre i fuochi di settembre
raggiungono il cielo.