RICORDO

 

La stella più bella deponeva i suoi raggi, lattea

Lei, di raggi riempiva i suoi occhi… aspettava vera

In un vuoto surreale che non esisteva. Ovattati colori, eppure

Esplodeva fulminea tra la tanta opacità la cometa di sfumature vestita.

 

Vera, aspettava chi non esisteva… era un fiore che si lasciava andare, ignaro

Alla falce dell’agricoltore che le sorrise così lucente.

Quel legame Decise di recidere senza pietà, da quell’istante

Quelle parole, coltelli sferzati in un cielo di raggi addobbato

Sopra i suoi petali incise per sempre.

 

Alla vita un fiore aveva strappato, quella rosa che avrebbe lottato

contro ogni Tormento del cielo, per stringere erba effimera

che soccombe al primo ineludibile gelo.

 

Ti aspettavo, ma ora sorrido alla vita e rendo vero quel mondo

Di un tempo di opachi surreali sfumature…  di luce novella

ho rinvigorito quell’ animo ferito, ma nell’anima tua

rimbombi sempre,

senza pace, quell’ormai

per sempre lontano ricordo.


 

ANIMA BELLA

 

Cosa dire? Una delicata mano mi tiene forte

Delle plumbee sere tormentate la mia certezza

Pungente il taglio che la fece sanguinare, ma

Mai abbastanza truce da non farla regalar carezze

 

Dolcezza pura e talento si fondono in te

Tu che non sai di me, io che così irremovibile volli scoprire

Ogni angolo di te, che andai contro tutto per proteggere

quell’ anima bella che sei… proteggere la felicità nella mia anima da quando ci sei.

 

Vedersi sbriciolare un sogno tra le mani… come te un tempo

dentro ho un caos infranto, ma grazie a te soltanto ora quel gelido vento mi tange

meno intenso…  oso tenace esser ancora guerriera, forte di te che plachi

scatenando occhi di rugiada, un cuore che trema… un’emozione che vibra infinita.

 

Donando l’esempio di cristallo, fragile spalanchi il cuore,  lacrime scavano solchi

Perfetti… solchi ridenti. Un battito in più pulsa in me… rosa, tra le tante, mi ha reso

di un albatros che non ha mai smesso di esser guerriero…  con il travolgente andare

Tu, soffice, soave…  tra le pieghe dell’anima sempre sarai quel sorriso che vince ogni tempesta.


 

ED ORA VOLA

 

Sibilava il serpente attraverso i fasci dorati

Sibilava tra le nebbie mattutine…  e tu scrivevi.

Una lacrima non cela agli occhi la luce

che sfiora, delicata potenza, ma non sfiorisce, colpisce

ma non ferisce, quasi come una carezza leggera

tra i petali dell’anima…

E tu scrivevi.

 

Con veemente grazia, nella brezza, svolazzava maestosa

Una piuma, l’orizzonte brillava nel vedere scendere

Tanta dolcezza mista a fuoco e terra, la dolorosa volontà

Che non ha mai mollato la presa. L’ immensa determinazione

Si instillava tacita in quel cuore fragile in fondo…  in fondo

Invincibile, come un tornado che travolge, inesorabile, qualsiasi ostacolo lo sfidi…

MAI si può abbandonare, MAI si deve rinunciare ad un amore così grande. E tu lottavi…

 

E tu lotti anche ora… In mano i petali di una rosa,

i frammenti preziosi della tua così misteriosa, meravigliosa anima.

Ma non c’è freno che tenga, morsa

che stringa… non fiorisce emozione o sentimento… non si dirama

canzone da quell’ anima che non brilli sì fieramente vera,

ottenuta con il sacrificio, dannatamente PURA, sul quel viso…

E tu…

SORRIDI finalmente… nuovamente hai spiegato le tue immense

Ali! Al mondo che tanto ti ferì, a quel concerto

di sofferenza e tumulto che tanto ha lacerato le piume di un giovane cuore…

L’umiltà del saper volare senza mai abbandonare l’orizzonte, del saper confortare

I cuori, posare un bacio sulla fronte, la condivisione della propria essenza, senza filtri,

quella vicinanza che non avrebbe modo di essere, se non attraverso il

Per sempre tuo grandissimo amore… la Musica.

 

Al Sole mira sempre, sempre amorevolmente, umile, abbraccia la Terra …

Vola senza temer mai di donare quel burrascoso,

meraviglioso universo interiore… unico…  il TUO.