Io Bestia
E
La mia sposa
Quel dì col maestro a lavorar
Delle donne ci misimo a parlar
Nel nostro chiaccherar
D’un tratto smise di parlar
Poi di scatto mi chiese
Come fosse la donna
Nei miei pensieri
Ed io con braccia tese
Come voler supplicar
I miei desideri
Vidi lui fare un lieve sorriso
Nel suo esser affranto
Mi disse all’improvviso
Colei che cerchi e qui accanto
Rimasi sbalordito
Da quel che avevo udito
Ed in me pensai:
” io lei la vedo ogni mattina
uscir da casa in tutta fretta
ma per il freddo poverina
a coprir il volto era costretta “
Nel mio pensar ella chi fosse
Mi senti chiamar con colpi di tosse
Era il maestro che nel suo parlare
Disse che la giornata era finita
E che dovevamo andare
Allor mi accinsi a casa ritornar
Ma d’un tratto mi sentì sussurar
Alzai la testa nel veder chi fosse
Vidi lei con guance rosse
Da quel giorno in mente
Avevo solo una cosa
Che lei sarebbe divenuta
” La mia sposa “
A Giovanna
Col mio pensar ti scrivo
Mia amata principessa
Talun parole che
Non t’ho mai dette
Il mio amor per te è vivo
Anche se il mio mostrar
È un po’ restivo
Il tuo cammin
È ormai tortuoso
Io ti sto vicin
Anche se dimostrar
Non oso
Ogni dì è un mio pensar
Nel cosa possa far
Pur di veder
Il tuo viso rallegrar
Cerco con pazienza
Di alleviar la tua
Sofferenza
Oh, mia amata
Se il mio cuor
Potesse parlar
Di cose ne avrebbe
Da dichiarar
Oh, mia amata
Perdona il mio
Esser distante
Ma cerco solo
Di render
Il tuo dolor
Meno pesante
Oh, mia amata
Quel Dì passato
Rimembra in me
L’amor che
T’ho giurato
Oh, amata mia
Qualunque sia
Il tuo destino
Il mio cuor
A te sarà vicino
Oh, amata mia
In salute
O in malattia
Tu sarai
Per sempre MIA
Amore Infinito
Tu ragazza
Dal grande cuore
Che per anni
Sei vissuta nell’oscurità
Non capendo
Quanto fosse bello l’amore
In questa crudele realtà
Ma un giorno
È accaduto qualcosa
Come in una favola blu
Nel tuo cuore
È sbocciata una rosa
E per quanto bello fosse
Non ci credevi neanche tu
L’amore tanto atteso
Ora è arrivato
E nel tuo cuore malato
Un grande amore
È sbocciato
Colui che diverrà
Tuo marito
Ti darà tutto
Il suo amore
Si il suo
” Amore Infinito “
L’amore Diverso
Come ogni dì m’appresto
A svolger il mio lavor
A dir po modesto
Ed intento a non sbagliar
Le pietanze preparar
Ad un tratto nel mio pensar
Udì la porta aprir di scatto
E mi accinsi a veder chi fosse
Mi apparve all’improvviso
Ed il suo salutar
Con gran sorriso
Il mio cuor fece tremar
Rimasi sbalordito
Nel veder quella fanciulla
Il mio corpo impietrito
Non poteva più far nulla
Nei giorni a seguir
Con Essa a lavorar
Il mio cuor fece sentir
Che ancor poteva amar
La fanciulla nel suo lusingar
Disse di non potermi amar
Che per un certo verso
Il suo amor era ” DIVERSO “
La Primavera
Il vento soffia lieve Il tuo profumo
Incomincia a sciogliersi Volteggiar nell’atmosfera
La neve Ti do il benvenuto
Odo il cinguettar ” PRIMAVERA “
Degli uccelli
Nel fiorir
Dei ramoscelli
Ed il sole
Al suo levare
La natura
Rallegrare
Col tuo arrivo
Vedo gl’alberi fiorir
E l’inverno
Pian piano svanir
