Schermata 2015-04-08 alle 17.23.05Sono nata il ventiquattro aprile del settantadue

quando i fiori sono germogliati e tutti colorati,

sono solare, magnetica, ma folle al momento giusto,

nellla terra che mi appartiene calda, caliente e amorevole.

Mi presento: sono nata il 24 aprile del 1972, casa mia Cutro (K. R.), un paesino in collina, dove la gente con  un sorriso ti abbagliava al mattino e ti rendeva parte della loro vita. Ci ho vissuto vent’anni, la mia adolescenza, i miei studi e la mia formazione come insegnante l’ho acquisita in Calabria. Cosa dire della mia Calabria dopo vent’anni???? Potrei dire tante cose ma ci vorrebbe un libro intero per scriverle.

Negli anni che ho vissuto in Emilia Romagna mi mancava il verde, i colori del mare azzurro, il cielo con le nuvole bianche, le chiacchiere con i miei amici al pomeriggio a casa mia.

Per anni ho sofferto di solitudine, di rabbia, di rancore, in quanto la mia terra mi aveva deluso, non mi offriva nulla come lavoro.

Nel 94 ho dovuto prendere la decisione più dura della mia vita insieme al mio consorte: decidere di scappare nella speranza di una vita migliore.

Avevo solo vent’un anni, una bambina direi, ma ero gioiosa di scoprire terre remote e lontane. Sono stati anni molto belli dove qui ho potuto trovare gente che mi ha accolta con amore e sincerità. Nel percorso della mia vita ho avuto due bellissime ragazze: Rossana e Rebecca che hanno riempito la mia vita e mi hanno dato coraggio nei momenti più oscuri. Oggi non sono più la bambina di vent’anni fa, sono ormai donna, con la voglia di scrivere e far conoscere a tutti la mia anima, la mia spiritualità, la mia sensibilità, il mio dono.

Nonostante il lavoro non mi manchi, la famiglia ancora regge, ho sempre quel vuoto incolmabile di quel sole caldo, di quell’aria fresca, di quella gente che ti abbracciava anche nei piccoli vicoli della strada e ti faceva sentire importante.

Mi mancano i miei genitori, che attualmente vivono ancora in Calabria, ormai anziani, i quali avrebbero molto bisogno di avere almeno una figlia accanto a loro.

Cosa separa il nord dal sud???I sentimenti, l’amore, la vicinanza, il calore che tu non hai potuto dare ai tuoi genitori e loro non hanno potuto dare a te. Diventi grande e ti fai una corazza e una ragione di esistere e pensi che non sei stata l’unica sfortunata a non averli avuti accanto.

Continuerò a vivere sempre in Emilia, ma mai dimenticherò le mie origini, quella piccola finestrella che si affacciava sul mare e quel gregge che attraversava la strada obbligando la tua macchina a fermarsi.

Questa è la ragione che mi ha spinto a tirar fuori la mia anima per raccontarla a tutti voi.