Acqua che Mormora

Come una immeritata

benedizione

si rovesciò

dal cielo

un provvidenziale acquazzone;

e tutta quella melma

informe

e tutta quell’infamia

in un istante

fu spazzata via

da quell’acqua torbida

e da questa

dilettantesca

poesia.

Che si mormora,

cari

che si dice dalle nostre parti?

Ostilità e miserie

sbocciano improvvisi

come neri fiori;

qualcuno continua a dimenarsi

come un insetto

in una ragnatela,

un altro ridicolo

ribelle

nell’illusione di viverne fuori


Memorandum

Se la tua mamma

ti ha creata

dotata di un utero

vitale

assicurati,

cara bimba mia,

che ciò che metterai al mondo

sia colmo d’amore

da divampare come una fiamma

e non sapere

cosa poterne fare;

che abbia ali e una bussola

perché possa fuggire via

come un alito di vento

all’occorrenza

senza infilare

una strada cieca.


Canzone senza titolo

In certi momenti

è possibile osservare

dei frammenti di mondo

dalla propria finestra:.

qualcuno poi chiude le tende

piegato dall’impulso

di vomitare.

Arriva alle orecchie un chiocciare

di voci eccitate

ad alto volume:

“ho insegnato al mio cane a pregare

e ad abbaiare

a tempo – ed è eccezionale!”

” è stata una pacchia di festa

compiango chi non è venuto”

” io sogno di avere un culo

che attiri i più forti soltanto”

“ma che idiota sei,

uomo!

la cravatta

non ti fa intelligente!”.

“perché non si va

a raccogliere more

-quando di moneta non se ne trova?”

Ogni uccello sceglie

indisturbato

il proprio compagno

senza litanie

senza nocive compagnie

né chiacchiere indesiderate

andate via, uccelli, andate

in nient’altro voi credete

che nell’amore.