Poesie
RIFLESSI ESPERIMENTI SCRITTI
Il mio volere non rammenta l’esistenza dei ricordi di una vita nel vuoto dell’abisso di questo
universo. Quattro mura luminose ci proteggono dal buio che noi soli conosciamo, dietro questa
porta, sopra questo letto due spiriti si scrutano cercando l’un l’altro un pezzo di sè stessi. Luminosa
e poco chiara la via e lui è là con loro, la musica intreccia gli animi, la poesia tesse la vita e il
reticolo che ne risulta è un altro. Persi in un’immensa autostrada, rete di desideri che stordisce e
confonde come il traffico nell’ora di punta, in attesa di un passaggio, o forse del momento giusto
per accendere il motore e per volare là, su nuvole d’asfalto, nel luogo che nessuno conosce e dove
tutti sognano d’arrivare. E i brividi assediano l’io che striscia a piedi nudi su quel divino poligono
di tiro che solo voi mi fate amare in questo modo; oh Genio! Ti rapirò prima della fine, mi
realizzerai. Essere, solo per questa sensazione ne vale la pena, per sentirmi scorrere come fluido
denso nell’inchiostro della penna e tra le note del sax. Tutto questo è lasciare andare la tensione di
questa vita e le sue pene, come quando si liberano i polmoni dopo aver trattenuto il respiro per
tanto, troppo tempo, il quale continua a mangiare inesorabile tutto ciò che esiste e ciò che non
esiste e mai troverà forma, solo perchè non mi è dato a sapere. Moloch non sapeva, Ginsberg non
sapeva eppure ha distrutto il muro temporale dell’esistenza che ci divora ogni giorno di più senza
che ci rendiamo esattamente conto di cosa voglia dire, ma, purtroppo o per fortuna, ne abbiamo la
consapevolezza. Divorati dal cratere nel mondo, caduti per centinaia di chilometri ci risvegliamo
dall’incubo che c’ha marchiato a fuoco; seduti alla stazione presso il binario “x”, in attesa del treno
giusto, sappiamo che arriverà, ci passerà davanti ad una velocità di almeno centottanta chilometri
orari, e allora sentiremo il capostazione: ”Salti in corsa chi ha il coraggio, o chi ha visto i proprio
sogni, – tutti tranne uno, quello giusto -, spaccarsi come bicchieri di cristallo ai piedi di quella
bambina capricciosa e malinconica che siamo soliti amare”. E come dargli torto, in fin dei conti
sarebbe magnifico saltare nel vuoto di un treno che viaggia a 180 km/h, ma l’angoscia e
l’insicurezza ritornano sempre, anche dopo il paradiso.
Componimento
Grigi sapori nell’aria,
scoppietta il falò della pioggia,
calda nebbia avvolge il Suo manto,
è questa l’ora del tormento.
Il vento dell’emozione non mi appartiene
se lui non soffia, non lo posso catturare
rimango indifferente alle catene.
Il dubbio nel rimanere mi spinge a scappare
l’oscurità nelle mie nebbie sta evaporando,
il gioco mi sta abbandonando.
La mia fenice si sta accendendo
L’antico pianto sta fuggendo,
sto chiuso in gabbia camminando
sui miei pensieri, calpestando
le seducenti miserie.
Solo per Oggi
Ricevo disinteressati sorrisi,
squallidi complimenti,
probabilmente sono veritieri
ma non li merito .
Mi basterebbe solo una misera
piccolissima seconda occasione
per oggi, solo per oggi.
Stranamente il tempo è sereno,
nonostante tutto il mio midollo
continui inesorabilmente a morire
giorno per giorno, oggi per oggi.
Della solitudine non sono degno,
la compagnia mi disturba
Carte, Angeli,
tutto da buttare.
Schiavo di me stesso
iperterrito atterrito non mi so
rialzare
da solo.
Vivrò sperando nella Luna
per oggi, solo per oggi
vorrei le tue braccia
per stracciarmi
una bolla per noi
solo per oggi…
al mio collo
per amarmi
per oggi…