Conoscenza.

 

Attendo al varco Prometeo

per sottrargli il mal dato,

per rammentargli gli errori dell’Universo,

per scandire ere d’incontaminata felicità.

Lo attendo,

per carpire le sinuosità di una Natura

benevolmente ingannevole,

sovrana di cuori e di orrori,

rampa di linfe vitree,

vascello di orme sfocate.

Complice, attendo.


 

Ingordigia.

 

Mani avide di accumuli

troneggiano su scanni

di lacrime, negano

all’innocenza un volto,

raccolgono squarci

di speranze.

Ingordigia,

ti porti dietro

il fardello di amare rinunce,

avveleni le menti più pure,

cospargi il tuo cammino

dei semi dell’infelicità,

ingoi i sogni della disperazione.

Vivi pure, tessitrice di morte,

assente dalla tua stessa vita e

bandita per sempre

da ogni accento umano.


 

Luminescenze.

 

Lucciole stellari cospargono

un cielo avido

di intermittenze.

L’ atmosfera vaga

in un mare blu,

intenso come un pomeriggio assolato,

luminoso come ferie d’Agosto.

La terra, colma di felicità

partecipa al sodalizio

tra mare e cielo e

le lucciole, da rare e disseminate,

col loro bagliore,

si tuffano, sempre più fitte, tra le spume,

in un abbraccio accecante,

per il consueto rito e… …

l’amore rifiorisce

in petali di stelle.


 

Sussurri.

 

Dammi un responso,

che all’ Infinito aneli,

fammi sognare l’altrui sogno,

respirare le tue voci … …

Conducimi nel tuo arcano,

dove il Sole canta il suo Imeneo

sul brillio lacustre e 

l’ignara verzura

sfugge alla perfidia del vento.

Apollo delfico consacri

l’eco delle tue parole,

sollievo per chi,

come me,

è in cerca

di ineffabili disvelamenti.


 

Viaggio sentimentale

 

Squarci di nubi fosforescenti,

itinerari di vita,

dirottano un sole opaco

nell’abisso dell’anima,

cercando quiete.

Uccelli migratori catturano

saette celesti,

in voli senza meta.

La mente s’affaccia

ad un’alba incolore

tumida di tele incompiute.

E il cuore,

novello astro,

illumina ancora.