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CHI SONO?
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Sono un entitá,
un sussulto tra stormi di corvi spennati,
groviglio intricato di ire e di incanti.
Tirato e risucchiato sono,
incastrato tra flussi di energia tonanti.
Braccato da echi maestosi di voci sono,
fracasso di tamburi in mezzo a cori di voci bianche.
Un ammasso di materia pesante e rumorosa
Bombardata da cannoni ricolmi di compassione
ma senza passione.
Sono luce,
dispersa nella nebbia tagliata da fulmini neri e,
Notti luminose.
Sono eco,
Dei miei forse, dei miei se e dei miei ma
Che risuonano impetuosi e scorbutici.
Sono mare,
Fluisco vibrante sbattendo e scivolando tra le asperità.
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PERSO NEL FARE
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Il fare è come un comandamento
mi impegna e mi appaga sul momento.
Il pensare si concretizza nel gesto,
che riassume la volontà del mio essere onesto.
Il mio essere vacillando si arrende con coraggio e buon gusto
alla disperata speranza di un futuro più roseo e giusto.
Questo fare da ogni pena e dolore mi protegge,
come un pastore con il suo gregge.
In ogni istante e in ogni gesto che compio nel mio fare
sento in me un’energia che si accumula da cui mi lascio trasportare.
Ammaliato e spinto da questo crescere e costruire
mi infondo forza e vigore tenendo lontane le ire.
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LE MASCHERE
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Maschere ovunque ma che valgon poco
Fatte di cera che si sciolgon col fuoco
Di legno che si incidon coi graffi del tempo,
D’ acciaio che ci rimani imprigionato dentro.
Di maschere è fatto il mondo, niente piú volti santi
La vera identità di cercarla poi ti stanchi
Se la scorgi poi ti convinci sempre più
Che è insignificante e niente piú.
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EPPUR C’E’
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Eppur c’é sotto qualcosa,
qualcosa di immenso che straziato si riposa
ma che si muove che cambia, che frulla
a volte scompare ma non si annulla.
Il colore è scuro ma abbagliante,
il movimento è lento e un po’ rantolante.
Mi nutre ma mi fa molto male
si scatena come un temporale
E sempre lì che mi guarda da lontano
e anche se non lo vedo lo sento piano.
Senza lui è uno spasso
ma poi sbatti e fai un gran fracasso.
Con lui son dolori
ma se combatti poi son fiori.
Fiori rossi verdi e blu
ma la loro utilità resta ancora un tabù.
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IL COLTELLO NEL BURRO
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Impugno il coltello
Seduto sullo sgabello.
Lo carico di tutta la mia ira e rancori inespressi
spalanco gli occhi all’orizzonte sui cipressi.
Digrigno i denti col gorgoglio alla gola
mentre sferro il colpo senza pronunciar parola.
Il coltello sprofonda nel burro con la lama appuntita
Incidendolo per la vita.
Così l’energia si trasferisce
Potente e suprema quasi svanisce.
Senza ripensamenti perla testa
Il mio essere nell’atto si manifesta.
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IL TEMPO DELLA VERITA’
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La verità è forse un sentimento
una pianta al sole che ha preso troppo vento
a volte ci spaventa ma sempre ci sorprende
ci fa girar la testa e ci toglie le bende.
La vita ci sussurra un grido a squarcia gola
ma nel momento stesso ci viene il mal di gola.
Il colore nero è ora il padrone
quel bastardo cane è sempre un fanfarone.
ogni suo sospiro sembra vento di uragano
ma puoi stare certo che non è vegano.
La notte ora è dolce quasi nauseante
sembra tutto magico e insignificante.
il tempo sembra buono ma con la faccia da brigante
tutto ci permette ma ci lascia in mutande.
Poi la giostra gira e il tempo lo sa bene
e tutt’a dun tratto si sciolgon le catene
sembra di sognare e spariscono le pene.
si vola senza ali e si sbatte la testa
ma occhio a non alzare troppo la tua cresta
il tempo ti ha concesso un sospiro di sollievo
impara la lezione e sii un buon allievo.
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IL RUMORE DEL SILENZIO
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Il silenzio fa rumore ti sussurra e non ti ascolta
lui sa sempre cio che dice e lo ripete un’altra volta
non si stanca di sentire il tuo spirito viaggiare
quando ti perdi per la strada ha sempre un asso da giocare.
Tu non sai sempre fidarti del sussurro biricchino
certe volte nell’incertezza schiacci pure un pisolino
Il suo vizio non si placa ti sussurra anche nel sonno
sembra un vecchio col bastone che ha rubato a tuo nonno.
