Tragica notte

Illuminata dalla luna rimane la slegata marionetta appesa per il collo

al cigolio della trave , che come una sinistra ninna nanna , accompagna

Il dondolare della giovane figura.

 

Come un velo i lunghi capelli coprono lo  sguardo ormai appannato

sola , sul  viso , un ultima irriflettente lacrima che disperata rimane

alla ricerca di un divino perdono.

 

Beffarda  la fredda luce dell’alba disegna irriverenti ombre sul viso

mentre pietosa la brezza accarezza la lunga chioma che come pece

maschera  la disperazione.

 

Solo rimane il guaito dell’amico cane che a coda bassa nell’aia

l’amica mano ricerca.


Temporale

Si accalcano all’orizzonte minacciose le nuvole;

silenziose avanzano ottenebrando il fulgore del sole,

lo  sferzare del vento trascina in un  rotolare il secchio

per l’aia ormai inondata da una livida luce.

 

 

Le chiome degli  alberi  si prostano  alla furia della natura

mentre  enormi , le prime gocce di pioggia , s’infrangono sul selciato

timorosi i bimbi abbandonano vocianti i loro  giochi

d’un tratto lo zizzagare del fumine fende l’aria per un attimo.

 

Il tempo si ferma in attesa del fragore del tuono.


Rabbia

S’inerpica rabbiosa la bestia

alla ricerca della primordiale fierezza,

scavando con gli artigli nei solchi

che il tempo ha cicatrizzato.

 

 

Le fauci ormai dilaniate dall’arsura;

ora  il suo ancestrale ruggito scuote ogni cosa,

rimbomba nel buio della sua prigione

che a fatica , cerca di contenere la sua ira.

 

 

Talvolta l’urlo sale fino a librarsi

furioso nel gelo.