Alberto Massetani - Poesie

Viali D’autunno

 

Foglie nell’aria, sui viali d’autunno

danzano in vortici aerei

mentre la luce tenue spinge tra i rami

il volo di mille creature

la strada riflette le ombre brune

di foglie dal dorso morente

il vento ammonticchia la morte

mentre un sole pallido promette un nuovo giorno


Se tu sapessi

 

Se tu sapessi

cosa farebbe quest’uomo

per un tuo sguardo

se tu potessi

leggere tra i pensieri e le lacrime

tra i silenzi e il vuoto della notte

allora vedresti me amore mio

… l’uomo che tanto ti ha amata


 

Paesi e Paesaggi

 

 

Un freddo mattino, dinanzi ai miei occhi….

palazzi sconfitti dal tempo, provati da un lungo vissuto

e vie che si stagliano su scorci di vecchie vestigia

suonano al passo di carri  portando l’eco

di chiese barocche, maestose e austere

campanili dal suono calante guidano transumanze

verso il calar del sole

tra gli spigoli di pietre e i rami di faggio

il sole s’incastra e risiede

mentre un vento antico carezza le case

il silenzio divora il tempo, che lieve cadenza

le ore faticose e vuote di un giorno qualunque

la quiete vince il frastuono…e la vita

cruda e primitiva, primeggia e scorre lasca


ITACA

 

Cosi ti ricordo, mia dolce compagna di viaggi…

bassi fondali di un mare profondo

tesori che giacciono liberi aspettando maree

e onde che frangono su scogli di roccia

spumando leggere

Isola ricca di sogni e di storia

innalza al cielo la tua maestosa vetta

che il sole bacia e la notte accarezza

vento grecale che spiri e avvolgi

tramonti di luce vermiglia

riportami il soave canto di sirene lontane

che più non odo

ogni marinaio t’ama e nel cuor ti porta

superba Dea dal sicuro approdo


IL CASTANO

 

 

Ermo e imponente

s’innalza dal verde poggio

l’ultimo vecchio ricordo

che la natura difende

fiero e maestoso

rimira d’innanzi

lo scempio crudele dei tempi moderni

e pensa al leccio, alla quercia e al faggio

spezzati e vinti da uomini avidi e senza coraggio

resisti se puoi biondo Castano

da mille stagioni provato

ricorda le dolci armonie del passato

poesia di un mondo vissuto…

tristemente perduto


Dolce sentire

 

 

Piccoli fiori bianchi dal profumo leggero

da rovi di campagna cadono lenti e silenziosi

sulle grasse zolle di terra ai margini del prato

tutto intorno è colore

mentre un passero vola sui piccoli rami

di un ciliegio in fiore

infernale il rumore lontano

richiama alla mente il castigo

che l’uomo rifugge ma invano

e il dolce sentire si placa

ma il cuore che lesto s’apprende

sussurra soavi armonie d’amore

che ancora la vita sorprende


ISOLA

 

 

EMERSA DAL PROFONDO MARE

 

POSSENTE E SCHIVA

 

CI GUARDI ARRIVARE

 

TRA IL BLU DELLE ONDE

 

TRA TERRA E RIVA

 

ASPETTI LA SERA E RIFLETTI SEVERA

 

UN SOLE ESPLOSIVO

 

E ALLA NOTTE PROMETTI SINCERA

 

UN CIELO ROSSO VIVO


Il fato

 

Non essere triste quando tutto non va

non credere al fato soltanto a metà

dimentica i guai regalando un sorriso

riporta la gioia di un tempo sul viso

raccogli lo sguardo sul mondo migliore

saluta il mattino con un gesto d’amore

regala al passante un pensiero sincero

ricerca l’amico, tra tutti il più vero

ma se tutto questo ti costa fatica

allora ricorri alla storia più antica

lasciare le cose in mano al destino

cantare di notte e dormire al  mattino


 La felicità

 

osservare stupiti i colori del cielo,

il pulsare delle stelle

le mani nude di lei

sentire il gemito del figlio tuo

il canto di creature al mattino

l’acqua che scorre pura

toccare la terra calda e assolata

il volto pudìco di lei

la sabbia che fugge via

assaporare il primo bacio

la primizia nei campi

odorare il corpo di lei

il profumo delle viole

questa è la felicità, cinque sensi

nello spazio infinito…

ed il ricordo di lei.


 LA NEVE

Lieve la neve cade superba

e copre gli errori e i rumori del tempo

soffice e sinuosa s’appoggia e trionfa

nel silenzio e ovunque

l’aria è cristallina e tagliente, e l’erba

flessa e prona in un lampo

rispunta in cristalli di una notte ronfa

nel giorno è il dunque.