MIMI’
Così mi disse l’amico mio
Ed io ribattei a mia volta:
“Le donne sono sogni che si sognano più di una volta;
Sono profumi che torneranno alle narici, alla memoria
lasciandoci ancora storditi come all’inizio di ogni storia.
Le donne sono grammatica, punteggiatura del nostro
romanzo, sorriso intrigante di una cena,
risata squillante dell’ora di pranzo.
Le donne sono un rifugio dove non c’è sofferenza
e paura fatto di abbracci e carezze gentili, dove
scordiamo qualunque sventura;
spesso sono anche dolore, unghie sull’anima lacerata
parole taglienti sui nostri sogni,
fiori recisi da lama affilata.
Le donne sono il nostro destino. Il tutto ed il niente
dell’esistenza, tasselli di un solo mosaico,
voci silenti della coscienza.
Le donne sono sguardi leggeri a scardinare
la resistenza rimasta, loro tutto questo lo sanno
ed a noi, in fondo, ci basta”.
CONFUSIONE
Confusione e voglia di capire
s’intrecciano tra l’oro.
Tra mille cammini
non appare il passo da fare.
La verità s’annebbia e all’orizzonte
scompare la certezza.
Con timore cerco la via
mondandola da tante congerie
fin che l’evidenza sia ragione.
Alla verità tutto affiora
cedendo all’illusione
la realtà del vizzo.
La nebbia s’alza e
appare il capire.
L’orizzonte
aspetta la certezza
di chi smarrì la via,
ma non la ragione.
Eccelsa è la virtù
di chi si ferma e pensa,
ragionando, allena
la saggezza.
Chiari pensieri spendono nel buio
illuminando il nostro comprendere
che a volte si perde nelle vie,
smarrendo la rotta dei cauti
Questo vuol dire essere un amico
Ti voglio bene non solo per quello che sei, ma per quello che sono io quando sto con te.
Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso, ma per ciò che stai facendo di me.
Ti voglio bene perchè tu hai fatto più di quanto abbia fatto qualsiasi fede per rendermi migliore,
e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.
L’hai fatto senza un tocco, senza una parola, senza un cenno.
L’hai fatto essendo te stesso.
Forse, dopo tutto, questo vuol dire essere un amico.