Alessia Nanni

Agenda del poeta 2025


Episodi in favola

 

Aidoro cane mastino

segugio ignaro del tuo destino

caduto in una pozzanghera senza bottino

levate e lascia il posto a Napoleon mio

cane bassotto cane campione

arma del poliziotto detto l’airone

 


 

Ritratti

 

Ritratti di un amore immenso

di un cuore che si lacera al vento

di un uomo che attende la sua sposa

sublime di sospiri e baci

 


 

Mamma sostanza

 

Tranquillità forza sostegno fiducia supporto racchiudono la tua essenza

mamma mammina mammona

sostanza nutritiva dei miei giorni difficili

abbraccio immenso racchiuso in un sorriso

pietrificata dal dolore della vita creditrice

sostieni il cammino di luce

 


 

Aforismi

 

Tutti abbiamo qualità
l’abilità sta nello scoprirle e dunque non perdete tempo ad invidiare quelle degli altri perché avete potenzialità inimmaginabili

fai in un giorno quello che non hai fatto in un anno

vivi le tue giornate a colori come i colori di un arcobaleno

meglio risorgere tutto l’anno che risorgere solo a Pasqua

 


 

Il saluto e la farfalla

 

C’era una volta un angioletto che voleva conoscere la terra e i suoi abitanti, così fece un patto con Dio
Se avesse trovato una famiglia problematica da avvicinare a Lui,  sarebbe tornato angelo, altrimenti nei panni di un diavoletto.
Questo piccolo angelo senza sesso accettò il patto e in poco di un minuto nelle vesti  di una bimba uscì dal grembo materno di una donna complicata.
Il papà non era di meno perché sebbene laborioso andava di testa per un nonnulla ossessionato dal giudizio del mondo e dalle corna.
I fratelli poi che vennero alla luce erano uno peggio di un altro; chi drogato, chi violento, chi nullafacente e chi troppo frivola.
Quella famiglia era un vero disastro, ma la bimba a cui fu dato il nome Stella proseguiva la sua missione.
Stella di luce o forse Stella cadente, ogni sera era rincuorata dai vecchi compagni celesti che con il sorriso della notte e poi del giorno, tifavano contando il tempo del rientro.
Gli anni passarono velocemente e sebbene priva di ali ,quel cuoricino delizioso sapeva farsi amare nella famiglia scombinata.
Pagava ammalandosi, pagava con i pregiudizi di gente strana che circondava il suo habitat, pagava con offese e derisioni costanti, ma forte e rassicurata proseguiva vincente.
Arrivò poi il distacco, arrivò quel giorno mai voluto dove dovette dare addio al primo dei suoi membri familiari.
Fu un pianto lungo e straziante, fu il primo dei veri dolori.
In quella lunga notte dell’oblio si lasciò andare a dubbi inesistenti, sin quando a giorno giunto una farfalla non le danzò intorno.
– Ciao piccola mia -salutò l’alata creatura
– Volevo ringraziarti per il paradiso datomi. Waw qua tutto è bellissimo colorato e pacifico e se non fossi scesa dalla luce io mai avrei raggiunto questa meta 
Si alzò in cielo salì sino ad un metro come per un saluto e scomparve nell’arcobaleno 

 


 

La favola antica

 

C’era una volta una bambina che poi tanto bambina non era.
Lei si sentiva una piccola donnina saggia che passava le sue ore a pulire la casa armata di una piccola scopa giocattolo e di un grembiule da bambola. Lei era bella, era matura, era triste.
Aveva due compagni immaginari, uno era il bene, l’altro era il male.
Aveva due voci  sussurranti , uno era gioioso, l’altro era disperato.
La piccola donnina matura cresceva in questo mondo silenzioso e immaginario ed intanto si faceva donna bellissima.
Passarono gli anni, venne il marito, vennero i figli e vennero i problemi.
Il male si faceva avanti, il bene sopraggiungeva e lo spazzava come proprio quella piccola scopa vagante da lei armeggiata.
E la favola continua come tutte le favole del mondo di piccole fiammelle arse.
Una lotta continua del bene sul male che a volte vince e a volte subisce.
Il perenne equilibrio delle due medaglie che come ago dell’universo dovrà volteggiare da equilibrista eterno.