I ragazzi della Mir

 

Prima parte


Io sono nato qui, fra le stelle, immerse in questo cielo nero dove non c’e’ giorno per vivere e non c’e’ notte per pensare. Una sequenza genetica di nucleotidi lunga 365 pagine e’ il mio vero nome ma qui tutti mi chiamano Jesus. Vivo fra queste mura di plastica bianca da ormai 18anni, dormo in un letto tutto bianco, vesto solo con una tuta bianca e uno splendido stemma cucito sul braccio e’ il mio unico simbolo di devozione. Ho sentito gli anziani della base parlare di un nuovo modulo che verrà costruito a breve più grande di tutti quelli installati fino ad ora e dove si potrà simulare anche la gravità terrestre. Io di ciò ho il panico, so cos’è la gravità ma non so come reagirà il mio corpo, io sono nato fluttuando forse le mie ossa non sono in grado di reggermi, forse mi sbriciolerò sotto il peso di questa forza universale.

Ho paura.
Sto crescendo.
Come faccio ad saperlo ?  Non entro più nel mio letto.
Seguo regolarmente le lezioni, ci insegnano cose molto interessanti e utili, biometria e spettrofisica di massa sono quelle che prediligo. Dalla finestra della nostra aula si possono vedere i laboratori di bio-genetica dove si alternano ogni sei mesi ricercatori da tutti i paesi del mondo.
Su di uno scaffale dentro ad una teca di vetro chiusa con una serratura metallica ci sono dei grossi volumi rossi con impresso sulla costa una lettera in caratteri cubitali A, B…G…J.
In fondo ce n’e’ uno nero con impresse sul dorso due lettere AH.  Questo volume diverso da tutti gli altri mi ha sempre incuriosito perché  AH quando gli altri arrivano fino alla J ?
A noi studenti non e’ permesso entrare nei laboratori  ne tanto meno frugare dentro alla teca di vetro per cui questo segreto mi sta rodendo dentro come un tarlo.
Sto crescendo.                        
Come faccio a saperlo ?  il mio sguardo si sofferma sempre più spesso su Giulia.
Giulia e’ mia sorella, così dicono,  ma io non provo senso di fratellanza e poi per essere fratelli occorre avere la stessa madre o lo stesso padre non credo una provetta o una capsula di Petri possano essere considerati madre e padre. Quindi io continuo a sbirciare Giulia.
Non so se lei se ne sia accorta spero di no. Non sono ancora pronto ad affrontarla. Non so che cosa sia questa sensazione che mi attira verso di lei, non so ancora dargli un nome.
Qui in questo luogo tutto e’ asettico e non so se lei possa sentire questo trasporto in modo uguale al mio e per capirlo ho deciso di leggere libri di chi di questo impulso verso gli altri ne e’ conoscitore e studioso, voglio sapere anch’io, voglio capire come  imbrigliare questa energia per non disperderla e indirizzarla verso il suo fine ultimo. Così sono sceso nel modulo dedicato alla mediateca ed ho cercato fra i files contenuti nell’immenso server dati  qualcosa che mi parlasse delle sensazioni che provo ora………ricerca lunga e inutile. Mi mancano le parole chiave per fare una ricerca mirata,  conosco  montagne di parole per fare ricerche di fisica di chimica e di botanica ma mi mancano le basi per una ricerca interiore. Mi manca sapere chi sono, da dove vengo, qual’e’ il mio scopo dentro a questa casa volante, mi manca sapere cosa sto’ provando, mi manca sapere perché non desidero altro che vedere Giulia, vorrei poterla toccare sentire la sua pelle sotto le mie dita, sensazioni che non conosco.

Ma ho trovato altro, un libro antico, un libro che parla di cose che non conosco e che mi rendono curioso, il mio insegnante apprezza molto la mia curiosità e spesso mi ricorda che essere curiosi e’ espressione di intelligenza.

Seconda parte


Cosa vedi Jesus ?

Cerca di non essere banale una volta tanto………….

La sua immagine riflessa contro l’immensa vetrata olografica che dominava la sala di comando, parlava a se stesso,  cercava di penetrare dove la sua mente raziocinante non gli permetteva di arrivare, ancora non poteva entrare dentro a quella sfera. La sua immagine evocava ricordi antichi, erano passati ormai 30 anni da quando aveva letto il libro e in tutti questi anni il suo carattere aveva via via preso forma, forgiato dalla lettura e dalle sue innate capacità di base.

Allora Jesus mi rispondi ?

Cerchi di guardare lontano con  la tua lunga vista, non di superuomo perché questo non lo sei mai stato ma di uomo accecato dal potere, per vedere il mondo sotto di te che dipende dalla tua intelligenza dal tuo contorto mondo interiore fatto di teoremi e raziocinio estremo ma tutto ciò ti ha reso freddo ed insensibile sempre meno simile ad un uomo e sempre più simile ad un programma virale.

Che fine ha fatto la voglia di incontrare lo sguardo di Giulia, la voglia di parlarle, di confidarle il tuo malessere di quando ti era lontana ed il tuo benessere di quando ti sfiorava le mani lungo i corridoi della navicella, tutto questo e stato spazzato via.

