Il temporale…
Era una sera d’estate e si stava volentieri fuori ,a passeggio , per godersi un po’ di fresco.
Miriam si fermava volentieri ad osservare le vetrine che in quella località turistica rimanevano
aperte fino a tarda sera .si stava godendo il meritato riposo …era stato un anno di intenso impegno..
si sedette al tavolo di una gelateria ,facendo uno strappo alla regola :
Era sempre a dieta ma con scarsi risultati …
Dal lungo mare proveniva una musica che trasmetteva allegria..e voglia di ballare..da ragazza
quanto le piaceva ballare !
Che voglia di lasciarsi andare …
Seduta al tavolo della gelateria guardava i passanti osservando con un pizzico di invidia le giovani
coppie .. E le persone più disparate che passeggiavano..sfoggiando le loro abbronzature..
La piazza era davvero gremita :c’erano gruppetti di donne romene che confabulavano fra di loro ,
raccontandosi probabilmente le loro esperienze di badanti..
Altri gruppi di extracomunitari cantavano e ballavano mettendo da parte per un po’ i
problemi ,Mentre i bambini giocavano a palla o facevano acrobazie con lo skateboard oppure si
rinfrescavano volentieri cercando di raggiungere gli zampilli della fontana.
Dopo il gelato si incamminò verso il lungo mare che porta agli stabilimenti balneari,camminava a
passi lenti per poter godere del leggero vento che si stava alzando dal mare .
Le piaceva sentire il vento passarle fra i capelli ,le trasmetteva allegria come quando era bambina.
Quella sensazione di vento fra i capelli le faceva sentire libera e volare via i cattivi pensieri
Lungo il Percorso fece una piccola deviazione soffermandosi in una piccola rientranza dove c’era un
giardino un po’ nascosto…era lì che da ragazza qualche volta si fermava a chiacchierare con gli
amici , e con i primi “filarini.”..sicura di non essere vista .
Quanti ricordi.., quante estati ormai passate!
Riprendendo il percorso lungomare le vennero incontro i pini con il loro intenso profumo . In
questa pineta da piccola passava lunghi pomeriggi a raccogliere i pinoli con gli amici.
Il suono ritmico e secco delle palle da tennis la attirò incuriosita e si fermò per un po’ al circolo ad
assistere a qualche game..le sembrava di riconoscere alcune persone con le quali aveva giocato da
ragazza; adorava il tennis, ma ormai da qualche anno aveva appeso la racchetta per motivi di
salute .
Questa passeggiata stava diventando un percorso di ricordi…era a rischio di nostalgia .
Lungo il viale il rumore del traffico ,dei clacson e della musica ad alto volume provenienti dalle
auto la riportò alla realtà .Adesso era arrivata proprio nel fulcro della vita notturna .
Grappoli di gente popolavano la zona pedonale , dove si trovavano i locali più esclusivi della zona ,
e qui soprattutto i ragazzi che tiravano fino al mattino.
Confusione di voci e rumori formavano un sottofondo irreale ed assordante ..
Miriam ,frastornata ,si affrettò a superare quella zona ; era quasi arrivata allo stabilimento dove
andava fin da bambina con la sua famiglia
Sostò per un poco alla rotonda che si affacciava sul mare per godere dello spettacolo notturno ed
ascoltare il fruscio cadenzato delle onde.
Il profumo del salmastro le suscitava ancora le stesse emozioni di quando con gli amici rimaneva
sulla spiaggia a chiacchierare al chiaro di luna .
C’era Maurizio che accompagnava con la chitarra le canzoni di moda allora e tutti accennavano i
passi dei balli più in voga: twist, chachacha, allegally..
Mario era il più simpatico della compagnia ed aveva per un po’ corteggiato Miriam .
con i suoi modi spiritosi e originali e con la musica era riuscito a conquistarla . Le aveva dato
lezioni di chitarra ed..aveva composto delle canzoni per lei .
Una sera le fece una serenata ..fu quello che la fece capitolare..Poi era partito militare e per un certo
periodo c’era stato uno scambio epistolare intenso .
Le lettere venivano recapitate all’indirizzo di una amica poiché il papà che era molto severo le
avrebbe impedito qualsiasi amicizia maschile che non avesse la sua approvazione.
Aveva conservato tutte le sue lettere .le teneva gelosamente nascoste in un posto in cui era sicura
che il padre non le avrebbe mai trovate..era riuscita a smontare una bambola ed ad inserirle nel suo
interno.
La corrispondenza durò quasi un anno e poi lentamente andò scemando
Lui si era fidanzato con una ragazza che aveva conosciuto nella città in cui aveva fatto il militare e
alla fine del servizio decisero di sposarsi..
Miriam accusò il colpo ma dopo qualche mese conobbe un ragazzo un po più grande di lei che le
fece presto dimenticare Maurizio e nel giro di un anno finirono con lo sposarsi.
Mentre rimuginava questi pensieri un lampo attraversò il cielo ed in in lontananza si sentì un
rombo di tuono… Sarebbe stato meglio rientrare ..c era minaccia di pioggia ,ma Miriam voleva
assaporare fino in fondo questa giornata di libertà ; la sua famiglia sarebbe arrivata il giorno dopo e
sarebbe stato difficile trovare altri momenti come questo.
Pensò di arrivare fino allo stabilimento balneare dove si può dire che era cresciuta .
Li aveva trascorso tutte le estati della sua vita : in caso di pioggia avrebbe potuto usufruire
dell’ombrellone.
Che effetto sarebbe stato rivedere Maurizio dopo 40 anni? Da una parte la curiosità la stuzzicava
ma dall’altra temeva di rimanere delusa nel trovarsi di fronte ad un’altra persona…ormai anziana e
nello stesso tempo temeva di mostrarsi: gli anni avevano lasciato i loro segni e voleva che lui la
ricordasse come era stata…
Difficile prendere una decisione…
Lui l’aveva rintracciata tramite internet e le aveva chiesto di poterla rivedere…non la aveva mai
dimenticata . Lei invece l’aveva riposto in un angolo della sua memoria : presa dal vortice della
vita non avrebbe avuto il tempo e neppure la voglia di pensarlo o ricordarlo . Per un po’ aveva
nutrito risentimento nei suoi confronti,in fondo era stato lui a fare altre scelte…
Perché proprio adesso? Via e- mail Si erano già raccontati un po’ delle loro vite : dei compagni,dei
figli,dei nipoti…non poteva esserci più spazio per altro…
Sapeva che Maurizio sarebbe tornato al paese per qualche giorno di vacanza ,ma non sapeva con
precisione quando . lui le aveva detto che l’avrebbe avvertita…non sapeva che fare…era trascorso
così tanto tempo e non se la sentiva di affrontare questo incontro ;ma si, gli avrebbe detto che non
poteva per impegni familiari.
Dopo aver preso questa decisione si sentì più leggera e riprese la passeggiata .
Sostò per un po’ lungo il molo dove c’erano bancarelle con prodotti tipici ed i soliti ” vu compra”
che lungo il percorso avevano steso coperte su cui erano esposte borse taroccate di grandi marche..
Era di buon umore : comprò una borsa riuscendo a contrattare e a strappare un prezzo inferiore.
Continuando la passeggiata fra le bancarelle incontrò diverse persone che conosceva e poi l’amica
Marisa ,con la quale erano sempre insieme lei e Maurizio :formavano il trio inseparabile .
La informò subito,piena di entusiasmo ,che Maureizio, Dopo tanti anni , sarebbe tornato per le
vacanze.
Fece finta di essere sorpresa promettendo che si sarebbero incontrati insieme.
Certo da quando si erano contattati i ricordi erano riaffiorati ad uno ad uno e scorrevano nella sua
mente come un film: una pellicola che va all’indietro .ricordava persino le parole e quasi tutte le
lettere che si erano scambiati.
Quante promesse , quante parole al vento..quanti per sempre si erano detti, per sempre che sono
rimasti bloccati nelle maglie del tempo .
Quando ci si innamora sembra che non debba mai finire ,ma nel tempo tutto si deteriora ,ogni
sentimento si affievolisce ..
Dove vanno a finire le promesse , i ti amo, i sogni sognati insieme…Miriam aveva sempre
immaginato che tutte quelle parole e i sogni si agganciassero formando una lunga scia luminosa
che salendo su su nel cielo ,come i palloncini ,pian piano sarebbe stata inghiottita dal l’oscurità,
Così era finita la loro storia , come tante altre : inghiottita dal l’oscurità ,logorata dal tempo e
dall’attesa..
Ricordava con tenerezza le carezze ed i timidi baci che si erano scambiati una sera sulla spiaggia e
sentiva ancora il brivido che le correva lungo la schiena; erano forti emozioni, le prime :era stato il
primo amore.
Quante inutili attese e quanti pianti quando lui ,partito militare ,non rispondeva alle sue lettere.! Il
dolore era stato lancinante quando , tornato , le comunicò che si era innamorato di un’altra.
Avrebbe voluto che ogni sorta di maledizione si abbattesse su di lui ,che venisse lasciato perché
provasse lo stesso dolore ,la stessa sofferenza..
Ma nulla d tutto ciò si era avverato ed ora…eccolo di nuovo..
No, non aveva voglia di rivederlo…
il rumore del tuono si stava avvicinando sempre più,nessuno per strada però sembrava avesse
intenzione di rientrare o affrettarsi ,in quella serata afosa ,quasi si desiderava la pioggia ,
pregustando la gioia di sentirsi rinfrescare da qualche scroscio d’acqua.
Presa da tutti questi pensieri ,senza accorgersene ,era arrivata allo stabilimento balneare.
Si tolse i sandali e con “goduria” , affondò i piedi nella sabbia…una sorta di liberazione.
La luce intermittente del faro mandava bagliori sinistri che sembrava volessero preannunciare il
temporale imminente ed il verso dei gabbiani accompagnava questa atmosfera quasi irreale..
Si incamminò sulla battigia godendo della sensazione di fresco che le procurava l’acqua che
lambiva i piedi.
Il vocio allegro di un gruppetto di ragazzi le fece ricordare quando con gli amici bivaccavano sulla
spiaggia con spensieratezza
Qua e là si intravedevano , nel buio , i piccoli punti rossi delle sigarette accese che sembravano
lucciole volteggianti nell’aria.
Nel buio spiccava soltanto il riflesso della luna sull’acqua . Il movimento ritmico delle onde era il
sottofondo ideale per una serata come quella; una sera un po’ malinconica appesa ai ricordi che
come flash si rincorrevano ,proprio come i lampi che si rincorrevano avvicinandosi sempre più .
Adesso si sentiva quasi l’odore della pioggia che si stava avvicinando.
