Non sincera

falsa felicità
figlia di un sorriso,
nata da un miraggio
del vile denaro,
mi viene donata
da bramosi occhi
gelosi di terreni beni.
Di rose
han cosparso il terreno
e di lodi tessono il cielo
nell’attesa propizia
di aver ciò
per cui
una vita intera
ho dovuto penare
oh misero me
l’amicizia del cor sincero
io voglio
ma solo il vile
io trovo.


Speranza

il male
marcia trionfante
sui resti di un’umanità
alla deriva.
Le città del rispetto e dell’onore
sono solo cumuli di macerie,
schiacciate dagli eserciti
dell’invidia e gelosia.
i colori
simbolo di fratellanza e futuro
sono calpestati dal nero stivale
dell’ignoranza.
le bombe dell’arrivismo
hanno cancellato
qualsiasi traccia
di fedeltà e coraggio.
Ma se il primo uomo
griderà
il proprio dolore
allora dieci,cento,milioni
lo faranno
e ridaranno
vita alla speranza.


Felicità effimera

specchi d’acqua
riflettono
angoli nascosti
di dimenticati dolori
dolori lavati
ma non asciugati
che rinnovano
la malinconia
mia fidata compagna
da sempre.
Sempre
solo
raccolto in un angolo
lontano
dallo scalpitare della vita
alla ricerca
di sogni.
Sogni
racchiusi nel cuore
per sedere
alla tavola del consumismo
a raccogliere
le pesanti briciole
di felicità effimmera.