“Il respiro del tempo”
Manciate di respiri definiscono l’inconsapevolezza,
il seme della curiosità nato dall’inesperienza,
terreno fertile ospiterà piante forti e rigogliose
i cui frutti sfameranno gli affamati di conoscenza.
Miliardi di respiri definiscono l’inconsapevolezza,
un giogo di follia nato dal dimenticare,
schiavi di un padrone benevolo
il male velato in una splendida illusione.
Ignoranza non più peccato d’intelletto
ma dono all’essere umano.
Nel mezzo esisto io,
trecento milioni di respiri,
bambino eterno adulto
adulto eterno bambino,
padre dell’incoscienza
figlio della saggezza perduta.
Dinanzi alle porte della nostra umanità,
asciugandomi il sudore dalla fronte,
guardo le mie mani secche e callose;
con un cenno, cara amica ti saluto.
Consapevole ma privo di lacrime
penso al tempo di una vita,
troppo corto per inspirare aria di un mondo perfetto
ma sufficiente per espirare in un mondo migliore.