Poesie
Caramelle.
Le nostre sincere
falsità
quotidiane …
Bugie come caramelle,
che prendiamo
ed offriamo
per noia
o perché non abbiamo
altro da dare.
Queste caramelle
che fan sentir
tradito
il traditore
e giustiziato
il giustiziere
e lasciano
sapor fruttato
in bocca.
Chi.
Chi ce lo dona un istante in più?
Un’altra possibilità?
Chi ci offre la mano tesa?
Chi sa come farci ridere o piangere?
Chi sa davvero cosa ci occorre?
Chi se non noi stessi?
Chi se non gli stessi?
Chi?!
Sole di nubi.
Sole di nubi,
che implora un sogno
di astenersi
dal sognare,
per fargli compagnia,
per donargli tregua
soprattutto da sé,
dalle sue inutili parole,
dalle folate
di pensieri.
Mare
Divampi di fiamme gelate.
Mi inondi di fumo schiumoso
e di bianche e limpide sfumature
a tutti dipingi…
Ma un cielo incendi,
lo incanti e poi divori.
Ti fondi col tutto ed Io
resto qui sulle tue rive.
Ti attendo da lungo tempo.
Ti attendo senza tempo.
Smarrita per un soffio di goccia,
abbandonata dalle tue nuvole
piene di vitale rinascita.
Ti assaggio perché un antidoto
mi par che Tu sia.
In te Magnifico
Mar rinasco,
in me tornando.
Soglia
Una preghiera mentale
in un luogo fuor
di orizzonte
non può condurti
che ad una soglia.
Sotto un uscio mal curato,
e di appassiti fiori contornato
scruto la tua figura, che
con dolorosa difficoltà
ritrovo.
Dove eri sparito?
Forse in un’altra soglia
o da un’altra parte irraggiungibile
hai compiuto, uno ad uno,
i tuoi pienissimi anni.
Ora tardi forse ti rivedo
e sento il cor in sé
confuso. Non temo
tuttavia di perderti ancor.
Ho intravisto la soglia.
Scommessa
Scommessa che agli occhi maledetti
appari. Tu sei gli anni trascorsi sui macchinari
di una fabbrica, dove promesse infrante
consumavano le mani ai poveri operai stanchi.
Tu sei i giorni non vissuti a fare quello
che amiamo, per paure indicibili che,
come zanzare, ci pungono sempre sugli stessi punti.
Fastidiosa e insopportabile scommessa
di quell’amore che è finito nel vetro
sporco del bicchiere.
Scommessa persa di quel figlio immaginato
e tanto desiderato, che non vedo corrermi intorno.
Scommessa dubbia di quella pace con i padri senza ventre,
che le disgrazie han mangiato affamati
dal tuo ventre. Catene delle catene
che ho scommesso di spezzare.
Scommessa vinta, che paranoie
uccide e lega con nuove,
profumate e golose scommesse da fare,
scommesse da combattere e scommesse da vincere.