Questo odore misto al salmastro le aveva fatto ricordare quella sera in cui con gli amici,erano stati
sorpresi da un improvviso temporale e tutti se ne stavano col naso per aria a ricevere la pioggia
scherzando e rincorrendosi mimando una ipotetica danza della pioggia.
Stando con gli occhi chiusi le sembrava quasi di essersi fermata a quel tempo e col viso per aria
sentiva la pioggia bagnarle il viso ; una sensazione così reale…che aprendo gli occhi si accorse che
veramente era iniziato a piovere.
Stette per un po’ così ,immobile .volle sentire la pioggia che scendeva ancora a piccole gocce .dopo
pochi minuti cominciò ad infittirsi . Miriam corse allora verso gli ombrelloni, ne aprì uno e si
accomodò sulla sdraio,nell’attesa che Diminuissero gli scrosci.
I lampi illuminavano a tratti la spiaggia..Guardandosi intorno vide che altre persone avevano avuto
la stessa idea di ripararsi sotto gli ombrelloni .
In questo trambusto percepiva ,da alcune parole che aveva riconosciuto ,che c’erano turisti stranieri
ed incuriosita si era messa ad origliare con attenzione ,solo per mettersi alla prova. Aveva vissuto in
Germania per un breve periodo , allora riusciva a parlare tedesco senza difficoltà … Ma ora tante
parole le sfuggivano …era passato così tanto tempo!
“Buona sera “,si girò e vide che la sdraio vicina era occupata da un signore anziano..
“Buonasera” rispose. “Finalmente un po’ di fresco” replicò il vicino.
Si capiva che aveva voglia di parlare ..fu così che si mise a conversare : solo per educazione…in
alcuni momenti le sembrava che la voce avesse qualcosa di familiare ma poteva essere solo
un’impressione …il vicino cominciò a parlarle della sua famiglia,dei figli .parlando del maschio che
si era appena divorziato ,aveva dimostrato una sorta di commozione…
Miriam era abituata a sentire le storie degli altri.. Le persone si confidavano volentieri con lei,forse
perché si metteva ad ascoltare ,semplicemente.
Avrebbe voluto anche lei raccontare un po’ della sua vita,ma quel signore era inarrestabile ,
continuò a parlare per tutto il temporale..e a lei non rimase altro che annuire ..a volte distrattamente.
Solo verso la fine rimase colpita ed emozionata dal racconto della sua malattia..raccontò che era
tornato al paese per esservi sepolto e per salutare gli amici più cari prima di morire ,soprattutto il
suo primo amore ,ma aveva intuito che forse non sarebbe venuta all’appuntamento ..forse nutriva
ancora rancore nei suoi confronti
Il temporale non accennava a diminuire…e lei decise ugualmente di muoversi ugualmente per
incamminarsi verso casa.
Quella storia l’aveva rattristata . Soprattutto Le ultime parole del suo vicino l’avevano colpita forse
perché si immedesimava in quella situazione .
Per tutta la notte continuò a pensare a quella storia riproponendosi di cambiare idea riguardo a
Maurizio ,forse l’avrebbe potuto incontrare , ma il suo orgoglio la frenava. Ci avrebbe pensato su
ancora un po’…
Al mattino seguente arrivarono i figli ed i nipoti ed il pensiero di Maurizio fu messo da parte.
Sapeva che era già arrivato da una sua mail e dagli amici comuni che lo avevano già incontrato.
Erano già trascorse 2 settimane ed ancora non si decideva ..da una parte l’avrebbe rivisto volentieri
era tanto curiosa, dall’altra , Anche se erano passati 40 anni, non si sentiva ancora pronta al
perdono..
Passarono altri giorni , era di Sabato quando ricevette una telefonata da Marisa che le comunicava
che Maurizio era morto durante la notte è che i funerali si sarebbero svolti il lunedì successivo.
Chiese spiegazioni e Marisa le disse che era molto malato da tempo…
Questo Maurizio lo aveva taciuto a tutti .
Dopo questa notizia pianse a lungo ; si sentiva in colpa per non averlo voluto salutare..ma rimaneva
ancora quel sottile rancore .
Insieme agli amici si recò alla camera mortuaria per poterlo salutare un’ultima volta .
Osservando il suo volto ,riconobbe in lui l’anziano con cui aveva parlato a lungo durante il
temporale. Non l’aveva riconosciuto.. La malattia lo aveva cambiato..ma ricordava adesso la voce
che le era sembrata familiare… Non si erano riconosciuti…il buio ,la pioggia ,il temporale avevano
giocato un brutto tiro..
guardando quel viso scavato dalla sofferenza si affollavano nella sua mente tutti i momenti
spensierati della loro giovinezza e l’illusione di un breve amore..scesero copiose lacrime.
si rese conto che aveva voluto cacciarlo dal suo cuore e dalla sua mente perché era troppo doloroso
trattenerlo…adesso tutto veniva in superficie e si scioglievano rabbia e rancore …adesso era pronta:
con una carezza gli sussurrò “perdonami”!
Storia di una sposa
1) Mi trovavo a C…..nel sud dell’Italia ,al seguito di mio marito per un congresso .
La giornata era promettente , il tempo splendido: caldo , ma di quel caldo asciutto che ti fa stare
bene.
Mi incamminavo verso il mare attraverso le strette strade piene di gente ,che sicuramente andava
nella mia stessa direzione, quando fui attratta da una scena insolita.
Passando davanti ai giardini della casa comunale,vidi un gruppo di persone vestite elegantemente.
Alcune signore sfoggiavano cappellini stravaganti con piume colorate o con grandi fiori :
Furono soprattutto queste ad attrarre la mia attenzione . Gli uomini erano tutti tirati nei loro abiti
scuri.
Al centro di questo splendido giardino una coppia di sposi che avevano scelto di celebrare la
cerimonia in questo luogo incantevole.
Che bella scena ! Proprio una cornice da favola! Mi sarebbe piaciuto partecipare a questo
matrimonio.
Il giardino era un piccolo chiostro circondato da porticati adorni di fiori il cui profumo si diffondeva
delicatamente ..
In lontananza si intravedeva il mare:davvero suggestivo e romantico!
Da tutta questa cornice, avevo intuito che doveva trattarsi di una coppia importante, così,
presa dalla curiosità mi trattenni a debita distanza per seguire la cerimonia.
Intorno a me altre persone erano state attratte dalla stessa scena.
Ascoltando con attenzione mi resi conto che la cerimonia ,con rito civile,aveva due celebranti:
uno di lingua italiana e uno di lingua inglese.
Ad una signora che mi era vicina chiesi se sapesse chi erano gli sposi.
Mi disse che la sposa apparteneva ad una famiglia molto importante del luogo e che lo sposo era
figlio di un ambasciatore inglese.
Quello che mi sembrava strano era l’esiguità degli invitati ,visto l’importanza degli sposi.
Le signore inglesi si potevano riconoscere senza esitazione dai loro abiti bizzarri e colorati,dai
cappellini improponibili…
Sorrisi a questo pensiero e con le vicine cominciammo a pettegolare sulle varie mises
La sposa , bella, di quella bellezza mediterranea , sembrava seria , impacciata, forse emozionata.
lo sposo Alto e distinto era sorridente e disinvolto.
Allo scambio degli anelli ,ripresi il mio cammino ripensando alla bella ed insolita scena cui avevo
assistito.
Ma non potevo dimenticare lo sguardo della sposa …
Trascorsi la giornata al mare e a sera inevitabile la passeggiata sul corso pieno di vetrine e
negozietti caratteristici, con la merce esposta sulla strada ,con richiami dalle mille luci ;
brulicare di colori e di voci .
A sera pranzo di gala con i congressisti…che barba, non sanno parlare altro che di lavoro…difficile
vederli rilassati…
La mattina dopo,prima di scendere al mare ,come ogni mattina mi soffermo a sfogliare il giornale
sulla terrazza dell’hotel.
Nella pagina delle notizie locali leggo con stupore la notizia che la bella sposa che ho visto ieri, è
stata trovata morta nella sua camera d’albergo ,mentre il marito era sceso per salutare un amico che
aveva fretta di ripartire.
Brutto affare!!
La polizia indaga sul marito e su tutti gli invitati
La vittima non presenta segni di violenza ed il medico legale afferma che si tratta di morte naturale:
Troppe emozioni ? Il mistero si infittisce..
Per tutto il paese non si parla d’altro,nei negozi,per le strade .
C’è chi dice che si è suicidata per amore..perché non aveva potuto sposare il suo grande amore:
Salvatore ,Il figlio del farmacista del paese ,con il quale era cresciuta ..erano inseparabili fin da
bambini.
Addirittura qualcuno mormora che sia stato Salvatore ad ucciderla, forse avvelenandola, preso dalla
disperazione di averla perduta…
Quante supposizioni ..ormai anch’io sono travolta da tutte queste supposizioni… E mi appassiono a
questa storia così romantica e tragica ..
Chissà quando ci sarà il funerale.? Ci vorranno giorni prima che l’autopsia riveli cosa è successo.
Spero che il tutto avvenga prima della fine del congresso perché ormai questa storia mi incuriosisce
sempre di più.
Non posso fare a meno di pensare con tristezza a quanto successo ..per tutta la giornata si sente
parlare solo di questo,così comincio a fantasticare .. emerge il mio lato romantico e penso che
l’amore quando è vero sfida anche la morte.
Mi dirigo verso la farmacia dove spero di intravedere Salvatore,
Me lo immagino moro, affascinante; ma impossibile avvicinarsi.
Stampa e polizia presidiano il locale e tutt’intorno bivaccano gruppi di curiosi in attesa di vedere o
di carpire qualche notizia.
Che storia..!!
Appena avrò altre notizie e avrò messo insieme tutti i tasselli di questa misteriosa storia vi
racconterò come è andata..
Ho ascoltato un po’ qua e là tante notizie sulla vita di Rosalia .
Rosalia era davvero bella, aveva fatto la modella per qualche tempo e proprio durante una sfilata in
Inghilterra aveva conosciuto Thomas
Thomas era rimasto affascinato da questa bellezza mediterranea e cominciò subito a corteggiarla
con insistenza….erano usciti insieme qualche volta e Lei aveva fatto capire chiaramente che non era
interessata a lui .
Dopo la sua partenza, Thomas non seppe rassegnarsi, e fece in modo tramite suo padre ,che era
ambasciatore ,di conoscere dove abitava la ragazza . Quando seppe che abitava a C …. decise di
andare in italia per ritrovarla.
Era una giornata fredda e piovosa quando arrivo’ a C…
Fu tutto al contrario di come aveva immaginato.
Aspettò a lungo un taxi ,fino a quando decise di incamminarsi a piedi …non aveva neppure un
ombrello..non era certo da inglese!!! Ma pensava che avrebbe trovato il sole in italia.
