La paziente bellezza del cielo

Gli astri
mitiche leggende
stanno in realtà impotenti
fermi in attesa di eventi
proprio il coraggio
di assistere al corso del tempo
li rende speciali
lucenti e belli
meravigliosi getti di luce
al cielo abbottonati
in un preciso ordine sparso
solo noto a chi
lo stupendo dono
ha per noi concepito.

La sequenza
scoprire potremo
se miliardi d’anni di pazienza
pari al firmamento avremo.


La neve nel cuore

C’è il gelo freddo calcolatore
a leccarmi la sensibilità
tenta d’intrappolarla
del sentimento anestesia
duro s’ispessisce
nel tentativo d’impedire un carotaggio d’amore
la spedizione del cuore vuole fermare.

Senza più impressioni
cosa faremmo?
Il cuore riesce ancora
a sciogliere la neve intorno
tornare a pulsare
al ritmo di qualcuno
a tempo di qualcosa
da solo a battere non può continuare
come un pazzo che da solo parla
se qualcuno il ritmo
se qualcosa il tempo
non scandiscono.

Non c’è fredda neve nel cuore
che di battere non smette
se la sua linfa non manca.


La rara perfezione

La grande Luna bianca
debole nella sua luce pallida
sorriso da stregatto beffardo
è piena nel cielo blu
bello anche in città stasera
grazie al viso pallido del satellite.

Ha giocato coi suoi pastelli Dio
stasera
Dio Figlio oltre che Padre
d’un blu notte raro
dalla luce della Luna anche creato
ha tinto il cielo
in una perfezione non di questa terra
che noi suoi abitanti
in etnie ha suddiviso
“tutti uguali tra di loro” sento dire
dell’immagine in tv
d’un bambino tunisino,
tutti uguali penso
agli occhi tunisini
dobbiamo noi sembrare,
imperfetta vediamo questa terra
a perdita d’occhio così bella
a doppio ritmo ondeggia nel suo suolo
doppia faccia si presenta nel suo clima.

Imperfetto nella sua sensualità è il mondo
minato dai difetti che possibile rendono
il godimento d’una sì perfetta Luna
del suo Creatore segno
che a noi terreni artificieri
umani non perfetti
il compito ha lasciato
di sminare tali nei.