Il Corpo Dell’Anima

 

Cosa è quel sentimento chiamato amore,

Se non un caldo abbraccio in serate invernali

Che si chiude dolcemente a te, scaldando il cuore.

 

Cosa è quella passione chiamata amore,

Se non un profondo bacio su labbra carnali

Che si sussegue in una catena che ti stringe a se per ore.

 

Cosa è quella sofferenza chiamata amore,

Che si annida nel proprio animo a causa di distanze surreali

E che nella notte ti sottrae da sogni inquieti,

riaccendendo il tuo dolore.

 

E’ dunque questo l’amore,

Un insieme di emozioni mortali

Che alimentano uno spirito astratto,

che senza esse diverrebbe un vuoto attore.


Cavalleria

 

Per qual motivo, di tanti sguardi

Proprio sul suo i tuoi occhi dovettero posarsi.

 

In lui, cui sogni e speranze troneggiavano sul suo animo,

Bastò un ticchettio d’orologio sopraffino

 

Per spezzare colpi posti sulle spalle,

E per farlo scivolare da un trono di vesti da stalle

 

Eretto da stretti parenti dal dolce sorriso,

Che lo rivolsero fino al loro ultimo respiro.

 

Lì, tale sguardo si ritrovò su di un suolo

Macchiato da stivali d’oro,

 

E laddove nessuno sforzò il collo

Per seguire il suo tracollo.


L’illusione


Vagabondando nel cuore di un bosco,

 

I miei occhi colsero un nobile cigno.

 

Stupito rimasi nel vedere le sue ali spalancate

 

Così folte di piume di luce,

 

Che pareva volessero privare il sole del suo ruolo.

.

Istintivamente crebbe il desiderio di avvicinarsi

 

Ma ad ogni passo, una piuma cadeva al suolo.

 

E ritrovatomi d’innanzi al lago che ospitava la creatura,

 

Un cupo avvoltoio ricoperto di nera cenere

 

Si sostituì al bel cigno.

 

Mi scrutò con il suo vuoto sguardo,

 

Per poi innalzarsi in un debole volo

 

Lasciando alle sue spalle un povero vecchio.