Non stai vedendo te stesso, non hai visto il mutamento che ti ha portato ad essere solo e a vivere qui fra le cose più belle che esistono, le stelle, e a vivere nel modo più orribile che esiste, nella solitudine. Questo non lo avevi previsto.

Forse non puoi rispondermi perché c’e’ qualcosa che ti impedisce di scendere oltre all’interno della tua mente perché li c’è la paura li ci sono i tuoi mostri li c’è il pericolo di perdersi, di perdere quel sentiero che ti sei così per bene tracciato vero Jesus ?

Non mi mandare via Jesus, perché lo so che vorresti che andassi via che sparissi dalla tua mente ma purtroppo i creatori non hanno fatto i conti con Dio.

Sto invecchiando !

Come faccio a saperlo ?  lo so e basta.

Non mentire a te stesso Jesus.

Come fai a saperlo ?

Lo so e basta ti dico !

Lo sai perché stai pensando a Giulia, perché erano anni che non ci pensavi più che la tua mente fredda come il vuoto cosmico che ti sta attorno non volava su quell’ultimo saluto che ti ha regalato prima di andarsene.

Quegli occhi che si erano incollati ai tuoi e quella mano che delicatamente ti ha sfiorato il viso in una carezza che valeva più di mille parole sussurrate in piena notte, più di mille giorni passati assieme a discutere di bioritmi e cellule staminali, più di…………valeva molto quella carezza.

Ma tu non hai reagito non le hai regalato neanche una lacrima ma ora il tuo cuore ne e’ pieno ecco perché non vuoi vedere Jesus.

Stai invecchiando Jesus e questo e’ bene ti dico, perché forse potrai sederti e guardarti indietro e finalmente potrai fare qualcosa anche per me………piangere.

 

 Terza parte

 

Eccola Jesus già le si vede la punta, lucente ed affilata, in tutti questi anni della tua vita non si e’ mai discostata dalla sua iniziale traiettoria balistica e non si e’ mai neppure minimamente scalfita o consumata, ha solo percorso in silenzio il suo inconsapevole tragitto.

Eccola Jesus e’ la freccia dell’ arco dei tuoi creatori, osservala bene, quella freccia e’ per te.

Guardala Jesus  si avvicina al suo bersaglio, un tempo lentamente ed ora sempre più velocemente, la sua inesorabile parabola discendente e’ ormai tracciata.

Cosa puoi fare per evitare che manchi il bersaglio e che si perda nell’eterna oscurità dell’oblio ?

Il tuo corpo e’ li disteso, ormai, su quel letto bianco e l’unica carezza che la tua pelle può pretendere adesso e’ il tocco liscio ed inanimato di un lenzuolo di kevlar.

Se va bene a te Jesus …………………..

Ma io non credo che possa andarti bene cosi’.

Non lo voglio credere non posso credere in un fallimento così grande.

Io ho ancora fiducia negli uomini, e finché quella freccia non oltrepasserà il suo traguardo perdendosi fra i crepacci dell’odio e del livore, io vorrò credere che sia sempre possibile ricondurla al suo scopo.

Che c’e’ Jesus non riesci a parlare ?

Anche tu avevi una speranza tanti anni fa ma quella voce frusciante e metallica scaturita da dentro un microfono ha congelato la tua vita, il tuo corpo muore oggi ma il tuo spirito e’ morto quel giorno.

Io ero li Jesus con te come sempre quella sera ed ho visto si il tuo corpo immobile come una statua ma ho visto anche la tua mente vacillare, ed ho visto i tuoi occhi lucidi che si aggiravano perduti, increduli e disperati  scrutando fra le ombre una possibile presenza umana. Ma la voce era franca, triste e sincera e ti annunciava che Giulia era morta.

Il suo genoma imperfetto le ha impedito di invecchiare ma pure di diventare come te,

il suo genoma imperfetto le ha permesso di esistere come essere umano e non le ha impedito di vivere nella passione per lungo tempo,

il suo genoma imperfetto le ha dato il coraggio di lasciarti  e le ha permesso di piangere alla notte,

il suo genoma imperfetto le ha dato la forza di toccarti il viso in un ultima carezza ma non e’ stata capace di parlare al tuo cuore.

Ha pagato un alto tributo di dolore per questo stato di cose ma ha sempre avuto un pensiero per te che sei stato il suo primo carnefice.

Ora Jesus i tuoi occhi si chiudono, si chiuderanno per non riaprirsi mai più  la tua freccia sta giungendo Jesus, io perirò con te o diventerò eterna e tu con me ma solo se saprai capire l’essenza di te stesso.

Il mistero di questo passaggio e’ grande vero Jesus, tutti quanti quando giunge l’oscurità ci poniamo questa domanda. Lo so che per te, per la tua mente razionale e scientifica non c’è spazio per  gli Dei, per le teologie, le preghiere e le mistificazioni degli uomini ma queste sono le colonne d’ercole  della scienza vero Jesus, oltre questo punto tutti i tuoi grandi libri, i tuoi teoremi, le tue scienze non possono più nulla, stai entrando nella notte della scienza Jesus,

ed un ragionevole dubbio accarezza la tua mente, questo lo so.

Sei ancora un uomo dopo tutto ed hai ancora il privilegio di errare ma pure di redimerti.