Il Volo

Succederà anche a te, fratello con le ali,
d’invidiarci per cose che non hai ?
Te lo chiedo, perché, è ormai gran tempo
che seguo il tuo librare, in quest’azzurro cielo.
Ed io quaggiù, da terra, t’invidio e ti contemplo.
Anche oggi vi son Tortore, Merli e Passerotti
a saltellar tra i rami, a svolazzare a frotte,
poi, tutt’insieme, su, nella nuvola rosa,
che li accarezza e li avvolge, luminosa;
poi, chiudendo le ali, vengono giù in picchiata
per poi stenderle ancora,     per fare la cabrata.
Ed io son qui rapito; sto intento ad osservare
le loro piroette, le loro librazioni.
Crescon nel cuor mio tant’ emozioni
cercando di carpire le loro evoluzioni,
per portarle con me, su nel ciel, per volare.
Fin da bimbetto immaginavo il giorno
ch’avrei provato anch’io quanto vedevo:
“trovarmi su nel cielo che volavo”.
Pensavo, che per farlo avrei dovuto
farmele  crescere  e sviluppar le ali.
E, per gran tempo, tanto ci ho creduto,
ma, solo qualche pelo, è germogliato!
Sono cresciuto,  e il sogno che è restato,
finalmente, si è ormai concretizzato!
Sono senz’ali; e adesso sto volando!
E quant’ora mi appare, sta sbiellando
tutti i miei sensi, e i battiti del cuore!
A gran velocità, il nostro caro Mondo,
mirabilmente, mi sta venendo incontro.
Vedo l’amata Terra che proietta nel Ciel,
tutte le sue bellezze, ed io… a  precipitare!
Non c’è scena più bella, e nemmeno i colori
tra questi, che m’impregnano la mente,
ma molto più, e ancor tanto il mio cuore,
ch’io possa ritrovar, nell’archivio dei sogni.
Tutto quanto mi appare, è dì sublime aspetto!
Anche se dura un attimo, si è scolpito nel petto.
Oltre tutti i sapori, che mi han saziato il cuore,
ho fatto anche la prova, di quanto poi si muore.
E’ stato tanto bello, e, finalmente so
che sarà, ancor più bello,
quell’azzurro del cielo, quando poi volerò,
con le mie vere ali,   in compagnia di Lei,
fra tante rosee nuvole e polvere di stelle!


Quadro d’autore

Non vi è migliore luce, ne vi sono colori,

di quelli originati dalla tenue penombra

dell’albeggiante giorno che si appresta,

ad esaltar, la tua bellezza, finalmente desta.
Lievi ombre riflettono sul viso

i tratti delle culle dei tuoi occhi;

quelle più vive, a disegnar gli zigomi,

o a profilar la linea del tuo naso

e le sottili labbra, vestite dal sorriso.
Questo lieve chiaror, appen meno del buio,

riesce a evidenziarmi il tuo sorriso,

quello che piace a me, dipinto sul tuo viso.

Quello che accende in me voglia di baci.
Sei tanto bella, al guardo mio rapace!
Sento che il mio pensiero,

anche se voce tace,

continua a formular frasi d’amore,

trasmesseti con tono lusinghiero.
Col crescere del giorno,

cresce la chiara luce mattutina,

sempre più luminosa,

e quel bruno color della tua pelle,

riflette quel chiarore del mattino.
Vorrei saper dipingere a colori

queste si dolci e care tue sembianze,

e poi riporre il quadro alla parete,

non del noto Museo, come opera d’Autore,

ma, lì dove risiedon per amore,

i più cari ricordi di una Vita:
nel mio cuore.


Quel care mare sardo

Al caldo sol di quest’ estate sarda,

noi passeggiamo lungo la battigia,

di un mare, …. dai mutevoli colori.
La nuance, di un forte blù marino,

si stempera in un verde smeraldino.

Colori che qui, variano col vento,

quando quel suo soffiar,

muta l’orientamento.
Il monotono suon della risacca

accompagna l’andare dei tuoi passi,

con l’acqua, spumeggiata dall’onda,

che dopo aver baciato le tue basi,

cancella l’orma, prima che s’invasi.
Sembra di passeggiare in un bel quadro,

tanti sono i motivi, dipinti da colori,

che sol questa Natura … sa assiemare,

dove la costa sarda,

vien baciata dal mare.


 

I nuovi sette Fratelli

Per gli anni, che già mi porto addosso,
non avrò più il tempo, per saltar quel fosso,
che porterà l’Uomo a far vacanza,
disteso lì, al Trappist, che l’abbronza.
Son luoghi questi, ove, nel recente passato,
l’astronomico sguardo, si è posato,
svelando, che in quel gruppo di Stelle,
figlie della costellazione dell’Acquario,
vi son sette Pianeti, che della nostra Terra,
sembran davvero tanto, “essere fratelli”.
Anch’essi vivi e forse, anch’essi belli.
Frequentandoli, vi troverem creature,
forse, poco diverse, da quello che noi siamo,
e al Mondo del Futuro, noi auguriamo
che se diversa, avessero la vita o il ciarlare,
fossero almen dotati di un Animo gentile,
col quale, in armonia, poter comunicare.


 

SCAMBIO DI DONI

Sai tu dirmi, quale sia stato,
e quello che in futuro ancor sarà,
il più diffuso scambio di Regali,
nello scenario di questa Umanita’ ?
Facile, ……….
e’ quello che ha la “mamma” per soggetto!
Immagina …………:
da quand’esiste l’uomo sulla Terra,
quanti miliardi di bimbi siamo stati,
creature a cui una mamma, la Vita gli ha donato,
e di altrettanto quanti, che ancora poi verranno,
a goder questo Dono,
che solo da una mamma, aver potranno.
In cambio,
la generosità di questa Vita,
ha dato e darà ancora a queste mamme,
quei loro tanto amati figlioletti
come scambio dei Doni prediletti.
Un Evviva alle MAMME,
con tutti il nostro affetto!


 

Benvenuto Inverno

,
Nei trascorsi momenti dell’Autunno,
mosse da lievi, ed ancor caldi, venti,
son venute giù tutte, gialle, aggrinzite,
le foglie che gli arbusti avean vestito,
nei parchi e nei giardin di questo sito.
L’oscillare leggero, nella loro caduta,
sembrava desser gesto ad una danza
per augurare, all’Inverno che avanza,
un lusinghiero e caro benvenuto.
Per completare il naturale Quadro,
benvenuto va dato anche alla Neve,
al Freddo, e a quella Nebbia lieve,
senza però l’esasperar dei toni!
Toni, che a volte, fan gran danno,
innanzitutto a quei, che lor malgrado,
quel benedetto “tetto”, non ce l’hanno.