Arrivo’ davanti alla casa di lei tutto bagnato .
Quando suono’ venne ad aprire un cameriere che lo fece accomodare.
Chiese della ragazza . Dopo poco apparve la madre dicendo che Rosalia sarebbe arrivata
l’indomani ,ma che se voleva poteva aspettarla da loro e che intanto poteva asciugarsi .
Thomas ,dopo essersi presentato, decise di accettare l’invito .
Il mattino seguente ….
Thomas si svegliò di buonora e dopo essersi accuratamente presosi cura di se stesso decise di uscire
per godersi il panorama anche se ancora piovigginava.
La casa si trovava in una zona del luogo da cui si poteva vedere il mare e tutta la costa circostante.
Delle barche a vela si intravedevano in lontananza . A riva i pescatori svuotavano le loro reti.
Thomas respiro’ a pieni polmoni quell’aria salmastra e sorrise all’idea che presto avrebbe rivisto
Rosalia e alla faccia che avrebbe fatto vedendolo…contava sulla sorpresa!
Rientrando si informò sull’arrivo di Rosalia ,ma nessuno sapeva con esattezza l’orario ,si sapeva
soltanto che sarebbe arrivata in giornata; così decise di fare un giro per il paese per conoscere
meglio i luoghi e la gente dove lei era cresciuta.
Si innamorò subito del paese e decise che prima o poi sarebbe tornato a vivere li’.
Era già pomeriggio inoltrato quando cominciò a spuntare qualche raggio di sole e di colpo tutto
prese colore e calore .
Era di buon auspicio…Si incamminò verso la casa pensando che vi avrebbe ormai trovato la
ragazza , cerco’ di darsi una sistemata ,raddrizzandosi la giacca e riavviandosi i capelli con le dita.
Ormai era molto eccitato per questo incontro che aveva progettato da mesi.
Arrivo’ proprio nel momento in cui Rosalia stava scendendo da una macchina.
Insieme a lei c’erano anche degli amici che l’avevano accompagnata per fare qualche giorno di
vacanza in questo incantevole luogo.
Thomas le andò incontro sorridente . Quando lei lo vide lo guardò con aria interrogativa e nello
stesso tempo turbata.
Lui Disse ,molto impacciato ,che era passato di lì per vacanza ed aveva approfittato per salutarla….
No, non era proprio così che aveva immaginato questo incontro !
Gli amici interruppero questa atmosfera di tensione chiedendogli di unirsi a loro più tardi per una
passeggiata ed un aperitivo.
Poco dopo arrivò anche Salvatore che salutò Rosalia abbracciandola in modo molto affettuoso.
Si capiva benissimo che Salvatore era di casa..lo salutarono tutti calorosamente e lui abbraccio
anche i genitori di Rosalia .
Thomas intuì subito che questo Salvatore avrebbe potuto essere un ostacolo ai suoi
progetti..riguardanti Rosalia
I genitori di Rosalia , abitavano vicini alla casa dei genitori di Salvatore
Salvatore e Rosalia erano nati a distanza di pochi giorni l’uno dall’altra. E spesso le loro mamme si
incontravano a passeggio e come tutte la mamme parlavano con orgoglio dei progressi dei loro figli.
Finirono con lo stringere amicizia e così i bambini crebbero insieme,andarono a scuola insieme,
presero il morbillo e gli “orecchioni insieme”….sembravano persino fratelli per quanto si
somigliavano .
Crescendo divennero sempre più inseparabili: stessi amici,stessi interessi .
Tutti pensavano che sarebbero stati una bella coppia .
I loro genitori sarebbero stati al settimo cielo se questo fosse accaduto…ma ,come sappiamo, andò
diversamente.
Salvatore si comportava come fosse il padrone di casa.
Fece accomodare tutti e poi si appartò con Rosalia.
Si sentivano bisbigliare e ridere . Quando ritornarono sembravano un po’ imbarazzati e ogni tanto
si scambiavano sorrisi e sguardi di intesa.
C’era un clima euforico come avviene quando iniziano le vacanze e con questo umore proseguirono
per tutta la serata fino a notte inoltrata.
Passarono i giorni e Thomas provò inutilmente a restare solo con Rosalia ,ma fu impresa difficile:
con gli amici che stavano sempre intorno e Salvatore che non la mollava un momento.
Si capiva benissimo che fra loro c’era una storia…
Ci fu un momento ,una sera, quando tutti erano intenti a prepararsi per la cena, che provò a
scendere prima degli altri sperando di trovare la ragazza da sola e fu così .
Rosalia era in soggiorno intenta a leggere il giornale , Thomas le si avvicinò e cominciò a parlarle
del più e del meno cercando di nascondere la sua emozione .
Le disse che stava trascorrendo delle bellissime vacanze e che avrebbe voluto contraccambiare la
cortesia invitandola a fare delle vacanze presso di lui.
Ringraziandolo Lei rispose gentilmente che ci avrebbe pensato a patto che la smettesse di fare il
casca morto…e tutte due si misero a ridere.
Finite le vacanze tutti ripresero le proprie abitudini ognuno portandosi dietro un bellissimo ricordo.
Rosalia riprese ad andare da una sfilata ad un’altra visitando paesi diversi.
Con salvatore si sentivano spesso ,ma quando lui le diceva che non avrebbe dovuto continuare
quello stile di vita così frenetico,lei replicava che voleva essere libera e che voleva ancora divertirsi.
Era questo il punto dolente su cui spesso litigavano..lui avrebbe voluto dare inizio ad una
famiglia,ma lei non si sentiva ancora pronta…
Una sera il loro litigio fu così violento che Rosalia decise di non sentirlo per un lungo periodo
E questo fu l’inizio della rottura del loro rapporto.
Anche da ragazzi bisticciavano spesso ma il cruccio ed il malumore duravano poco.
Entrambi orgogliosi…nessuno dei due voleva fare il primo passo.
Dopo un mese Salvatore ,un po’ preoccupato per il lungo silenzio, provò più volte a contattarla ma
lei non volle rispondere..
Thomas non si era ancora rassegnato e cercava con messaggi e telefonate di tenere il contatto con
Rosalia .
Ci fu una sfilata a Londra e Rosalia si ricordò dell’invito di Thomas ,così decise di rivederlo.
In fondo le stava simpatico e non le dispiaceva essere corteggiata.
Lui andò a prenderla all’aeroporto ,non poteva nascondere la sua emozione.
Si abbracciarono come vecchi amici .
Arrivarono all’ambasciata dove lei conobbe i genitori di Thomas che l’accolsero con lo stesso
entusiasmo del figlio.
Lui aveva prenotato un concerto blues per la sera ,sapendo che lei adorava questo genere di
musica .
entrambi si lasciarono portare dal ritmo; con questa atmosfera magica Finirono col bere un po’
troppa birra che li rese euforici ed arrendevoli alle emozioni del momento..
. lui la prese per mano e così rimasero a lungo .. al ritorno tentò di baciarla.
Rosalia si mise a ridere ricordandogli che gli aveva detto di non fare il casca morto….
Ma alla fine contraccambiò il bacio…
Salvatore intanto non sapeva spiegarsi questo lungo silenzio di lei ,cercò perciò di informarsi dove
fosse ,Ma Senza successo .
Chiese ai genitori di lei , ai quali,però, era stato proibito di rivelare dove si trovasse .
All’ennesima richiesta,vedendo lo stato di abbattimento in cui era Salvatore , decisero di rivelare il
segreto.
Saputo che si trovava presso l’ambasciata inglese , si ricordò di Thomas ed immaginò che
sicuramente stava sfoggiando tutto il suo fascino .
Aveva ancora presente come,durante le vacanze, lui la guardava e come la riempiva di attenzioni.
Fu preso da un impeto di gelosia e decise allora di partire per Londra il giorno stesso.
Durante il volo pensava in che modo avrebbe potuto presentarsi e come si sarebbe comportato con
Rosalia . Sapeva che lei non avrebbe gradito questa visita perché si sarebbe sentita controllata,ma
non poteva più aspettare senza avere sue notizie.
Era ormai sera,Il taxi si fermò davanti all’ambasciata ma ancora non aveva il coraggio di
presentarsi. Intanto Prendeva tempo per riflettere e calmarsi.
In quel momento squillò il cellulare . Era proprio Rosalia .aveva saputo dai genitori che sarebbe
venuto a Londra e voleva sapere dove si trovasse in quel momento.
Non osò dire che si trovava proprio lì , preferì dire che sarebbe arrivato in circa mezz’ora .
Rosalia gli disse che fra mezz’ora si sarebbe fatta trovare proprio davanti all’ambasciata .Voleva
parlare con lui da sola .
Mezz’ora interminabile…quando finalmente arrivò, tutto il suo malumore svanì e corse ad
abbracciarla,ma percepì che c’era qualcosa di diverso in lei .
Andarono al pub più vicino e cominciarono a parlare di tutto ciò che era successo in tutto il tempo
in cui non si erano più visti e sentiti .
Lei si scusò di non averlo più richiamato e lui per essere stato troppo insistente.
Sembrava che il tempo non fosse mai passato …
Parlarono volentieri a lungo guardandosi negli occhi cercando di intuire quale sentimento provasse
l’altro.
Si erano attardati chiacchierando, quando Rosalia disse che doveva rientrare perché aveva una
sfilata il giorno seguente ed aveva bisogno di riposare. Si sarebbero rivisti il giorno dopo.
Rientrando ognuno pensava alla serata trascorsa insieme.
Lui per tutta la sera era rimasto con la sensazione che lei volesse rivelare qualcosa, gli era
sembrato strano che lei gli avesse praticamente impedito di entrare a casa di Thomas .
Lei si considerava vigliacca per non aver parlato chiaramente del suo stato d’animo .
Entrambi si chiedevano cosa stesse succedendo…
Neppure Rosalia sapeva cosa stava succedendo..si sentiva molto turbata e confusa
Amava molto Salvatore e non avrebbe voluto perderlo ma nello stesso tempo si sentiva attratta da
Thomas che stava imparando a conoscere meglio .
Thomas riusciva a sorprenderla sempre con qualcosa di nuovo per la sua leggerezza e per la sua
galanteria d’altri tempi..e per il suo sguardo da bambino..
(Le novità sono sempre quelle che ci attirano e ci emozionano ,mentre le cose cui siamo abituati
non suscitano più il nostro interesse, ma soffriamo se ci vengono a mancare .)
Questi erano esattamente i sentimenti con cui Rosalia combatteva da un po’ di tempo.
Il giorno seguente…Si incontrarono dopo la sfilata cui erano presenti sia Thomas che Salvatore .
E tutti e tre trascorsero la serata insieme con un certo imbarazzo.
