Alessia Bulgarelli
Poesie
Con leggerezza
Lei
si muove,
Come una foglia
appena nata,
contro la gravità.
Bisognerebbe,
a volte,
tornare bambini.
Essere sinceri, liberi,
vivi.
Essere generosi e poi scontrosi.
Essere,
semplicemente,
se stessi.
C’è un dolore
Un dolore che
fisico non è.
Un dolore pungente,
insieme nebuloso
Che parte dalle viscere dell’essere
e annienta tutto.
Quando finalmente riesci
a stare bene da sola,
a bastarti.
In quel momento, E
solo allora
Potrai fare a meno degli altri.
Se questo accade,
chi
hai intorno è in pericolo
Perché ti basterà poco per
lasciarli andare.
Ed è qui che arriva il monito:
Attenti a chi arriva a stare bene
con sé stesso,
È la più pericolosa delle persone.
Ho paura
Paura del di nuovo
Che possa riaccadere
ancora ed ancora.
Sento il rumore avvicinarsi,
sento l’odore della paura.
Ma ancora non so
come risponderò.
Se con una immobilità
o se scapperò.
Penso e ripenso a ciò
che è successo
E non mi capacito
dell’averlo semplicemente
Accantonato.
Forse ho cercato di
dimenticarlo,
forse ho tentato di
respingerlo
Eppure è lì.
Mi sta fissando.
Col braccio sospeso
dolorante,
Il pollice alzato.
in attesa.
Il pit-stop so che mai
arriverà,
Continuo a camminare,
ormai sfinita.
Il braccio ormai
non lo sento più,
le macchine sono un lontano ricordo
che custodisco nella mente.
Attenti ai vostri sogni,
speranze quasi inutili.
Non crollerò,
non ne ho le forze.
Continuerò a cercare
la mia destinazione,
inesistente o nulla che sia
Io la troverò.
Fuoriluogo
ma allo stesso tempo in tema,
Così lontana dalla realtà
che ormai vivo
Abitualmente.
Quasi un naufrago
sbarcato in un
mondo riflesso.
I resti sulle pareti
di un passato
che
Non ricordo.
I volti fissi nella
mia mente
Appaiono finti
se visti
lentamente.
La confusione
unita al
rammarico di
Non aver vissuto tutto
Pienamente.
E continuo
disperata questa
corsa
Contro.