Poesie
A MIO FIGLIO
Quando avrai la mia età
e la mia presunzione
di avere fatto tutto
con la stessa intenzione,
quando avrai le mie rughe
e le loro incisioni
fatte di grosse idee
e di gran delusioni
quando poco è il tuo tempo
ed avrai la mia rabbia
di esser libero dentro
e di vivere in gabbia
quando avrai un po’ di niente
ricco solo di amici
e scoprirai stupito
che siamo più felici
quando avrai il mio tempo
non nascondere il viso
guarda in faccia il tuo credo
e cammina deciso
quando avrai la mia età
e guarderai tuo figlio
che dorme sul divano
col tuo stesso cipiglio
avrai un nodo in gola
come provo io stesso
ti sentirai a lui uguale
come tu a me adesso
quando avrai la mia età
sarai, spero, più buono
di me allor felice
di averti fatto Uomo.
Pasquetta morta
Pasquetta morta
senza sussulti ed altro.
Spiriti affaticati
un po’ delusi
sotto il sole cocente.
Vaga la mente
ansiosa
di trovare motivi.
Ma sotto il cielo
azzurro
non altro che il sussurro
del vento
si ode.
Cade la sera
su questa pasqua
amara.
Ad una bimba
ignara
vola il pensier mio.
E’ un attimo
fugace
e un ultimo sussurro
manda anche il vento
e tace.
Lassù nel cielo
azzurro
le rondini
svolazzano.
Il rumore sbattuto
di una porta.
Ma che pasquetta
morta.
L’amore al tramonto
In questo giorno
che va ormai a finire
sei entrata
come un’onda che m’assale,
come un lampo improvviso
all’imbrunire,
nella nebbia ovattata
che risale
le fiancate del monte a ricoprire.
Stanche assonnate
stanno le cicale
e tutte insieme
cessano il frinire,
dilatando
nel tempo
il bene e il male.