Apparentemente si comportarono tutti come buoni amici. Ma si capiva che c’era tensione
Salvatore cercava lo sguardo di Rosalia per capire attraverso le sue espressioni cosa provasse.
Anche Rosalia , osservando entrambi ,cercava di capire quali fossero i suoi reali sentimenti..
Ormai non vedeva l’ora di ripartire e tornare a casa ,poiché questa situazione a tre le procurava ansia
ed imbarazzo…
Decise allora di ripartire al più presto; Salvatore si offri di accompagnarla .
Tornati al paese,dopo pochi giorni ,Salvatore tornò alla carica.
Invitandola a cena le chiese ancora una volta di rallentare con il lavoro e se era disposta a mettere
su famiglia.
Questa volta Rosalia disse che ormai si sentiva pronta e si cominciò a parlare di matrimonio.
Per le famiglie si stava realizzando quello che avevano sempre sperato.
Si stava decidendo la data delle nozze e tutto sembrava perfetto.
Rosalia era serena..non pensava più a Thomas ,anzi gli aveva comunicato che presto si sarebbe
sposata.
Povero Thomas ormai aveva abbandonato ogni speranza..tutti i suoi progetti stavano crollando.
Volle però vederla ancora una volta per dirle addio .
Rosalia accettò perché le dispiaceva che si lasciassero con malanimo ,avrebbe voluto che
rimanessero amici.
Si incontrarono a Parigi dove lei stava per fare un’ultima sfilata.
Il loro incontro emozionò entrambi.. trascorsero la notte nello stesso albergo parlando del loro
futuro . Thomas cercò di dissuaderla di rinunciare al suo lavoro , avrebbe presto potuto
rimpiangerlo : non era fatta per fare la casalinga..
Al momento di salutarsi lui la abbracciò stretta stretta e non riuscì a trattenere le lacrime.
Rosalia ,commossa ,per consolarlo lo baciò e fu in quel momento che entrambi furono travolti
dalla passione ..e questo fu il loro addio.
Era quasi estate , c’era un caldo insolito per la stagione e Rosalia ebbe voglia di fare una
passeggiata lungo la spiaggia per respirare un po’ di aria fresca .
A quell’ora si alzava sempre una leggera brezza.si sentiva un po’ strana ed affaticata..decise che un
bagno le avrebbe fatto bene, ma quando fu in acqua si sentì mancare le forze …uscì subito e si
sdraiò sulla sabbia aspettando di stare un po’ meglio.
Tornando verso casa si fermò in farmacia da Salvatore per farsi misurare la pressione. Salvatore nel
vederla così pallida si preoccupò e la fece stendere nel retro bottega …perché si riprendesse e per
poterla controllare meglio.
Rosalia pensava spesso al suo ultimo incontro con Thomas ..era stata una pazzia…da allora si
sentiva diversa e non riusciva più a guardare a lungo negli occhi Salvatore.
Si stava avvicinando il matrimonio ma non si sentiva felice ed entusiasta come lo sono di solito le
spose. Al solo pensiero la assaliva una certa ansia ….e spesso si ritrovava a piangere senza un
perché .
Anche nell’intimità non era più come prima . Le tornava alla mente con quanta passione si era data
a Thomas e con quanta passione lui la avesse amata..
La assaliva un brivido ogni volta che ci pensava..sapeva di provare due sentimenti diversi e
contrastanti
..quello per Salvatore era vero amore ,quello per Thomas solo passione..ma questa a volte ci
sembra più forte dell’amore , ci rende ciechi e si offusca la realtà
Come avrebbe voluto che non fosse mai successo!!
Salvatore accompagnandola a casa le chiese di prendere un appuntamento col dottore perché si
era davvero preoccupato nel vederla così stremata.
Rosalia volle accontentarlo anche perché si sentiva davvero a terra..
Fu sconvolta quando il dottore le disse che poteva essere incinta .
lui stesso le fece fare subito il test di gravidanza. Impietrita ascoltò la sentenza.
Come poteva essere successo..? Aveva sempre preso tutte le precauzioni del caso…
Non si sentiva ancora pronta per una maternità ,aveva tanti altri progetti !
Fu presa dal panico al solo pensiero …pensava a come avrebbero reagito Salvatore e la sua famiglia.
Non volle ancora dirlo a nessuno perché voleva meditare in solitudine sul da farsi senza subire
influenze altrui.
Adesso sentiva il bisogno di allontanarsi da casa ,non voleva che la vedessero turbata.
Decise di andare dalla nonna , con la quale aveva sempre avuto un rapporto speciale.
Era stata la sua confidente e consigliera nei momenti più difficili.
Lei l’aveva sempre protetta ed era sempre stata dalla sua parte anche quando aveva deciso di
intraprendere la carriera di modella.
Ai suoi disse che doveva allontanarsi per lavoro solo qualche giorno.
Arrivò a casa della nonna ,che abitava in un paese poco lontano, verso mezzogiorno .
La nonna la stava aspettando.
Già al telefono aveva intuito che ci fossero dei problemi . quando la vide capì subito che aveva
bisogno di aiuto.
Rosalia abbracciò la nonna con tanta tenerezza e sentì che in quell’abbraccio si scioglievano tutte le
tensioni .
d ‘improvviso ritornò bambina ricordandosi di come la nonna la consolava ogni volta che correva da
lei ;sentiva ancora il profumo della torta di mele e della cioccolata calda con cui la accoglieva.
La nonna sorridendo e tenendola per mano come quando era bambina la condusse in cucina dove
già si sentiva un buon profumo di arrosto.
Lei disse alla nonna di essere spaventata per quello che le stava succedendo ed incerta sulle sue
decisioni.
Come al solito la nonna volle che si pranzasse prima di parlare di qualsiasi problema, perché
secondo lei i problemi a stomaco vuoto sembravano più gravi di quanto potessero esserlo in realtà .
Rosalia assaporava ogni singolo boccone con lentezza ed assaporava l’atmosfera serena che c’era
sempre a casa della nonna. Qualsiasi problema sembrava allontanarsi per dar spazio a pace e
serenità …che bello! Avrebbe voluto rimanere li in quella atmosfera incantata…
Ma lo squillo del cellulare la riportò subito alla realtà .
Dal display aveva visto che era Thomas a cercarla. Non volle rispondere, era troppo nervosa ed
agitata per parlare con lui.
Proprio In quel momento fu assalita da un dubbio tremendo,si era ricordata dell’ultimo loro
incontro e di come erano stati travolti dalla passione e pensò che Il bambino avrebbe potuto essere
di Thomas .
Allora scoppiò a piangere .la nonna la lasciò sfogare ed attese che fosse pronta a parlare.
Che situazione..!
Era davvero più complicata di quanto Rosalia avesse potuto immaginare.
Adesso era veramente in stato confusionale…cosa avrebbe fatto, cosa avrebbe detto?
E se il bambino fosse stato di Thomas ,in questo modo addio matrimonio con Salvatore !
Cominciò allora a piangere abbracciando la nonna e fra le lacrime le raccontò in che specie di
situazione si trovava.
La nonna,come sempre, cercò di mantenere la calma ,ma anche lei fu scossa da questa notizia
inaspettata ed ingarbugliata. Insieme decisero di temporeggiare..
Intanto Rosa avrebbe fatto un test di paternità prenatale per sapere a chi appartenesse il bambino e
poi si sarebbe potuto decidere il da farsi.
Rosalia si fermò dalla nonna qualche giorno per recuperare il suo equilibrio psicofisico , non
voleva al suo ritorno a casa suscitare sospetti.
Quando tornò a casa cercò di non far trapelare la sua angoscia, ma Salvatore che ormai la
conosceva fin da bambina ,riusciva a leggere nel suo cuore e restava in silenzio ad
osservarla,aspettando che lei si decidesse a parlare.
I giorni passavano e Rosalia se ne stava appartata appena poteva . Non se la sentiva di stare in
mezzo ad altri,aveva la sensazione che potessero intuire il suo disagio.
Ancora non sapeva decidersi , Avrebbe voluto abbracciare Salvatore ,confidarsi e consigliarsi con
lui ,come aveva sempre fatto,Ma ora non poteva.
Troppo grande sarebbe stato il suo dispiacere se avesse saputo.
Ogni giorno aspettava una telefonata che le desse quella risposta che desiderava…nel suo cuore
sperava che il bambino fosse di Salvatore.
Quando arrivò la telefonata, Rosalia era al massimo dell’agitazione ,si sedette per ascoltare il
verdetto… Ora i suoi dubbi erano diventati realtà , non si poteva più sperare, la realtà stava lì con
tutta la sua crudezza.
Questa risposta aveva dato una svolta a tutta la sua vita, niente sarebbe stato più come prima, i suoi
sogni stavano sfumando e l’incubo era adesso realtà .
Come fare, cosa dire? Questa sarebbe stata la parte più difficile.
Disperata telefonò alla nonna, che cercò di calmarla e di farla ragionare.
A mente fredda pensò che Avrebbe potuto mentire ed ignorare che il bambino appartenesse a
Thomas e sposarsi con Salvatore e fargli credere che il figlio fosse suo.
Presa dal panico decise di sostenere questa tesi e di andare avanti come se niente fosse successo.
Passò diverse notti in bianco,immaginava come sarebbe stata la sua vita portando avanti questa
bugia… Voleva troppo bene a Salvatore e non voleva farlo soffrire ma nello stesso tempo non voleva
nascondere una cosa così importante proprio a lui.
Fu proprio Salvatore a sbloccare la situazione,perché non poteva più nascondere la sua
preoccupazione nel vedere lo stato in cui si trovava Rosalia .
Era una giornata limpida e piena di sole , un leggero alito di vento rendeva tutto molto gradevole.
Decise di passare a prenderla e la condusse a fare una passeggiata lungo la spiaggia .
Con molta dolcezza le fece capire che era molto preoccupato nel vederla così e volle sapere cosa le
stava succedendo.
Lei sapeva che queste domanda sarebbe arrivata prima o poi ,ma per quanto si fosse preparata era
difficile trovare la risposta.
Cercò di appigliarsi a delle scuse dicendo che era un periodo pieno di cose da fare e decidere ,
Ma non seppe resistere allo sguardo di Salvatore che sapeva leggerle in fondo all’anima,si lasciò
cadere sulla sabbia e fattasi coraggio gli disse di aspettare un bambino.
Salvatore si fece pallido e trattenendo la sua emozione le disse di sentire che il bambino non era
suo,perché altrimenti lei non sarebbe stata così turbata e ne avrebbero gioito insieme .Disse anche
che lo avrebbe accettato, pur di non allontanarsi da lei
Si abbracciarono sapendo che tutto poteva cambiare.
Ora toccava a Rosalia decidere.