Se gli parli si zittisce ma subito dopo ricolpisce
il tuo lato più profondo che è intrecciato ma giocondo.
La sua forza è misteriosa ma la tua mente è curiosa
lo ascolti sempre ovunque cercando di capire
il suo rumore sempre più ti incuriosisce
certe volte ha la soluzione ma se la scopri poi svanisce.
Il silenzio resta occulto è troppo grande da vedere
i miei occhi non potranno penetrare quel mantello
ma i miei sensi tutti uniti formeranno un bel coltello
per tagliare quel mantello e scoprire il volto del silenzio
ora sono concentrato sento il sussurro sempre più forte
mi appresto a colpirlo ma svanisce in ogni sorte
si disperde nello spazio e si mescola col tempo
la magia è finita e la ragione ha preso il sopravvento.
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RIFLESSIONI PERSONALI…
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LA PERCEZIONE
La consapevolezza dello scorrere del tempo sta cambiando é tutto piú accelerato. La mente si
concentra sempre più sul perché e lo scopo delle azioni tralasciando particolari importanti che
spesso danno colore e consistenza anche all’azione più insensata rendendola un momento unico
così carico di infiniti significati da riuscire a fermare il tempo.
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L’INNOCENZA
C’era un bambino che un giorno vide un pallone…si avvicinò e lo raccolse, lo guardò con aria
curiosa restò a fissarlo per alcuni minuti, improvvisamente le sue mani iniziarono a tremare gli
occhi si illuminarono la voce pareva venirgli meno una luce immensa irradiò il suo volto e
l’ambiente circostante. Vide dinnanzi a lui come una strada srotolarsi come un tappeto appena
ricamato. Lo sguardo del bambino si tuffò su quella strada che come un nastro si srotolava davanti
a lui, cercò d muovere un passo ma il suo piede si fermò improvvisamente. Una mano da dietro la
schiena lo sfiorò calorosamente il bambino si voltò e si rese conto di quanto lunga e monotona
fosse la vita e quanto breve e intensa fosse la follia.
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IL TEMPORALE ESISTENZIALE
……A cosa stai pensando? Laggiù in fondo al cielo ce come un buco uno sprazzo d sereno in un
cielo cupo, un miraggio? No. Un’ allucinazione? Nemmeno. Un tentativo d’ evasione? Forse. Un
rocambolesco salto nel passato? No. Un desiderio vitale? Forse. Allora che cos’è? …boh ma è
qualcosa d’ importante mi sa? Forse. Ma è tangibile? No. È dio? No. Ma secondo te esiste solo
dentro d te? No. Ma non puoi dirlo e basta? Si, ma e difficile da dire non si sa cos’è è tutto e niente
è essenza è la purezza dell’animo è la forza cieca del cieco d vivere è la forza del sordo di andare
avanti, è la forza d tutti ma che pochi usano e comprendono veramente può essere un urlo esasperato
alla follia! Oppure un voler credere all’incredibile! Una stecca tirata credendoci fino in fondo! Un’ isteria
scalpitante! Oppure semplicemente un modo d’ essere e d vivere e d sperare non sparare.
Firmato……Johnny il mafioso
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PROPOSITI PER L’ANNO NUOVO
Oh sai che c’è? chi va là? il 2013 è già qua! Altro capitolo, punto di start! Non un ceck-point ne un
obbiettivo raggiunto ma molto di più ovvero niente. Si festeggia sempre prima, prima del risultato
finale, tiro le somme? Si! Alla fine cambio le gomme? Si! Ma non prima di partire! La strada la
faccio comunque sia! tortuosa, liscia, rettilineo, montuosa, fangosa, piena di curve, in salita, in
picchiata, mancherà anche sotto le ruote la strada! Ci saranno i gardrail le barriere? Mi
proteggeranno o basterò io a non trarmi in inganno? Rimanere in careggiata sarà il mio obiettivo e
mi fermerò solo se durante il viaggio incontrerò un piccolo fiore selvaggio, nato contro natura figlio
del cemento e del fango, può nascere vita dal niente…? Si se sotto cè chi ti sente! Non chiedo
utopia quella cè ce gia stata, ma pur semplice magia. basta che sia mia, non voglio una soluzione
ma una giusta situazione, la soluzione è poca cosa cè solo nel momento in cui si hanno elementi
sempre coincidenti. La matematica che è solo limite. Meglio che ci sia da parte mia solo pura e
semplice mai banale allegria! Il vento sposta solo quando trova una superfice, quindi io che io sono
rimasto solo essenza non mi sposta non lo sento non fa freddo il vento lo fa solo il clima la
temperatura che oggi non cè piu ma che ce stata sempre prima!
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