Poesie
Io adoro la tua pazzia
Io adoro la tua pazzia, il fiotto delle parole mi annega,
mi trascina nella corrente
mi lascia morente, annaspante
a cercare l’aria, luce la tua pelle.
Io adoro la tua pazzia,
seguita nella scia della tua mano
fra colori che spargi, versi, mischi
sulla tela della mia vita confusa.
Pennello delle ciglia tue, mischiano
il bianco della mia voce
al rosso della tua lingua.
Io adoro la tua pazzia
quando canta e fa strage nelle mie vene
di vita e suoni. Nella violenza dei tuoi capelli
immergo tutti i sogni
e saranno felici e confusi, rabbia e preghiere
per riverderti domani, domani.
Io adoro la tua pazzia, in ogni tua ombra
dietro, ogni sorriso fra carezza e gesto
io adoro la tua pazzia,
nascosta nelle pieghe delle mani
fra l’intreccio delle dita la tua voglia di amare
ogni tua voglia di vita.
Io. Adoro. La. Tua. Pazzia.
La Poesia
La poesia è lingua di fuoco
che ti scorre sulla pelle,
scava, la schiena nuda
brucia sui lombi.
Bacia, l’ombelico, dentro.
La poesia sono frasi d’amore,
strisciate sul seno tuo, scritte
con lingua di fuoco.
La poesia è sangue caldo,
che cade dalla ferita più immonda.
Ferita d’amore. Nome cui ti aggrappi.
Poesia è spada di fuoco
che trafigge gli angeli,
facendoli piangere lacrime d’Uomo.
Spada, che tocca gli empi,
nella vergogna assopita. La poesia,
oltre queste vuote parole, odiate,
è solo una lacrima, che brucia
sulla guancia.
Se avessi le tue mani
Se avessi le tue mani, ora
per sentire il fuoco, sciogliere
il ghiaccio della voce.
Per capire il mondo
sentire il buono.
Avrei. Una vita da raccontare,
qualcosa, che rimane per coprirmi
dal dolore. Farlo uscire. Piano
fra le dita intrecciate.
Avrei, una gioia
e un dolore al cuore
vivrei, un’ altra volta la mia vita
per avere le tue mani. Protette
come perla preziosa.
Capirei. Un po’ di più il dolore
e un po’ meno l’universo,
ma l’avrei in mano
l’universo.
Le tue mani
come sentiero sicuro,come
quercia forte
bastone del pellegrino, pioggia
dolce in terra arata.
Se ora, avessi
le tue mani. Amiche
dalle dita sottili, lunghe
dita da olive.