Viali D’autunno
Foglie nell’aria, sui viali d’autunno
danzano in vortici aerei
mentre la luce tenue spinge tra i rami
il volo di mille creature
la strada riflette le ombre brune
di foglie dal dorso morente
il vento ammonticchia la morte
mentre un sole pallido promette un nuovo giorno
Se tu sapessi
Se tu sapessi
cosa farebbe quest’uomo
per un tuo sguardo
se tu potessi
leggere tra i pensieri e le lacrime
tra i silenzi e il vuoto della notte
allora vedresti me amore mio
… l’uomo che tanto ti ha amata
Paesi e Paesaggi
Un freddo mattino, dinanzi ai miei occhi….
palazzi sconfitti dal tempo, provati da un lungo vissuto
e vie che si stagliano su scorci di vecchie vestigia
suonano al passo di carri portando l’eco
di chiese barocche, maestose e austere
campanili dal suono calante guidano transumanze
verso il calar del sole
tra gli spigoli di pietre e i rami di faggio
il sole s’incastra e risiede
mentre un vento antico carezza le case
il silenzio divora il tempo, che lieve cadenza
le ore faticose e vuote di un giorno qualunque
la quiete vince il frastuono…e la vita
cruda e primitiva, primeggia e scorre lasca
ITACA
Cosi ti ricordo, mia dolce compagna di viaggi…
bassi fondali di un mare profondo
tesori che giacciono liberi aspettando maree
e onde che frangono su scogli di roccia
spumando leggere
Isola ricca di sogni e di storia
innalza al cielo la tua maestosa vetta
che il sole bacia e la notte accarezza
vento grecale che spiri e avvolgi
tramonti di luce vermiglia
riportami il soave canto di sirene lontane
che più non odo
ogni marinaio t’ama e nel cuor ti porta
superba Dea dal sicuro approdo
IL CASTANO
Ermo e imponente
s’innalza dal verde poggio
l’ultimo vecchio ricordo
che la natura difende
fiero e maestoso
rimira d’innanzi
lo scempio crudele dei tempi moderni
e pensa al leccio, alla quercia e al faggio
spezzati e vinti da uomini avidi e senza coraggio
resisti se puoi biondo Castano
da mille stagioni provato
ricorda le dolci armonie del passato
poesia di un mondo vissuto…
tristemente perduto
Dolce sentire
Piccoli fiori bianchi dal profumo leggero
da rovi di campagna cadono lenti e silenziosi
sulle grasse zolle di terra ai margini del prato
tutto intorno è colore
mentre un passero vola sui piccoli rami
di un ciliegio in fiore
infernale il rumore lontano
richiama alla mente il castigo
che l’uomo rifugge ma invano
e il dolce sentire si placa
ma il cuore che lesto s’apprende
sussurra soavi armonie d’amore
che ancora la vita sorprende
ISOLA
EMERSA DAL PROFONDO MARE
POSSENTE E SCHIVA
CI GUARDI ARRIVARE
TRA IL BLU DELLE ONDE
TRA TERRA E RIVA
ASPETTI LA SERA E RIFLETTI SEVERA
UN SOLE ESPLOSIVO
E ALLA NOTTE PROMETTI SINCERA
UN CIELO ROSSO VIVO
Il fato
Non essere triste quando tutto non va
non credere al fato soltanto a metà
dimentica i guai regalando un sorriso
riporta la gioia di un tempo sul viso
raccogli lo sguardo sul mondo migliore
saluta il mattino con un gesto d’amore
regala al passante un pensiero sincero
ricerca l’amico, tra tutti il più vero
ma se tutto questo ti costa fatica
allora ricorri alla storia più antica
lasciare le cose in mano al destino
cantare di notte e dormire al mattino
La felicità
osservare stupiti i colori del cielo,
il pulsare delle stelle
le mani nude di lei
sentire il gemito del figlio tuo
il canto di creature al mattino
l’acqua che scorre pura
toccare la terra calda e assolata
il volto pudìco di lei
la sabbia che fugge via
assaporare il primo bacio
la primizia nei campi
odorare il corpo di lei
il profumo delle viole
questa è la felicità, cinque sensi
nello spazio infinito…
ed il ricordo di lei.
LA NEVE
Lieve la neve cade superba
e copre gli errori e i rumori del tempo
soffice e sinuosa s’appoggia e trionfa
nel silenzio e ovunque
l’aria è cristallina e tagliente, e l’erba
flessa e prona in un lampo
rispunta in cristalli di una notte ronfa
nel giorno è il dunque.