A BILLY il mio cane lupo morto.
T’incontrai quasi per caso…
…mentre mi soffiavo il naso.
Andavi incontro a questo e a quello,
eri solo un trovatello!
Per la strada tu vagavi,
e ogni tanto ti fermavi.
Le carezze che cercavi,
raramente le trovavi.
Solitario e vagabondo,
abbracciavi tutto il mondo.
Io ti ho visto all’improvviso…
i tuoi occhi sul mio viso,
il tuo sguardo nel mio sguardo,
la tua vita ad un traguardo.
Tu correvi un grosso rischio,
io per questo feci un fischio!
Tua risposta fu immediata
e passammo la nottata…
tra carezze e grandi giochi
che allietavan come fuochi!
Fu così amore vero…
anche oggi non ci credo!
Ma la vita a volte è dura…
… e nel fato prematura.
Ti ammalasti seriamente
troppo presto e stranamente …
Proprio tu, povero amore …
…e noi immersi nel dolore!
Ogni esame ed ogni cura,
rimandavan la paura.
Ogni giorno era strappato
al destino…..e regalato!
Ma poi venne anche quel giorno
in cui tutto quanto intorno
non ha più significato…
…e la notte è senza fiato.
Ogni bacio, ogni minuto…
per l’estremo tuo saluto.
E l’abbraccio nell’oblio
quanto costa lo so io!
Ma non basta, tutto resta….
…i tuoi ricordi e la tempesta.
Ora sei in un altro mondo…
…per te spero più giocondo
e ti immagino radioso…
con il manto luminoso.
A PANTY (il mio gatto)
Vidi un giorno un gatto nero,
con lo sguardo diritto e fiero
con un fare accattivante
e con passo titubante.
Coi suoi verdi occhi intensi,
risvegliò tutti i miei sensi.
Tanto che l’ho avvicinato,
e un bel graffio ho rimediato!
…” Satanasso!”… esclamai!
e la mano ritirai.
Lui guardingo, sospettoso,
con un fare riottoso,
mi annusava da lontano,
ed io allora con la mano,
gli tendevo piano piano
quella ciotola agognata
sul momento raccattata.
A quel punto si decise
e quell’attimo coincise
senza neanche farlo apposta
con la sua mite risposta.
E’ da allora che mi cerca,
è da allora che mi chiama
Chi ci vede forte esclama:
ma che bello….il panorama!
Questo è un film a lieto fine ….
con amor senza confine!
LA FARFALLA
La farfalla vola piano
e si posa sulla mano,
poi si libra vaporosa
delicata su una rosa,
colorata e variopinta
sembra quasi un acquatinta.
Era un bruco assai brutto,
che mangiava proprio tutto,
il fogliame del giardino
e le piante lì vicino.
Ma un bel dì si è trasformata
così bella e colorata,
sembra quasi un bel mistero ma…
è proprio tutto vero!
La natura l’ha creata
così libera e beata,
così splendida e divina
nel chiaror della mattina.
Uno schiocco delle dita,
questa è la sua breve vita!
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FEMMINICIDIO
Notte di luna e stelle
un lungo brivido sulla tua pelle,
notte fredda e oscura,
non si può vincere quella paura.
Notte di luna nera,
oltrepassata ogni frontiera,
ormai gettate speranze e sogni
da chi antepose i suoi bisogni.
Notte…lui ti ha rincorso, rincorso tanto
per te ormai non c’è più scampo.
Notte … non ce l’hai fatta
ti sei arresa, ormai disfatta.
Luna … in quella sera,
risuona ancora la tua preghiera,
come un sussurro debole, sommesso,
svelava al tuo assassino un fare sottomesso.
Notte … lui ansimava …
e nel frattempo ti accoltellava,
lui ha già deciso il tuo destino,
senza rimorso quell’aguzzino!
Notte di sangue e di terrore
il tempo ha ormai, segnato le tue ore.
Notte di opaca luna,
ormai non cè speranza alcuna.
Notte … qualcuno all’improvviso
ha spento per sempre il tuo sorriso,
in questo mondo malvagio e infame
dove ti giri solo letame.
Notte … una stella, la più luminosa,
dal buio infinito sembra dir qualcosa:
…”Veglio da sopra, veglio dall’alto,
da oggi sarai con me in risalto.
Bisogna credere, bisogna sperare,
che ci sia un mondo da accarezzare”…
Notte in silenzio, nessun rumore,
chi è che piange adesso è il cuore.
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PIOGGIA
Pioggia cade,
e tutto ormai pervade.
Pioggia cade battente
e danza allegramente,
gocce trasparenti
spazzate poi dai venti.
Pioggia cade sul mondo
per renderlo fecondo,
acqua che bagna e lava
e poi la terra scava.
Pioggia cade incessante
come i baci di un amante,
lacrime dal cielo
piegano uno stelo,
di un fiore colorato
più volte calpestato.
Pioggia cade su un mondo inconsolabile,
da un cielo plumbeo e scuro
fitta e impenetrabile
che sembra quasi un muro.
Pioggia cade sulle genti,
leggera porta via
in una sorta di apatia,
immondi sentimenti.
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IL GRILLO E LA FORMICA
Disse il grillo alla formica:
…”Che per caso c’hai n’amica?
Pe’ stasera co’ rospetto,
io ve porto a fà ‘n giretto”…
Ed allora la formica,
chiamò subito l’amica.
…”Senti bella”…”qui c’è ‘n grillo assai cordiale,
e sta a fa ‘n cerimoniale!!!
C’ha ‘nvitato pe’stasera
Sto ber grillo in livrea nera.
Metti quer vestito rosso
che te sta ‘n amore addosso!
Che ne dici lo accontento?
Questo me sta a dà er tormento!”…
Nel frattempo già pensava
se quel grillo le aggradava.
E così sto bel quartetto,
fece un giro nel boschetto.
Ad un tratto la formica,
vide che la cara amica,
era in bocca al bel rospetto,
che ne stava a far banchetto!
Il terror allor la prese,
e ogni volontà le stese.
Il grilletto assai scaltro,
lì le fece un grande salto,
e con fare assai deciso,
tra le foglie e un fiordaliso,
le recise quella vita,
dopo averla rabbonita,
senza neanche un pentimento,
grazie al grande ammaliamento.
Finì male la formica,
con la sua più cara amica,
così bella, così altera,
lì finì la sua chimera.
Questo grande insegnamento,
del nefasto accadimento,
resta monito a coloro
a cui tutto sembra oro,
che si fidano all’istante
di chi ha un fare accattivante.