EFFIGE DELLA TRASPARENZA
Sull’arcata del tempo risoluto
si articola la risposta
cercata con parole cruciali,
entro lo spazio agile
che dona la germinante crescita
della convinzione critica.
Emulare il discorso
sull’orizzonte sicuro
radicale ed irreversibile,
conteso nella qualità consona
all’incarnato dell’intessuta dignità.
Le schematizzate esperienze
di quei riflessi fonte di gioia,
perdurano provocando sollecitazione,
sfiorando il dubbio
nelle viscere del conflitto.
Acquisire la condizione capace
di uno scatto energico pulsante,
che si posa nella tregua
dissolto nel plesso
di un fiocco polarizzato,
nell’effige della trasparenza.
A. Wesch, aprile 2023
TORSIONE DEL’OSSERVATORE
Nel teatro di conservata dimensione
entro la morsa dell’istanza,
il palcoscenico s’anima
di una trama che recita
lacerandosi in divenire.
Ricomporre il tessuto
nella cornice del presente
attuando sofisticate messinscena,
ove scenari d’accorgimenti ripetuti
argomentano lo spettacolo della dissoluzione.
La lucidità della mente
che si osserva nella frangente posa,
evoca solennemente la plateale
torsione dell’osservatore.
Il filo conduttore…
interiorizzato nell’atteggiamento
della rappresentazione autobiografica
esplode nella traiettoria dell’attesa,
nel sentimento precario
di costellazioni circostanti,
sul panorama di scritture descrittive.
A. Wesch, aprile 2023
RIFLETTENDO SULLA PACE
Il tempo che esaurisce
e porta alla scomparsa,
l’originaria presunzione
del riposo di condizione.
La rappresentazione dello spirito
come paradosso del mondo separato,
è l’appiglio perseguibile
dal sentimento esteso.
Si arranca al clima dell’approdo
sul punto orientato d’incontro,
maestralmente riflettendo sulla pace
nella condizione di resistenza
del naufragio collettivo.
La fase di potenza
dell’impossessato desiderio
dotato di sintonia di condotta,
si schiude attraversando il piacere
nell’appagamento rigoroso
del territorio originante.
A. Wesch, maggio 2023
IL RITMO DEL PASSO
Occuparsi d’azioni sensate
esprimendo con chiarezza morale
il personale pathos esistenziale,
e delimitando il ritmo del passo,
per allietare sul nascere
i volteggi nello spazio
aperto di possibilità scontornate.
Scoprire nel sapore
della melodia di accordi,
la visione percorsa
sul disegno dell’illimite tragitto,
svelando l’asse cartesiano
impresso della sfera terrestre.
Nella risolutezza della memoria,
la riflessione apprende a fondo
la stratificazione della sapienza del passato
transitando nella tradizione d’ascendenza,
per evidenziarne l’abilità
con lo sguardo controcorrente.
Sullo slancio verso la dimensione
che ci riporta al suo interno prospettico
trapela l’illuminata domanda,
del perché nella ripetizione esecutiva
si riparte dal ritornello del vero dolore.
A. Wesch, maggio 2023
METE INTENZIONALI
Mietere idee
entro lo stato
ordinato di particelle
nell’evidenza del destino,
per riconoscere il contributo
della riproduzione della forma in natura.
Il suono che accompagna il rombo
identifica la sovrapposizione
di risposte e percorsi di idee.
su pietre oppresse e costrette dal desiderio,
nel drastico conflitto della storia.
Le misure del cielo
sono tracce immutabili
tra libertà e modernità,
ove si stagliano le coincidenti scelte
che trovano traiettorie cicliche
dal reversibile lessico.
Oltre il limite
vissuto della contraddizione,
assaporare la sensibile
condizione di merito,
realizzata nell’uguaglianza.
A. Wesch, luglio 2023
TRAGUARDI PREMEDITATI
Percepire con facoltà cognitiva
la trasformazione irrazionale,
dell’organizzazione nella società
equilibrando il potere dell’assoluto,
che guida al compimento dell’essere
con prestanza abile d’intenzione.
Sul costante punto fisso
della tangibile comprensione,
distinguere traguardi premeditati
sulla rotta di conduzione
della sussistenza risolta,
nel rivolo fluttuante
dell’arco vitale.
Sulla pelle,
allineare con precisione
il valore compiuto dell’esistenza,
entro la valenza simbolica,
per far coincidere
con la prassi della resistenza,
la dedizione del corpo
ed espressione dell’anima.
A. Wesch, luglio 2023
IN DIREZIONE ASTRATTA
L’ouverture in direzione astratta,
nella solennità della sfera del giorno
di vana concretezza
crea una ripartizione del cielo,
che diverge nella visione
dell’impalpabile epoca,
insita alla dicotomia
rilevante del tempo.
Nel potenziamento della tecnica
trovare la specializzazione
nell’incastro dell’ingranaggio,
nelle ore di luce evaporate
in riti di tenebra,
alternati ad episodi
di costanti rotazioni.
Il crepuscolo del secolo
si ripete decrescendo armoniosamente,
come soffice trepidazione
nell’intenzione fondamentale della natura
calibrata nella centralità della ricchezza.
Sulla cedevole criticità
della condotta umana,
direzionare il dominio dell’esistenza,
per paralizzare aspri quesiti
precipitando nel silenzio sospeso,
in lievi dinamiche di crescita
nel rito albeggiante del giorno.
A. Wesch, luglio 2023
FIORITURA DI LUCE
La parabola costante
sviscerata come fioritura di luce,
confluisce nell’espressione
transitoria dell’individuo.
Interagire nell’incarnato del linguaggio
rapportandosi alle facoltà di vocazione,
squadrando…
con dinamicità innata
l’indizio essenziale.
Disaminare la questione reale
sulla scia approssimativa
del dubbio imperituro della storia.
Porsi quesiti
sovrascrivendo e correggendo
l’origine dei dati flessibili,
sullo sfondo sottile
dell’indeterminatezza artificiosa.
Oltre il vuoto…
rafforzarsi con precisa levatura
alla pratica del sapere,
fruendo forme di pensiero
con tecnica di ritrovata interezza.
A. Wesch, agosto 2023
SULL’ORIZZONTE DELL’ETERNO FLUIRE
Trasporre…
l’indotta condizione prevaricante
sull’orizzonte dell’eterno fluire.
L’iconografia della ragione scientifica
è patrimonio proporzionale
alla pulsione reale dell’inerzia.
Anelare all’immutabile disciplina
ove la saggezza articolare della precisione,
teorizza il fisiologico congegno
attraverso il vissuto.
Ritrovarsi in balia della concretezza
con cognizione di condotta,
che modella parametri argillosi
nella processione verso la dimora
di luminescente monumentalità.
Incarnare il profilo umanistico
avvicinandosi con satura sapienza,
al futuro dominante.
A. Wesch, agosto 2023
IL PESO DELLE PAROLE
Il coerente fuoco della comprensione
nell’accettazione dell’istanza nella comunicazione
di componimenti convergenti,
si avvantaggia della realtà travolgente
sullo spazio dello spartiacque,
in risposta al respiro della predisposizione.
La mimetica trasformazione
della rigenerazione sonora,
esprime l’unità del numero
nel peso delle parole
conforme alle discrepanze,
conferendo al tracciato morale
la fuga nel retroterra d’isolamento.
Sul quadrato di base,
formulare molecole dinamiche
entro la radiazione intellegibile,
ove appare il compendio prodigioso
ridotto all’incandescente materia,
che spalanca l’anatomico tono
sulla visionaria combinazione
del rivelato confine.
A. Wesch, ottobre 2023