A mia Madre…

L’unico bagliore a strapparmi dalle tenebre
Vigilando sulle mie paure e ossessioni
Accecando i miei peccati.
L’ago che ricama i miei sbagli
La mano che stringe e accarezza
Ogni mia tormentata mancanza.
E su di una foglia tinta di Luce
Si adagia la tua eterna benevolenza
Nella gioia solitaria di essere mia Madre


Alla mia cara Nonna…

Nonna
I ricordi di te
Cantano ancora canzoni così belle.
Nel tuo viso materno
Il sorriso dietro ogni luce
L’abbraccio tenero di ogni istante.
Senza te noi saremo nulla
Senza la tua voce preziosa più dell’oro puro
Senza il tuo amore che era universo senza limiti.
Queste poche semplici parole
Di chi non ti ha saputo mai dire
Ti voglio bene cara Nonna


Anima e Sesso

Chi di lei oserà dire d’esser solo anima e sesso?
Vivido orgasmo e letale disincanto di un istante infinito.
I flussi dell’amore scorrono copiosi tra i corpi avvinghiati
ad un limbo di eternità sfolgoranti.
Idea del godimento si completa nell’apice divino del coito.
Il patir della carne straziata da ansimi, dolori prima dell’agognato requiem.
Nelle fiamme che divampano nella coltre bollente del letto
ella ancora non sazia la sua fame.
Tutto insieme rifioriva il membro in quella estasi tra le labbra sue.
Essere,divenire,delusioni inevitabili
andavano scivolando senza importanza liberandomi da catene e vincoli.
Nel mio Impero fatto di lenzuola e sudore
Lei si concedeva allo scettro fremente avviluppando con i suoi capelli la mia Maestosità.
Cielo e Inferno,come puoi essere,mia dissoluta amante in te si contempla la mia eternità.