Poesie
Il Nostro Bambino
Il 10 Ottobre 1990 segna una delle date più importanti e più belle della nostra vita perché in quel giorno un frugoletto piccolo, piccolo ci ha resi per la prima volta Genitori diventando per noi una delle persone più importanti al mondo.
Oggi quel frugoletto compie 17 anni che dal nostro punto di vista è il compleanno più importante perché è l’ultimo in cui potremo chiamarti “bambino mio”, l’ultimo in cui per la legge potremo decidere noi per te.
Forse non cambierà nulla neanche al compimento dei 18 anni, ma stamattina mi sono veramente resa conto che il nostro piccino sta crescendo e questa cosa mi ha fatto commuovere molto.
Ti voglio chiedere scusa se come genitori non sempre siamo riusciti e riusciremo a capirti ad accontentarti ad essere quei genitori che ogni figlio vorrebbe avere, ma tu sei il nostro primo figlio e con te ci siamo sperimentati come tali, con te abbiamo e stiamo facendo pratica per quel mestiere che a nostro avviso è uno dei compiti più difficili al mondo.
Se a volte nel cammino della tua vita ti sentirai solo e incompreso ricordati invece che non sei mai solo oltre al Padre Celeste noi ti saremo sempre vicini anche quando non ci vedrai perché c’è qualcosa di molto forte che ci unisce al di là di tutto.
Ricorda che per noi sei sempre e comunque, insieme a tua sorella, la cosa più preziosa al mondo e che anche quando non ti capiamo, quando discutiamo, quando litighiamo, noi ti amiamo tantissimo anche più di noi stessi nonostante non siamo sempre in grado di dimostrartelo.
Ti facciamo un Mondo di Auguri per una vita piena di serenità e felicità.
Ti amiamo, per noi non smetterai mai di essere…
“Il nostro Bambino”.
Papà e Mamma 10/10/2007.
Pe la ‘Principessa’ de casa
Ecco giunti semo già, alla tua maggiore età
Chi poteva immagginà,
quanto er tempo corre e và…
A noi sembra proprio ieri che sparivi biberò interi…
E la prima parolina: né papà neppur mammina…
E siccome tanto amato, un ‘Bau Bau’ ci hai rifilato.
E poi quando t’arrabbiavi tutta rossa diventavi…
Se piagnevi te chiazzavi finché vinta non l’avevi.
Forse, grande sei da sempre,
ma da ora capirai:
“che la mamma in minoranza de te non potea fa senza”
“che pe papi sei speciale e t’avrebbe dovuto inventare”,
e “il tuo poro fratellone senza questo femminone se potea solo annoià senza potè litigà”,
poi “Spaghetto non sia detto senza tutto quell’affetto”.
Sarai pure ‘Panterona’, ma pe noi sei ‘Tenerona’!
Un augurio te facciamo, perché tanto noi t’amamo:
“Che tu possa realizzà tutto er mejo che ce stà”!
Al nostro Tesoro: Mamma, Papà, Gabry e Spaghetto
26 Gennaio 2011
Paura Sovrana
La prima paura che genera l’altro
è sicuramente paura del parto.
Grande è la paura se,
la salute non è sicura.
Se perdi l’amore,
se perdi il lavoro,
chi render mai d’oro il futuro potrà?
Non abbiate paura,
se questa avventura
sarà a volte dura.
Non dovete patir,
non dovete soffrir,
perché vi assicuro,
c’è qualcosa di Grande
oltre quel muro.
E se la morte è,
‘rimarcar la vita’,
e chiamati siamo
ad una sorte ‘infinita’,
nulla paura farvi potrà
perché qualcuno sempre
a proteggervi sarà.
M.B. 04/2019
Per Gabriele e Michelle da Papà e Mamma