L’amore perduto
Quante volte noi due
Mano nella mano
Tante volte non ho avuto
Il coraggio di dirti ti amo
Non so quanto tempo ancora
Se un anno, un mese o un ora
Mi sento solo
Come un cane abbandonato
Da quando il nostro amor
Si è allontanato
Abbaio alla luna
Ma vedo solo il tuo viso
E quello che cerco
È solo un sorriso
Ho bisogno di te
Mia principessa
La mia vita senza te
Non è più la stessa
Il mio amor per te
È immenso
E star senza te
È un dolore intenso
Sento il mio cuore
Gridar di rabbia
Come un uccellino
Dentro una gabbia
E quello che spera
In assoluto
Che torni presto
Il mio ” Amore perduto “
LEI
Immenso fu quel dì
Immerso nei miei pensieri
Sentì una voce sussurrar
Alzai lo sguardo ad osservar
Chi è costei mi chiesi
Il mio cuor sentì pulsar
Al suo avvicinar
Nel veder il suo bel viso
Lei mi fece un gran sorriso
Nel veder tanta bellezza
Udì nel suo parlar
Tanta dolcezza
Ed io li immobile
Come gelato
Cercavo in me
Un po’ di fiato
Il suo sguardo
Nel mio cuor si pose
Lei nel sibilar
Delle mie parole
Udì il mio dir
E poi rispose
Non son quel che credi
Ma son ciò che vedi
Son una semplice fanciulla
Oltre l’amor non ho più nulla
Nel udir codeste parole
Trasmise in me
Un grande amore
E come una docile sinfonia
Gli dissi che sarebbe
Stata per sempre mia
Mare in tempesta
Sento la mia anima soffrir
E nel mio pensar malato
Mi misi a camminar pacato
D’un tratto nel mio vagar
Mi ritrovai sul lungo mar
Odo il soffiar del vento
Che come un tormento
Le mie carni a penetrar
Sentì sulla mia pelle
Quei granelli di sabbia
Che mi si scaglian
Con tanta rabbia
E poi nel mio osservar
Vidi te
Che col far sontuoso
Il mio svanir
Nell’esser pensoso
Veder quelle onde
Così maestose
In me quel pensar ripose
E nell’osservar
Quelle tue gesta
Affioran nella mia testa
L’ esser come te
Un ” Mare in Tempesta “
Matera
Di tempo n’è passato
Ove l’uomo ti studiò
Tra le rocce di tufo
Ti creò
Case su case costruì
E pian piano
Di gente si riempì
Tu ove la tua terra
Piena di sassi
Il viandante vi lasciò
I suoi passi
E nel lor passar
Qualcosa costruir
E la tua città
Pian piano fiorir
Molti anni or sono
Da quando fosti creata
Ed oggi come un dono
Sei stata premiata
Per la tua antichità
Ti han insignito come
” Patrimonio dell’ Umanità “
Mare in Tempesta
Sento la mia anima soffrir
E nel mio pensar malato
Mi misi a camminar pacato
D’un tratto nel mio vagar
Mi ritrovai sul lungo mar
Odo il soffiar del vento
Che come un tormento
Le mie carni a penetrar
Sentì sulla mia pelle
Quei granelli di sabbia
Che mi si scaglian
Con tanta rabbia
E poi nel mio osservar
Vidi te che
Col far sontuoso
Il mio svanir
Nell’esser pensoso
Veder quelle onde
Così maestose
In me quel
Pensar ripose
E nell’osservar
Quelle tue gesta
Affioran nella mia testa
L’esser come te
Un “ Mare in Tempesta”
Non potevo udir
Alcuni degli studenti
Eran rimasti lesi
Da quei frammenti
Ad un tratto l’inviato
Esclamò sconcertato
E stato un attentato:
E fu li piccola fanciulla
Che la giovinezza tua
Al suo fiorir
Per colpa di mano altrui
Vide il tuo “ PERIR “