Salvatore chiese se era di Thomas il bambino perché Fin dal primo incontro aveva avuto la
sensazione che si sarebbe intromesso fra di loro…
Ricordava gli sguardi,le attenzioni e le smancerie che aveva sempre avuto per Rosalia .
ormai tutto era stato rivelato e Rosalia adesso si sentiva più leggera sapendo che non doveva più
nascondere il suo segreto.
Intanto Thomas che era stato invitato al matrimonio,pensò di anticipare la sua venuta perché aveva
piacere di parlare con Rosalia e soprattutto perché nel suo cuore non accettava di perderla,e pensava
di fare un ultimo tentativo per dissuaderla.
L’estate era ormai vicina e le giornate erano sempre più assolate per cui Rosalia gradiva molto
restare all’ombra del giardino godendosi il bellissimo panorama sul mare.
La gravidanza la fiaccava e le piaceva rimanere a lungo isolata in quel luogo in cui si sentiva
protetta.
Avrebbe voluto andare lontano ; col pensiero immaginava di andarsene su una di quelle barche che
si intravedevano in lontananza …avrebbe così evitato di prendere quella decisione che ancora non si
sentiva di prendere …avrebbe evitato di far soffrire le persone che amava.
L’aria era quasi immobile come i suoi pensieri,sempre fissi allo stesso punto.
Ogni tanto un refolo di vento muoveva le fronde degli alberi rendendo l’aria più fresca e leggera.
Thomas amava molto quel paese,ne era rimasto incantato fin dalla prima volta e quando arrivò
volle prima rivedere quegli angoli che tanto gli erano piaciuti pensando che avrebbe desiderato
proprio tanto viverci.
Si fermò al belvedere per respirare l’aria frizzante che proveniva dal mare ed ammirare le barche e i
pescatori che tiravano le reti, mentre l’odore del pesce appena pescato si diffondeva .
Quando arrivò a casa di Rosalia si sentì emozionato all’idea di rivederla e di poterla riabbracciare.
Non poteva smettere di pensare all’ultimo loro incontro ed alla passione che li aveva travolti…
Ormai sembrava solo un sogno..
Rosalia se ne stava in giardino ad occhi socchiusi ,sempre più triste e sempre più incerta sul suo
futuro .
La sua situazione le appariva senza uscita ,era impossibile non fare soffrire Nessuno.
mentre nel silenzio rimuginava tutti questi pensieri , non si accorse che qualcuno la stava
osservando .
Ad un certo punto ,un piccolo soffio di vento portò fino a lei un sottile profumo .
pensò di avere delle allucinazioni olfattive che le ricordavano il profumo di Thomas perché stava
pensando proprio a lui.
Aprì gli occhi e rimase incredula vedendolo. Arrossendo si alzò per andargli incontro ,ma ebbe un
capogiro e cadde fra le sue braccia. Thomas la strinse forte a se.
Scusandosi, Rosalia riprese compostezza,ma non riuscì a nascondere il suo turbamento poiché era
sbiancata.
Thomas scherzosamente le disse che non sapeva di fare un simile effetto alle donne..
La trovò cambiata e gli sembrò più bella che mai..e si rattristò al pensiero che l’avrebbe perduta.
Rosalia non aveva preso nessuna decisione ..doveva ancora capire se rivelargli la verità o tacere x
sempre ,certo la presenza di Thomas rendeva tutto più pressante adesso.
La mattina seguente Thomas si alzò molto presto per fare una passeggiata lungomare.
Gli piaceva godersi quelle ore mattutine in cui poteva respirare a pieni polmoni , in cui tutto era
silenzio intorno ,si sentiva soltanto il rumore cadenzato delle onde ed il vociare dei gabbiani : il
panorama aveva qualcosa di magico,quasi primordiale..Intanto pensava a cosa avrebbe potuto dire e
fare per far cambiare idea a Rosalia .
Sapeva di fare un brutto tiro …ma in amore ed in guerra tutto è lecito.
A questo punto si interrompe la storia poiché nessuno ha saputo darmi altre informazioni .
Tutto quello che ho scritto finora è stato soltanto mettere insieme quello che amici , parenti e
conoscenti mi hanno raccontato cercando di ricreare sentimenti e situazioni.
Adesso non ci resta altro che usare l’immaginazione o fare supposizioni.
Come saranno andati i fatti ?
Domani dovrebbero esserci i risultati dell’autopsia ,forse capiremo qualcosa in più e potremo
chiarire la nostre perplessità .
Come avrà fatto Thomas a convincerla a sposarlo ,sarà stata lei a confessare che aspettava un figlio
suo? Cosa sarà successo fra Thomas e Salvatore ?
Domani si svolgeranno i funerali ,si prevede una gran folla e pure molti giornalisti ,poiché Rosalia
era conosciutissima ed amatissima non solo da tutto il paese , ma anche all’estero.
Mi sono alzata prima del solito per fare un giro in paese e carpire ancora qualche altra
notizia….tutto il paese sembra essersi fermato..ė silenzioso .i negozi sono chiusi in segno di lutto …
tutti gli abitanti hanno voluto dare un ultimo saluto a Rosalia…
Era davvero molto amata a giudicare dalla folla …nessuno riesce a trattenere le lacrime…
Cerco di intravedere Salvatore…ma non è presente… Troppo forte il dolore…
Vedo Thomas ,pallido …che saluta ed abbraccia gli amici presenti..
Tutto si svolge nel silenzio più assoluto..ognuno dei presenti lascia un fiore …davanti alla
gigantografia che è all’esterno della chiesa….
I giornali locali riportano la notizia nel dettaglio con il risultato dell’autopsia… Sembra che la causa
della morte di Rosalia sia stata un aneurisma.
Non c’è dietro nessun giallo..come qualcuno aveva sospettato.
È solo una triste storia..di un triste destino.
Anche il congresso è finito…domani si rientra..
Sono passati ormai alcuni anni da questa storia ,ma non l’ho mai dimenticata….
Sono tornata a C.. Per una vacanza con amici ..non ho resistito alla curiosità ed ho chiesto un po’ in
giro notizie sullo sposo e su Salvatore…mi sono sempre chiesta che fine avessero fatto..immaginavo
che ognuno di loro fosse andato avanti con la propria vita sposandosi ,invece
Sono rimasta sorpresa nell’apprendere che nessuno di loro si fosse sposato ….uniti dallo stesso
dolore e dall’amore verso la stessa donna ,sono diventati amici ed insieme hanno istituito un centro
di ricerca scientifica sugli aneurismi intitolato a Rosalia . il dolore a volte ha il potere di unire le
persone .
Il segreto
1) Sono sempre stata affascinata dalle cose antiche , dall’atmosfera particolare e misteriosa di cui
sono avvolte, dal piacere che si prova nel vedere che riprendono nuova vita…era inevitabile che
prima o poi intraprendessi l’arte del restauro.
Fin da piccola , quando si rompeva un oggetto od un giocattolo , diventavo triste e cercavo in tutti i
modi di ripararlo.. E che gioia quando ci riuscivo..
Spesso quando ho per le mani un oggetto d’altri tempi ,mi fermo a pensare come poteva essere la
persona che l’aveva posseduto..quali emozioni gli aveva suscitato..ed elaboro tante storie fantastiche
che mi accompagnano fino alla fine del lavoro.
Recentemente ho ricevuto la visita di un antiquario che mi ha portato un nuovo lavoro.
Mi ha raccontato di averlo recuperato in una cantina dove giaceva assieme ad altri oggetti ,sembra
che il proprietario lo avesse ereditato da un lontano parente che viveva in Inghilterra.
Si tratta di un dipinto di notevoli dimensioni che risale attorno ai primi anni
dell’Ottocento …sporcato dal tempo che ne ha velato la freschezza ,ma ugualmente vibrante.
Rappresenta l’interno di un ambiente con una finestra .
Una figura femminile di cui si intravede il profilo , guarda attraverso i vetri che ne rimandano il
riflesso del viso : età indefinita 20 forse 25…i suoi lineamenti sono delicati .
I capelli ,di un biodo ramato , sono raccolti in una treccia che le fa corona incorniciandone il viso .
La finestra si apre su un lungo giardino circondato da archi, alla fine del giardino un cancello
semiaperto , sullo sfondo un paesaggio collinare su cui spicca la sagoma di una chiesa o un
castello. ..l’effetto ottico è notevole,si ha l’impressione di esserci e di guardare da quella finestra.
Sto pensando al pittore …sarà stato reale quello che ha dipinto o voleva comunicare una metafora..
Non è difficile farci prendere dalla fantasia ed andare a passeggio per il giardino..il cancello aperto
è un invito sottinteso ad uscire , una tentazione ..?
Comincio a valutare attentamente il da farsi…inizio a togliere la cornice .
Fra vari agglomerati di polvere ,incastrato tra una bietta ,appare un piccolo biglietto piegato e
ripiegato in più parti ….potrebbe essere il numero di un catalogo..oppure la certificazione di una
galleria d’arte .
Niente di tutto questo..è un biglietto scritto con una bella grafia con caratteri minuti..si riesce a
leggere “there is a secret…” C’è un segreto..Interessante ed intrigante …
Aiuto!! Adesso sono stregata da questo dipinto . So già che non potrò fare a meno di frenare la mia
fantasia…
Voglio andare avanti in fretta per poter capire a quale segreto poteva riferirsi il biglietto.
Mentre lavoro provo ad immaginare i sentimenti di quella ragazza …secondo le varie situazioni in
cui avrebbe potuto trovarsi. Varie situazioni come nel film Sliding Doors …probabilmente poteva
sentirsi reclusa e sperava di potere fuggire da quel cancello semiaperto..ma la distanza per
raggiungerlo era abbastanza lunga ed avrebbe potuto essere notata…
2) Oppure poteva aspettare che dal quel cancello arrivasse il suo cavaliere per portarla via sul suo
cavallo bianco..
Oppure ancora qualcuno poteva avere dimenticato di chiudere il cancello per cui si sentiva in
pericolo..e tante altre possibilità…
Intanto vado avanti nella pulitura ,ed anche i mie pensieri procedono di pari passo..questo dipinto
mi sta prendendo davvero..
Penso che Farò una ricerca sul pittore per capire meglio dove è ambientato e se c’è un riscontro
reale riguardo al paesaggio.
Sono andata in biblioteca a cercare informazioni su questo pittore che viene definito molto popolare
all’inizio dell’Ottocento.
Il pittore dai natali inglesi , nel periodo della sua giovinezza , esercitò la sua opera soprattutto in
Scozia. Da questi dati posso prendere spunto per controllare soprattutto in quali città o paesi era
stato e se quell’edificio che è sullo sfondo del dipinto è reale o immaginato.
