Andrea Leone

Poesie


Valerio o Valerio

ti guardo
Inspiegabile sensazione tua
Capisco e non comprendi
Comprendo e non ti afferro
Dopo il volo
mi sveglio
Che coraggio
Fare un salto
Per toccare il paradiso
E nel cielo
Un angelo lacrimava un sorriso
Aveva compreso che lo capivo
Sei libero
ho pianto e non più complice
Valerio o Valerio

 


 

Io e me stesso

Cos’è questo rumore
Sarà paura?
Cos’è questo buio
Sarà tristezza?
Cos’è questo posto
Sarà pazzia?
Voglio uscire
Ma più mi avvicino al buio e più fa male
Vedo qualcosa
Cosa c’è nel buio?
Dove mi trovo?
Cos’è quella luce?

Entrando finalmente io
Che sono solo pensiero
Riflesso nel nulla
Sporgo qualcosa di magnifico
Dalla pupilla della vita
“Il tutto”
E penso irrequieto
Sono solo uno scrittore muto
Inesistente
Fa troppo male
Torno nella cella della sua schizofrenia
Rimango da solo nel buio
concludendo che è proprio dal buio del silenzio
Che nasce qualcosa di lucente

 


 

Mezzogiorno

E io ombra
Aspettando il sole