Del dilettar dell’anima

 

Del dilettar dell’anima io canto

e a guisa giusta, ancor non me ne vanto,

con buon cipiglio e classiche parole

rendo onore adesso alle alte scole.

 

Negli anni che giammai furono mesti 

rimando il mio versar le lingue e i gesti

sollazzo più garbato, il mio bel dire

cercando in vario modo al cor l’Amore.

 

Ma cosa dirà mai il mio cuore ansante

al suo dolce sentir ora in avante?

Se dirgli cose vane e ancor versar? 

 

Se colma è la misura del suo amar?

Ma colma non di certo e non si appresta

se ama ed ama ancor tutte sue gesta!


Una notte di pioggia

 

Tic tic tic il dolce suono

scroscio di nubi dal cielolontano

foglie bagnate,

intere serate

per ascoltare

il tuono dal mare.

Tenue il passaggio del dolce riposo,

sotto le coltri di caldo avvolgente

ogni pensiero ti sembra distante.

Pioggia che lava,

pioggia più intensa,

che cade giù con innocenza.

Singolo attimo di vita vissuta

reso felice da come è volata.


 

Come un attimo

 

Prima non c’è, ora che fa?

Poi ancora viene e se ne va.

Poi sale, poi scende

poi tutto dipende.

Questa è la storia della lancetta

Che va veloce e non ti aspetta.


 

Forse, ormai, chissà

 

Pensieri che vanno lontano,

mi trovo nuova in questa vita,

sento la gioia di essere donna

mista all’odio di aver lasciato stare,

troppe volte ho rinunciato,

per quanto sia difficile recuperare

sento di non aver accontentato un desiderio.

Troppe volte ho aspettato

che tutto accadesse senza sperare.

Troppi sogni sono rimasti in sospeso

nell’attesa che il desiderio diventasse realtà.

Forse non volevo,

non desideravo, non aspettavo.

Ecco ciò che mi resta: un forse, un ormai, un chissà.


 

Di tanto in tanto può accadere.

 

Quando un unico sguardo ti racconta,

Mentre un unico pensiero si ribella,

Tutto cambia, non posso che esserne contenta.


 

A un mio amico

 

Ridere di cuore pensando alle tue mosse,

lasciarmi trasportare dalle tue forti scosse,

correre e sognare,

vivere e sperare,

felice del tuo tragico risolvere i problemi,

stampati ho in fronte gli occhi che son come diademi!

Dileguansi nel turbine i tuoi folli pensieri

e sto mettendo in ordine in ciò che era ieri,

prendendo ciò che è morbido, leggero e un po’ triste,

lasciando ciò che è profano, sacro e voci meste.

Voglio un presente caduco, bello e passeggero,

voglio un amico, ragazzi, un amico ver


 

Un anno fa…

 

Sei venuta al mondo dolce e silenziosa,

un visino corrucciato,

un nasino a polpettina,

le manine morbidine,

i piedini da baciare.

Sono gioie meravigliose

I momenti con te accanto.

I tuoi giochi

I tuoi versetti

Fanno crescere l’incanto.

Ogni giorno che è passato

Ha portato una conquista.

Le parole e i bacini

Sono i primi della lista.

Come augurio mia Violetta

Tutto quello che ti alletta.

Grandi prati e molte storie

Niente pianti e niente noie.

Un bacione mando a te

Che sei la bimba più bella che c’è.

 

Nonna Yaya 5 settembre 2017