Poesie
Notte
Magica è la notte
La candela accesa
Riflette bagliori sul soffitto
Piccoli squarci di lampi
Illuminano la stanza
Gli sguardi si cercano
In una tacita intesa
Le mani bruciano di desiderio
I corpi si sfiorano affamati
L’universo non esiste più
Solo la nostra dolce pazzia
Si può volare in Paradiso
Nell’arco di una notte
Papaveri
Felice correvo fra i campi di grano
Attendendo il fiorir dei papaveri
Ammaliata dal loro colore
Ancor mi vedo piccina piccina
Grembiulino a scachettini bianchi e rossi
Un fazzolettino in testa legato alla nuca
Per ripararmi dai raggi del sole
Oggi come allora li amo
Tempo fa Francesco mi fece questa dedica:
Adesso capisco perché ami così tanto i papaveri
Sei fragile e delicata
Ad ogni soffio di vento
I tuoi petali volano via
Non sei un fiore da cogliere
Sei un fiore da ammirare
Oltre ogni limite
Solo l’amore proibito
Ci porta oltre ogni limite
Attimi rubati a una vita banale
Fuggire in piena notte
Amarsi con bramosia
Come se i corpi si dissolvessero
Non sai chi sei
Dove sei
Sei fra le sue braccia
Hai chiuso la porta al mondo
Oltrepassare la soglia rossa del proibito
È dolce follia