“L’Accordatore di Parole”

La poesia è il canto dell’anima,
Parole dettate dal cuore,
Su musica scritta dalla vita,
Una melodia a volte dolce,
A volte allegra, a volte triste,
Con parole che nascono,
Dalle viscere dell’anima,
Parole che escono a fatica,
Ma talvolta a fiumi,
Impetuose, sferzanti,
Parole inebrianti e incantatrici,
Parole che nascono di getto,
Impulsive, bisognose di essere domate,
Accordate fra loro,
Per dare poi un senso ad ogni pensiero,
Per creare una sinfonia di sentimenti.
Per questo che il mio operare,
È quello di Accordatore di Parole.
Senza l’accordatore,
Le parole diverrebbero frasi insulse,
Prive di senso e sentimento.
Le parole sono le note musicali,
Che fanno vibrare la mia anima
E per poterle esprimere appieno,
Le devo accordare,
Come ogni strumento musicale.
E ad ogni accordatura,
Nasce una sinfonia per lo spirito.
Quando nasce una poesia,
Va ascoltata con le orecchie della mente
E vista ad occhi chiusi,
Con gli occhi del cuore.

Luigi Sprecapane


“Energia Cosmica”

Chiudo gli occhi,
Per vederti,
La mia mente ti ricorda,
Per godere della tua presenza,
Per poter apprezzare
La tua bellezza eterna.
Bella la tua immagine,
Belli i tuoi pensieri,
Belle le tue carezze,
Ma soprattutto, bella la tua anima.
Il piacere di averti nella mia vita,
Mi fa dimenticare dolori, problemi, brutture
E rende tutto un nuovo paradiso terrestre,
Dove l’amore è l’energia che muove l’universo.
Tutto questo si identifica con un solo nome.
Amore.

Luigi Sprecapane


“Buoni propositi”

Fontane spente,
Nuvole grigie, piovose
Foglie che respirano il vento,
Donne con bambini,
Uccelli che volano fuori della finestra,
Voci confuse, incrociate, squillanti,
Profumi di cibo goloso,
Gentilezza, parole pacate,
Sapienti consigliere di bontà,
Persone che parlano, si guardano, si studiano,
Immaginando situazioni sognate.
Non importano le mancanze, le rinunce,
L’importante è essere qui in questo preciso istante,
Istante eterno, incancellabile, appagante,
Per rendere l’anima più propensa alla pace,
All’amore, per la vita, per noi stessi.
Vogliamoci bene, c’è già la morte che ci distrugge.

Luigi Sprecapane