Il Vulture

 

Le tue radici affondano libere

nella terra vulcanica

che sospesa

arricchisce i tuoi pendii.

Le finestre verdeggianti

si aprono su paesaggi inconsueti

ed ancora vergini.

L’uomo non ti ha contaminato,

colori, forme e suoni

che da sempre vestono

i tuoi boschi e le tue colline

silenziosi attendono.

E tu fiero ti ergi

sovrano della Natura

che intorno a te esiste e colma il cuore

di melodie senza tempo.

Incanto e sospiro volteggiano

sulle vallate ricche d’acqua

ed infiniti spazi portano all’orizzonte.

Sole e luna si incontrano spesso lì dove

il viandante stanco

riposa

e la sua storia racconta

dal libro senza fine.


 

Silenzi

 

Note senza tempo

vibrano sulle corde che

ami arpeggiare.

Spazi infiniti si sovrappongono.

La luce della luna

brilla,

echeggia il suono del vento.

Silenzio senza fine

accorda il cuore.


 

Melfi

 

Federico ti scelse

per renderti austera

come la hauyna su cui sorgi

Melfi, caput Apuliae,

città ricca di storia e selvaggia Natura.

Sei lì che sospiri

e porgi le tue braccia

a chi vide in te

gloria, onore, sapienza, armonia.

Le tue tradizioni si confondono

con gli aromi

che un tempo sublimavano nelle tue vie.

Il vociare dei bimbi per strada

rallegra il giorno che nasce

con il sole che sorge

e alla sera ci saluta

con i colori del suo tramonto.