Alla Musica

Dove

nessuna altra porta

lasci chiusa al tuo

intimo passaggio

Regina,

dell’animo ho inteso,

porta con te, sola,

ogni mio viaggio.

Miri

e centri un bersaglio

il cui centro non sempre

è centro ma contorno

Fantasia,

forza che non sposta,

ma scompiglia e mette

in moto dentro e intorno.

Sola,

tra tante arti,

della tua tavolozza

dispieghi colori infiniti, vivi

Lasci

che ti si componga,

che in te prenda forma

il luogo, il momento e vivi

Sì,

vivi

e vita intera prendi

di chi con lo strumento

ti ha sposata

di chi con l’orecchio

ti rende vita

ed ogni senso

ti appartiene lì

dove regina miri, e

fantasia sola lasci

sì domani.


 

Paranoia

Solita ricercar dettagli invano

questa triste mente soffre, è vile

al confin tra il dubbio e il vano

languida come cane in un cortile.

 

Distrazione le tende la sua mano

vecchio appiglio, ultimo pontile

ma quanto è dura rinnegar l’arcano

che‘l pensier mira con il suo fucile.

 

Gioia non ti basta vero, canaglia

come il ghiotto che più prende e più vuole

del tuo intento ne hai fatto battaglia

 

ma la vita, una sola, seppur duole

una soltanto, brucia come paglia

dolce, mente, non consumar le suole.


Curve di poesia

Il tuo corpo è la poesia più bella

che abbia mai scoperto,

i tuoi occhi, le tue labbra, le tue curve

sono versi che non mi stancherei mai di leggere

e il mio sguardo su di te è la penna

che disegna nella tua testa la metafora

con il fascino e la bellezza,

con la passione e la trasgressione.

I miei baci, l’inchiostro

con cui tutto ciò prende forma.