Intanto mentre mi soffermo per la pulitura del viso noto qualcosa che era difficile notare. ma che
andando a lavorarci vicino è saltata all’occhio.
sembra un grumo o una macchia di sporco ,ma dopo averlo pulito accuratamente è ancora lì al suo
posto ; a questo punto prendo la lente d’ingrandimento per vederci più chiaro…e sì sembra propio
una lacrima che si rispecchia attraverso il riflesso del vetro.
E chi se lo aspettava!! Sempre più misterioso..
Con quale delicatezza , questo pittore,ha saputo cogliere e comunicarci un’emozione soltanto
attraverso una lacrima riflessa… Questa donna piange la propria vita…
La tristezza della ragazza è coinvolgente ed è naturale chiedersi per quale motivo stesse piangendo.
Ora le cose cambiano, voglio sapere di più .se potessi , andrei in Scozia a fare una ricerca sulla vita
di questo pittore ,ma ahimè ,come la maggioranza dei restauratori..tanto lavoro , poco guadagno..
non posso permettermelo.
mentre porto avanti la pulitura saltano all’occhio sempre più particolari , i colori si ravvivano è
tutto acquista profondità : come la tappezzeria damascata o il piccolo cane accovacciato ai piedi
della ragazza che ha un nastro giallo come collare o l’abito della ragazza di un tessuto rosa a fiori
leggerissimo ,la ricca decorazione dello scialle o il servizio da te di porcellana bianca e blu che sta
su un piccolo tavolo dai profili dorati , o il tappeto dai motivi arabescati,o una stampa , uno
specchio alla parete .
Questo quadro descrive con sapiente dovizia un tipico ambiente dell’Ottocento ,termometro del
tempo e del gusto.
Si ha l’impressione di essere dentro la scena . È un richiamo che l’artista fa allo spettatore..
Entrate pure accomodatevi su questo divano oppure avvicinatevi alla finestra per spaziare lontano.
Non so se è questo il segreto..: farci entrare a far parte di questo ambiente sembra quasi la
scenografia di un film . riuscirò mai a scoprirlo ?
Intanto porto avanti la mia ricerca . Cerco su internet contatti in Scozia che possano darmi qualche
informazione più precisa .
Sono passati molti giorni e purtroppo la mia ricerca non ha ancora avuto esito positivo. Intanto il
lavoro prosegue normalmente , ma l’imprevisto può sempre accadere nel restauro e forse in questo
caso lo desidero quasi.
Il Prossimo passo è il consolidamento poiché in alcuni punti si presentano mancanze e sollevamenti
di superficie pittorica. Quello che più disturba é un sollevamento proprio su un particolare della
decorazione dello specchio che ostinatamente rimane nella sua posizione.
C’è qualcosa che non quadra..lo lascerò per un po’ sotto peso.
Penso sempre alla fanciulla .ogni tanto istintivamente controllo se la lacrima è sempre al suo
posto..no, non me la sono immaginata..é ora distaccare ..do la buona notte alla ragazza.
Oggi sono di buon umore… Ho ricevuto una mail di risposta alle mie ricerche.
Una collega inglese mi dice che di questo pittore ancora se ne parla per la sua vita particolarmente
disordinata ed irrequieta. Sembra che fosse un tipo affascinante ,che riusciva a conquistare la
fiducia dalle persone che potevano dargli utilità : un simpatico furfante.
3) Conquistare il cuore delle donne sembra Che fosse la cosa che gli riuscisse meglio. Si
raccontano diversi aneddoti in proposito .
Si racconta che più volte si sia sfidato a duello per questioni di cuore . Chissà se la fanciulla dipinta
fosse una delle sue vittime…le lacrime avrebbero una ragione.
È tornato l’antiquario per vedere a che punto è il lavoro .
mi ha portato tra l’altro un quaderno che il proprietario del quadro ha recuperato nella stessa
cantina del dipinto . pensava che potesse dare informazioni utili riguardo all’epoca ed il pittore..
alcune pagine sono distrutte , altre ingiallite e sbiadite..sono terribilmente eccitata …forse siamo
vicini a svelare il segreto..
Ormai non riesco più a lavorare..la curiosità mi divora e congedo frettolosamente l’antiquario .
mi accingo a sfogliare il quaderno..all’interno ci sono schizzi di paesaggi e persone.
È una specie di elenco su cui annotava le entrate e le uscite , il prezzo dei materiali e dei dipinti e a
fianco commenti di riferimento con date di inizio e fine lavori….
Devo andare subito a casa , ho bisogno di un vocabolario per poter tradurre e capire meglio alcuni
significati , tra l’altro è un inglese antico di non facile comprensione.
Vicino ad ogni schizzo ci sono sempre i nomi e le richieste dei committenti. Precisino il pittore!
Il mio inglese scolastico non è sufficiente …Ho bisogno di un aiuto nella traduzione.
Chiedo la collaborazione di mio marito che ha una buona conoscenza dall’inglese, ma anche lui ha
difficoltà nel capire questo inglese arcaico…
Certo il senso si riesce anche a capirlo con un po’ di intuito , ma qualcosa sfugge , e non voglio
restare nel dubbio.
Ho contattato una mia amica che insegna letteratura inglese all’università , se non mi può aiutare lei,
non può aiutarmi nessun altro.
Passerà lei dal laboratorio appena avrà tempo…intanto continuo a scrutare ogni pagina nel tentativo
di captare utili informazioni.
C’è anche lo schizzo preparatorio di questo quadro…di lato c’è un asterisco.. Con una freccia in
direzione di una parete .
Aspetto pazientemente l’arrivo di Miriam per avere l’esatta traduzione del quaderno…
Sono già le tre del pomeriggio quando tre squilli di campanello mi fanno sussultare..è lei
finalmente ! la riconosco dal suo modo frettoloso di suonare.
Dopo i soliti convenevoli iniziamo l’indagine . Ormai posso solo chiamarla così ,visto che
investigando mi aspetto di scoprire l’arcano..mi sento tanto un detective.
Mentre Miriam traduce ,io trascrivo ogni parola , ed ogni possibile sfumatura .
questo quaderno ci permette di conoscere stralci di vita del pittore davvero interessanti .si scoprono
storie curiose..
Per esempio riguardo ad ogni ritratto oltre al guadagno e le spese , annota pure il carattere del
personaggio,i sui gusti ,i suoi abiti , le relazioni ,nonché un commento personale.
Purtroppo alcune pagine sono illeggibili ed altre annotazioni sono cancellate con una bella riga
nera..chissà ?…qualche ripensamento. Mentre alcune frasi sono sottolineate in rosso ,altre in
verde ,altre in blu.
Comunque quello che più mi interessa chiaramente è scoprire dettagli particolari sul quadro cui sto
lavorando. Ritorno alla pagina dello schizzo ,vorrei capire il perché della freccia e dell’asterisco.
In un punto si legge ” c’é ma non si deve vedere chi vede….chi vedere vorrá delle sorprese
avrà ,se lontano guarderai,vicino vedrai…”, ma cosa non si deve vedere ? Un indovinello?
Comincio a pensare che si tratti di una burla…eppure sono sicura che Miriam abbia tradotto
correttamente.
4)Che soggetto enigmatico questo pittore… ! Un fabbricante di immagini che non si è fatto scrupolo
di lucrare sulle situazioni.
Ma vediamo cosa scrive nelle note. Il nome del committente è di un certo Duncan John che
chiede questo quadro per il compleanno della Figlia Henrietta ed è segnato in blu . In quell’epoca
l’arte costituiva un segno esteriore di ricchezza e l’artista il suo strumento.
Il luogo é Glasgow .la data della consegna è il 17 giugno 1847 ed è costato 852 sterline…una belle
somma per quei tempi!
Altre note esaltano la bellezza della ragazza , e qui altro asterisco . Il carattere del padre viene
invece descritto come un despota.
Mi piacerebbe davvero conoscere la storia di queste ragazza e credo che con queste note Sia
possibile scoprire molte cose.
Praticamente esistono tutte le informazioni che ci permettono di identificare il luogo e le persone.
Ora sono determinata a scoprire questo segreto…manderò una mail al comune di Glasgow
chiedendo informazioni su questa famiglia .
Intanto vado avanti…lavorando ho modo di pensare e di fare congetture, mi verrà in mente
qualcosa .
Passo ai ritocchi ,in verità non c’è molto da riprendere,solo qualche caduta qua e là .
(Non riesco a smettere di pensare alle lacrime della ragazza . )
Più lo guardo e più mi convinco che questo quadro potrebbe essere benissimo la trama o la scena di
un film .
Ci racconta dell’emozione e la trepidazione di una ragazza …lacrima di dolore o di gioia? .la prima
cosa che viene naturale pensare é una pena d’amore ,forse sarà stata abbandonata dall’amato ,forse
vorrebbe raggiungerlo ma non le è permesso oppure è tenuta segregata in casa da un padre
padrone , oppure è malata..
Come dimenticare la frase indovinello , che da giorni ,come un tarlo mi passeggia per la
mente.durante la giornata .?
da buona investigatrice ormai ,Mi soffermo spesso a fissare il quadro sia nel l’insieme che nei
particolari..nella speranza che mi suggerisca qualche indizio per la soluzione del caso.
Intanto È arrivato il momento di togliere il peso che avevo messo nella zona dello specchio,
vediamo se quel sollevamento si è abbassato. Niente da fare è rimasto in rilievo come prima.. Dovrò
intervenire diversamente. Passando a metodi più incisivi: Proverò col termocauterio , di solito
funziona.
Il calore rendendo più morbida la materia fa si che si appiattisca meglio. Passaggio dopo passaggio
Ho l’impressione che qualcosa si muova..infatti è saltato un grumo di materiale .
Era solo uno stucco applicato per nascondere un buco .Che strano..!
Più che un danno fatto dal buco sembra un foro fatto appositamente , ma a che scopo?
È già passata una settimana ed ancora non ho ricevuto risposta Da Glasgow
Il lavoro è a buon punto , spero che arrivino buone nuove prima della consegna.
L’antiquario è già venuto a farmi visita più volte.. Cerco di temporeggiare.. Invento scuse di
magagne che saltano fuori …Mi sento tanto Penelope alle prese con la tela.
Oggi è il decimo giorno da quando ho spedito la mail… La prossima settimana dovrò assolutamente
consegnare il quadro ed il quaderno. Anche se ho documentato tutto con le foto
Distaccarmene mi costerà per non essere riuscita ad asciugare quella lacrima..
Mi decido a chiudere quel foro con una stuccatura , ..ma non mi convince ancora
Ormai il lavoro è giunto al termine ,rimane soltanto la protezione con la verniciatura.
È arrivato il momento che non avrei voluto ancora che arrivasse: la consegna .
L’Antiquario scruta con occhio ormai esperto,dopo molti anni nel settore, ed approva il risultato.
