Cleptomane di ricordi (come l’ultima volta) – Napoli, 29, Novembre, 2009.

Avrei un cielo da rivelarti ora
dove ti perderesti insolitamente insonne
per scrutare un’ineluttabile emozione.
Un lieve rimorso ti corroderebbe dentro.
Un’afflizione dispersa da un’eco spezzata
in un cuore ormai inerte
placa il tuo silenzio
e mi immerge nell’insensata voglia
di dissimulare una scomparsa.
Ecco, il buio si espande,
mi prostro a te, come per l’ultima volta
nell’estroso capriccio della mia identità
che invoca l’atteso ascolto del suo tremore.
Sono l’eccesso che sorride
a chi sempre si ritrae
nel suo sapore acerbo.
Sono la voluttà inesplorata
delle radici di un patetico trascorso
ansiosa di concedersi.
Sono il giudice delle mie iperboliche imprese
invisibili a chi poco vola.
Sono molto più di un mitomane:
sono un cleptomane di ricordi inariditi
nell’errore di un falso addio.
Adesso sai tutto,
vigliaccamente corri via.
Mi fingo vivo, e muoio davvero.
Mi fingo morto, forse vivrò davvero.


E così la notte – Napoli, 9, Novembre, 2014

E così la notte declama i suoi silenzi
tra le luminarie variopinte delle sue gesta
mentre un sorriso afflitto
dilaga in un disarmante pianto.

E così la notte s’insinua
tra i vicoli carichi delle malinconie dei suoi battiti
e il crepitio di un tango in lontananza
le ricorda la sua sozza sensualità.

E così la notte s’affanna
tra le crepe dei volti che l’inondano
a confessare gli alieni segreti dei suoi ammiratori
illibati di fronte all’incedere della sua invadenza.

E così la notte saluta intransigente
i suoi forsennati principi di stanchezza,
i suoi dolori per il nuovo giorno,
le sentenze solitarie
che le favello invasato
tra i decumani dei miei brividi
che brindano alla certezza
di non assopire mai la mia bellezza.


Ed io ti voglio bene – Napoli, 14, Aprile, 2015

Ed io ti voglio bene
come si vuole bene al desiderio
di inventare un tempo nuovo per salvarsi.

Ed io ti voglio bene
come si vuole bene ad una rima arrabbiata
che declama la paura di perdersi
e di non lasciarsi più.

Ed io ti voglio bene
come si vuole bene ad un fantasma
asmatico al respiro
di una nuova indifferenza.

Ed io ti voglio bene
come se non ti avessi mai voluto bene
per iniziare ora a rivolertene ancora.