FASI

Più in la sulla riva,
immobile,
riflette la bellezza sua stessa,
protetto dalla natura, sua creatura.
Si muove al solo vento,
si lascia irradiare dal sole
che ne accentua i colori.
Si aspetta sempre un tempo migliore
Per raccogliere un fiore,
nell’espressione sua migliore,
avrei voluto raccoglierlo acerbo
per timore ma,
ora sono qui e ti guardo
aspettando attimo dopo attimo
ciò che fu l’espressione tua migliore.


RIFLESSI

Lo avverti,
vorresti che non ti appartenesse,
un battito che insegue un sospiro.
Rammenti,
il sangue riprende a irrorarti,
non scappi ma insegui,
un ritmo piacevole ti travolge,
una continua scoperta.
Amo quanto mi sta intorno,
amo il continuo riflesso
che ho in fondo agli occhi.


VERSI TRA I SOLCHI, PAROLE SUI CEPPI…TRA I RAMI MISFATTI

Nei miei occhi tu, mi invadi,
avverto le tue essenze.
La sensazione mi assale come quando guardo
la luce del sole attraversare,
con la sua intensità di luce una pianta,
non ti abbaglia anzi,
si lascia guardare con stupore.
Poi partono le note, sono date
da crini inseriti su un violino.
Ti chiedi; cosa è in grado di suscitare tale magia?
L’immaginazione…no!
Credo sia quella vita parallela
Che ci portiamo dentro,
potremmo tirarla fuori in vari modi,
con parole, con gesti, forme artistiche
o tenercela dentro e tirarla fuori un po’ alla volta
goccia a goccia, forzatamente,
attraverso le lacrime se mai fosse rimpianto.
Maledetto questo specchio che mi guarda
e tira fuori solo i miei difetti,
tenendo nascosti i miei limiti.