5)Il quadro ed il quaderno sono ormai impacchettati … Hanno lasciato un vuoto,mi mancano Si
riprende a lavorare ad altro ,ma ogni tanto il pensiero torna alla fanciulla in lacrime . Nessun altro
lavoro è così misterioso e suscita lo stesso interesse ,anzi sono tutti piuttosto noiosi.
Ero ormai convinta che il comune di Glasgow avesse cestinato la mia richiesta,invece è arrivata
una raccomandata con notizie dettagliate sulla famiglia Duncan ,una sorta di albero
genealogico ,compreso indirizzo degli ultimi discendenti
C’è anche un omonima di Henrietta alla quale scrivo raccontandole del quadro di cui allego la
fotografia e chiedendole se sa come è andata la storia..della prima Henrietta..
Come risposta alla mia mail ricevo un ringraziamento per averle dato le informazioni sul quadro di
cui sapeva l’esistenza e che stava cercando da tempo. Mi chiede inoltre la possibilità di un
appuntamento perché avrebbe piacere di vedere il quadro dal vero e potrebbe in quell’occasione
raccontarmi la storia di Henrietta .
Che strano..la vita ci conduce per strade inaspettate e tesse nuove trame…sono contenta ed
emozionata e non sto nella pelle..
È arrivato il giorno , sto andando in aeroporto e presto conoscerò Henrietta junior…
L’aereo è un po’ in ritardo , ne approfitto per fare qualche telefonata di lavoro. Per ingannare il
tempo ,Mentalmente cerco di ripassare quello che potrò dire in inglese.
L’antiquario mi ha già telefonato 2 volte , anche lui è impaziente di conoscere la signorina Henrietta
Bryan Duncan..
Sicuramente i suoi interessi sono soprattutto di tipo economico..la signorina potrebbe essere
interessata a comprare il quadro.
Intanto penso e ripenso al dipinto ,al biglietto incastrato fra le biette, al quaderno di appunti
ritrovato .quante strane coincidenze !
Presa da tutti questi pensieri ho perso di vista la tabella degli arrivi…LANDED… Acc ..è già
atterrato!!
Mi affretto verso gli arrivi con in mano il mio cartello con su scritto Henrietta..
Mi viene subito incontro una ragazza sorridente . La osservo ,anzi non posso smettere di
guardarla..la somiglianza con la ragazza del quadro è notevole.
Inizio la conversazione con i soliti convenevoli: come è andato il volo , se ė la sua prima volta in
Italia,se è stanca ecc. Sono compiaciuta,per ora il mio inglese sta andando bene ,pare.
Ma guarda un po’…Henrietta mi risponde in italiano ,certamente con accento inglese,ma
grammaticalmente corretto..Quanta fatica ed apprensione per niente!
Le chiedo se prima di andare dalL’antiquario preferisce andare in albergo per riposarsi un po’,
Ma tradendo una certa impazienza ,desidererebbe prima vedere il quadro..
L’antiquario ci riceve con grande affabilità e ci conduce attraverso la sua galleria verso il dipinto .
Sotto la luce dei faretti ė ancora più bello e spicca ogni particolare.
Henrietta rimane in rispettoso silenzio ad osservare . Si percepisce una profonda emozione che
pervade la stanza.
Il tempo sembra essersi fermato..nessuno di noi osa fiatare..improvvisamente Henrietta mi
abbraccia scoppiando in lacrime e continua a ringraziarmi per averla contattata.
Sono imbarazzata e stupita….che dire, che fare?
Siamo tutti emotivamente coinvolti .superata l’emozione Henrietta ci dice che sapeva dell’esistenza
di questo quadro perché fin da piccola aveva sentito parlarne. Racchiudeva un po la storia della sua
bisnonna.
Storia che vuole raccontarci non appena si sarà ripresa.
Adesso Abbiamo un po’ tutti la sensazione di essere come una famiglia ,felice di aver ritrovato un
parente smarrito.
6) Non nascondo che sono in impaziente attesa della sua rivelazione e credo che lo sia anche
l’antiquario .dovremo aspettare…Henrietta sembra provata e lei stessa ci chiede di accompagnarla in
albergo . Avremo modo di sentire la storia della bisnonna stasera a cena
Inizia la storia
Henrietta era l’ultima di quattro fratelli . dopo tre maschi la figlia femmina aveva portato una
ventata di primavera nella famiglia Duncan .i genitori la adoravano…in modo particolare il padre
che stravedeva per lei e ne era gelosissimo .
Quando era piccola ci fu un episodio che spaventò tutta la famiglia ; giocando a nascondino con i
fratelli ed i cuginetti ,si era smarrita e fu impossibile ritrovarla per un pomeriggio ed una notte
intera : si era nascosta in una casetta da caccia. E rimase lì senza muoversi per non essere trovata
finendo poi per addormentarsi.
Si mobilitò tutta il parentado con i servitori . andarono a cercarla con le lanterne chiamandola anzi
urlando il suo nome . si era allontanata troppo e non poteva sentire …
Fu proprio il suo adorato cagnolino a trovarla.. Proprio il cagnolino che appare nel dipinto…
Dopo questo episodio il padre divenne molto protettivo e volle che la ragazza non si perdesse mai di
vista.
Per un po’ di anni tutto andò bene, la bambina trovava anche piacevole sentirsi protetta e coccolata
da tutti. Fino a che ,crescendo,non ebbe la consapevolezza di essere controllata ,anzi reclusa…
Doveva quasi sempre rinunciare agli inviti ,alle feste,ai viaggi .perché il padre non sopportava l’idea
di distaccarsi da lei e di non saperla al sicuro.e se usciva non poteva mai farlo da sola ma doveva
essere sempre accompagnata .
La ragazza divenne ogni giorno più triste..difficilmente usciva dalla sua camera. Difficilmente le
era permesso frequentare amici all’esterno delle mura domestiche ,l’unico suo compagno era il
cagnolino.
Ogni tanto rimaneva in giardino ad osservare le ninfee e le oche dello stagno e qualche volta si
fermava a parlare volentieri col figlio del giardiniere il quale riusciva sempre a metterla di buon
umore.Quando venivano a farle visita i cugini con la loro allegria riuscivano a coinvolgerla e farla
sorridere . Spesso chiedeva ai domestici e ai fratelli di raccontare quello che succedeva aldilà del
cancello …e si fermava a guardarlo ,come se aspettasse potesse accadere qualcosa… Qualcosa di
magico..
Il suo sguardo spaziava lontano , oltre il viale che conduceva alla casa e oltre il
cancello…fantasticava ed immaginava di volare lontano fino al quel castello che si stagliava sopra
una collina di fronte alla casa .
stava ore ed ore ad osservare ciò che intuiva dovesse accadere all’interno..usava un piccolo binocolo
per il teatro che le aveva regalato il padre. .ormai conosceva ogni movimento degli abitanti di quel
luogo…quindi
Sapeva che al mattino presto uscivano i servitori ,che più tardi uscivano i padroncini a cavallo
oppure a giocare in giardino. Nel pomeriggio arrivavano gli educatori.
Conosceva i giardinieri di cui seguiva tutte le mosse ed ammirava la loro abilità nel comporre le
aiuole e i grappoli di rose che ricoprivano una parte delle mura , le cameriere che recavano grosse
ceste per andare a stendere il bucato , i cani dal pelo maculato che stavano a guardia nel giardino , i
cavalli …Quando c’erano ricevimenti,non smetteva di ammirare le belle dame vestite
elegantemente…e si metteva a ballare immaginando di esserci…
Le sembrava che li ci fosse la libertà .
Per il suo diciottesimo compleanno Henrietta chiese di poter fare una festa e di poter invitare tutti i
vicini ,abitanti del castello compresi. Il padre dapprima fu riluttante ,in seguito, dopo le pressanti
richieste della moglie e degli altri figli acconsentì. Gli inviti furono consegnati ed Iniziarono i
7)preparativi con molto anticipo . La ragazza eccitatissima contava i giorni …ed ogni giorno
provava passi di danza , e sceglieva vestiti e acconciature..voleva che questa festa di compleanno
fosse indimenticabile..e per un certo verso lo fu…
Fu un evento inaspettato per tutti..poiché tutti conoscevano la sua storia e sapevano quanto il padre
ci tenesse a tenerla lontano dal mondo.
Molti accettarono di partecipare alla festa soprattutto per curiosità..
Pensavano che ,non avendola mai vista ai ricevimenti, la fanciulla fosse terribilmente brutta o che
avesse qualche handicap .dovettero ricredersi quando la videro apparire ad un certo punto della
festa.
Henrietta era davvero incantevole .il vestito rosa che indossava, metteva in risalto la sua figura.
Quando Si aprirono le danze ,si fecero avanti diversi cavalieri con cui si esibì nei passi di danza che
aveva imparato .
era così contenta di poter tirar fuori tutta l’energia che aveva accumulato per tanto tempo..che
esagerando forse nei movimenti ,fece un passo falso e mentre stava per scivolare , il suo cavaliere ,
cercando di sostenerla,afferrandola, afferrò anche la collana ,che sfilandosi ,sparse tutte le perle per
il salone e fu così che diversi ballerini caddero come birilli.
Vi lascio immaginare la confusione che si creò..
In quel contesto ,furono diverse le persone che riportarono contusioni e distorsioni
Chiaramente la festa finì in una confusione generale…Henrietta ,rattristata e delusa, si rifugiò nella
sua camera e non volle più uscirne per parecchio tempo.
Fino a quel giorno in cui il figlio del giardiniere , lanciando sassolini alla sua finestra, attirò la sua
attenzione, e le recapitò un messaggio che proveniva proprio dal castello che tanto le piaceva
spiare… La ragazza ,dopo averlo letto , si armò di binocolo e si mise a scrutare ,quasi con avidità,
ogni angolo del castello ,nella speranza di intravedere colui che aveva mandato il biglietto.
Il biglietto lo aveva mandato quel cavaliere che aveva provocato il disastro.., il quale era rimasto
affascinato certamente dalla bellezza , ma soprattutto dalla spontaneità e simpatia della
ragazza…e non poteva far a meno di sorridere ripensando a quanto accaduto. voleva assolutamente
farsi perdonare per avere afferrato la collana…
Per giorni e giorni i due comunicarono con biglietti,il cavaliere spesso passava a cavallo lungo la
strada che costeggiava la casa di lei cercando di incontrare il suo sguardo…
Avevano stabilito un segnale e quando questo accadeva la fanciulla scendeva in giardino,con la
complicità del giardiniere , dove dietro qualche siepe potevano incontrarsi senza essere visti.
Ad Henrietta sembrava di vivere un’altra vita.
Parlavano di musica,di pittura,di libri,di viaggi..
