LA VITA IN UN PUGNO (dedicata a Marco Simoncelli)
Il fiore si stacca dalla foglia,
la foglia si stacca dal ramo,
il ramo si stacca dall’albero,
l’albero si stacca dalla terra.
E la terra ha la vita in un pugno.
E la vita rotola, rotola, rotola.
E la vita si sgretola.
E l’entusiasmo vacilla.
Il sorriso è una lacrima
che bagna la terra.
La vita in un pugno
di lacrime senza nome,
senza senso: spezzata,
prima di un traguardo
senza ritorno.
Un sogno infranto.
La vita in un pugno,
la frazione di un secondo.
E tutto il mondo si sgretola
insieme a te.
UNA SERA D’ESTATE A BOLOGNA
Bologna di sera
sembra un deserto
rievoca immagini
di un passato sommerso.
Schiamazzi, suoni, rumori,
risvegliano la città
che d’estate è sensibile
ad ogni solennità.
Colori, odori, sensazioni,
riuniscono tanti spettatori,
che in piazza sognano
nuovi sapori.
Passate nostalgie
sono nella bocca
degli anziani
ma le carte da gioco
li tengono impegnati.
Culture diverse
colorano la città
ma le scritte sui muri
parlano solo di inciviltà.
i giovani cercano
giardini in fiore
per isolarsi
e parlare d’amore.
Dolore, sofferenze,
profezie funeste
rattristano Bologna
che dall’alto dei suoi colli
controlla la vita ogni ora.
Bologna ha paura
e parla del domani
mormora, bisbiglia,
per allontanare i suoi mali.
Si spengono presto le luci in città
per risparmiare sull’elettricità
il sole tramonta
ma domani c’e’ una nuova realtà
Ieri,oggi,domani
e così sempre
nel cuore di Bologna
la vita scorre
dentro e fuori porta.
CAMBIARE
le giornate si allungano
i desideri si accorciano
le cose cambiano
le strade ci dividono
gli anni passano
le persone si separano
le stagioni invecchiano
ma ritornano
le persone
non si incontrano più.