Lui le prometteva ogni volta che prima o poi sarebbe venuto a liberarla ,a portarla via da quella
prigionia dorata. Lei aspettava con ansia questo momento.
Il padre stanco di preoccuparsi della figlia ,Un giorno le disse che le avrebbe presentato il suo futuro
marito è che si preparasse .questa notizia mise la ragazza in un grande stato di agitazione .
Mandò subito un messaggio all’ amico per comunicare la notizia. Il giorno dopo sì trovarono come
di solito in giardino dove fecero un piano di fuga .Lui sarebbe venuto a prenderla nella notte per
portarla con se al castello.
Proprio quando lei stava cercando di uscire dalla finestra , questo piano fu sventato .entrò il padre
per dirle di scendere, era arrivato il futuro sposo.
A quella vista il padre paonazzo di rabbia si avventò sul povero ragazzo che riuscì fortunosamente
a fuggire, mentre la povera Henrietta dopo aver urlato non smetteva di piangere.
((A questo punto il padre decise di sigillare la finestra per impedire altre fughe )). La ragazza non
volle più uscire dalla sua stanza e cadde in uno stato di prostrazione tale che preoccupò la
8)famiglia .decisero di consultare un dottore che contro questa forma di depressione consigliò
vivamente un po di svago ,certamente si sarebbe rimessa.
Quale svago se non si sentiva e non poteva essere una persona libera.. Si pensò allora di farle
prendere lezioni di pittura. A giorni alterni veniva un pittore molto conosciuto all’epoca che aveva la
fama di essere il migliore…
Di lezione in lezione il suo umore dava segni di miglioramento ; le piaceva molto disegnare e
dipingere perché le impediva di pensare e rattristarsi.
Nel frattempo Il padre volle che il pittore facesse un ritratto della figlia ,aggiungendo una richiesta
particolare: che all’interno del quadro ci fosse un foro ,che rimanesse inosservato,da cui poterla
sorvegliare . Il pittore eseguì quanto richiesto di malavoglia ,Anche se Ritrasse volentieri la
ragazza . Ormai ne conosceva ogni singola espressione..nessuno potrebbe mai godere dell’intimità
che si instaura fra l’artista ed il suo pupillo .Alla fine fece un piccolo foro proprio sulla cornice
dello specchio come gli era stato chiesto.
Quando il dipinto fu finito il padre chiese alla ragazza di accompagnare la madre in visita dalla
zia,così ebbe modo di forare la parete in corrispondenza del foro sul dipinto.
In questo modo aveva la possibilità di spiarla quando riceveva visite ,ormai era diventato sospettoso
in modo ossessivo.
spesso i cugini venivano a trovarla recando notizie e pettegolezzi..ormai in giro si era saputo della
sventata fuga..
Giunse l’estate ed Il pittore disse che avrebbe portato Henrietta a dipingere all’aperto: le avrebbe
sicuramente giovato sia nel fisico che nello spirito .
In po’ riluttante il padre accettò… per giorni uscirono al mattino presto per evitare la calura..
Soffermandosi a lungo ad ammirare il paesaggio per coglierne più particolari ..durante queste ore a
tu per tu il pittore ebbe il modo di conoscere l’animo della ragazza avendo così la possibilità di
influire sulle sue riflessioni ed opinioni..
un mattino videro andare loro incontro non si sa se casualmente , il bel cavaliere .
Henrietta aveva ora un valido motivo per appassionarsi alla pittura di paesaggi e con la complicità
del pittore poteva ora vedere e parlare con più libertà il suo amato.
Essa rifiorì rapidamente e tutta la famiglia fu compiaciuta di questo risultato .fu così per tutta
l’estate..fino a quando il padre decise che ormai si fosse ripresa abbastanza e che era venuto il
momento di conoscere il futuro sposo…
Henrietta accettò di conoscerlo , per assecondare il padre, ma in cuor suo meditava altri progetti.
L’incontro fu imbarazzante: lei distaccata ed assorta ,il padre pieno di attenzioni verso questo
signore dall’aspetto molto curato e un po arrogante con l’atteggiamento di chi è sicuro del proprio
potere.
questo ipotetico futuro sposo apparteneva ad una delle famiglie più benestanti del luogo e il
sig,Duncan aveva grandi speranze su questa unione.
Si decise un incontro con le famiglie in cui si stabilì la data del matrimonio.
Iniziarono i preparativi per la cerimonia .Henrietta era nervosa e non collaborativa , si agitava e
spesso scendeva in giardino per respirare e sentirsi un po’ più libera non controllata….in questo
modo poteva pensare a come avrebbe potuto evitare il matrimonio.
Pensò di confidarsi col suo insegnante di pittura ,il quale ormai sapeva tutto di lei..
il padre , attraverso il buco che aveva richiesto,spiava e controllava ogni visita che la ragazza
riceveva perché il suo atteggiamento un po’ misterioso ed irrequieto Gli suscitava sospetti.
Qualche giorno prima del matrimonio ,Henrietta si sveglio all’alba e si preparò in fretta ,raccolse le
cose a lei più care e stette in trepida attesa del suo insegnante di pittura…c’era in programma di
dipingere all’aperto.. Sarebbe stato il momento ideale per realizzare il suo progetto di fuga… Su
suggerimento del l’insegnante lasciò un biglietto per poter guadagnare tempo .
9)L’insegnante e la ragazza camminarono a lungo e si inoltrarono lungo sentieri costeggiati da
cespugli dalle bacche rosse . piante odorose del sottobosco emanavano profumi così intensi ,quasi
da stordire .
Henrietta era molto agitata e temeva che il padre potesse scoprire la sua fuga troppo presto, in
questo modo avrebbe potuto raggiungerla e riportarla a casa obbligandola ad un matrimonio che lei
non desiderava.
Proprio Quel mattino la sarta e l’acconciatore erano arrivati presto alla dimora dei Duncan ,per poter
fare le ultime prove. la cameriera andò a chiamare la ragazza e tornò dicendo che Henrietta non
era nella sua camera . mostrò un biglietto in cui la ragazza spiegava che sarebbe andata a dipingere
all’aperto perché voleva fare un dipinto che avrebbe donato al futuro sposo.
Questo biglietto tranquillizzò gli animi ,perfino il padre che solitamente era sospettoso , si
rasserenò compiacendosi del pensiero gentile di sua figlia.
Ad ora di pranzo tutti erano in attesa del suo ritorno…ma quando a pomeriggio inoltrato non era
ancora rientrata,scatto l’allarme e tutti, persino i cani , si misero a cercarla nei dintorni .
Nel frattempo Henrietta era riuscita a raggiungere il luogo dell’appuntamento ,dove Edward il suo
bel cavaliere le venne incontro insieme ai servitori che presero i suoi fagotti e l’aiutarono a salire a
cavallo.
Di corsa andarono verso il castello,quello che lei nei momenti più tristi sognava , guardandolo
dalla sua finestra, di poter raggiungere .
La sua famiglia la aspettò per molto tempo ancora fino a quando perse ogni speranza di poterla
rivedere.pensarono tutti che fosse morta in un’imboscata ,cercarono anche il pittore ,ma non
trovarono neppure lui.
Henrietta dal castello osservava ora la sua casa e tutto ciò che accadeva intorno..,ma non aveva il
coraggio di comunicare ciò che era accaduto, temeva le ripercussioni del padre.
Solo dopo molti anni Henrietta si fece viva con la sua famiglia mandando una lettera vibrante di
emozione in cui descriveva quanto gli erano mancati gli affetti della famiglia e come aveva
trascorso felicemente la sua vita .
informava di avere avuto 2 figli ,maschio e femmina e che avrebbe avuto piacere che conoscessero i
loro nonni e gli Zii.
A quella lettera non seguì alcuna risposta .
Solo I fratelli ,con grande gioia , accettarono di rivedere la sorella che credevano perduta e ne
conobbero il marito ed i figli.
Il padre ,amareggiato ed umiliato profondamente ,macerato nel suo orgoglio ,non volle più sapere
niente di lei e fece sparire tutto ciò che gli ricordava la figlia .
Il quadro in questione che la ritraeva finì in qualche bassofondo della casa.
Quando i genitori morirono probabilmente fu venduto da qualche persona di servizio e se ne persero
le tracce.
più tardi invece fu rintracciato e comprato dallo stesso autore .il giovane pittore ,forse innamorato
della ragazza o intenerito dalle sue pene d’amore fu sempre dalla sua parte consigliandola ed
aiutandola in varie situazioni ,non volle dividere la sua opera con nessun altro e la tenne nel suo
studio fino alla fine dei suoi giorni..in seguito fu forse ereditato da qualche parente che sicuramente
lo vendette ad un alto prezzo essendo ancora il pittore molto conosciuto ed apprezzato .
Henrietta junior ,nel raccontarci la vita della bisnonna era riuscita a trasmetterci le sue emozioni..
Ed anche quelle della bisnonna.Davvero dolce e sensibile questa pronipote…
abbiamo ascoltato affascinati la storia di quella donna coraggiosa e caparbia che aveva scelto la via
del cuore ,non della ricchezza..
Anche l’antiquario , che è un pratico uomo d’affari , ha lascito trapelare un certo turbamento ..
Il ritrovamento di questo dipinto dimenticato ha consentito molte sorprese : ha svelato quel segreto
che tanto mi aveva incuriosito ..il segreto cui facevano riferimento le annotazioni del pittore…Ecco
cosa era il segreto cui si riferiva il biglietto ..era uno zoom sulla vita di,una giovane donna .
anche l’indovinello é risolto..il buco c’era ma non doveva vedersi..e chi guardava poteva aspettarsi
delle sorprese…
Questo quadro ha regalato una inaspettata sorpresa anche A me :mi ha permesso attraverso il
restauro di ricostruire la storia di una vita ,di tessere un legame con la giovane Henrietta che
continuerà a tenerci unite…e di conoscere l’autore del quadro : personaggio interessante,dai diversi
risvolti..l’uomo che ne é stato l’anima… Senza il quale non avremmo potuto conoscere la storia di
Henrietta ,alla fine è lui il protagonista di questa storia che attraverso la sua opera ed i suoi appunti
ci ha guidato nella ricerca delle informazioni .
Ad Henrietta ha permesso di ritrovare il ritratto della sua adorata bisnonna di cui aveva tanto sentito
parlare che stava cercando da anni e che credeva ormai impossibile rintracciare.
Mettere le mani su un dipinto è come entrare nella vita di qualcuno ,per cui dopo averlo osservato
attentamente ci si avvicina quasi con soggezione chiedendo il permesso di entrare…
Il restauro è una sorte di arte magica che ti permette di entrare in Tanti mondi e tante storie del
passato ,che con pazienza ed amore si riportano alla luce.