Ho sete d’aria
Autunno meraviglioso insolito.
Ombre e colori.
E’ una tarda estate che stenta a morire.
Beffarda natura.
Nella mia testa un richiamo continuo martellante:
Non uscire,sei “over”.
Ironia inglese per dire età avanzata, vecchiaia.
Ho sete d’aria.
Seduta sulla solita poltrona,oggi no!
Scendo le scale volando, sono fuori.
Il tappeto di foglie dai colori intensi
scricchiola sotto i miei passi.
Oltre il cancello il viale di pioppi,
fiaccole che illuminano la via.
Gli alberi del mio giardino esplodono dell’ultima bellezza,
si spogliano con una lentezza sensuale.
E’ una seconda primavera: ogni foglia è un fiore
eppure fuori è presagio di morte.
Sirene lontane di ambulanze,decessi, ricoveri, numeri.
Sento un gelido brivido attraversare il mio corpo.
Ho bisogno di un caldo abbraccio.
Siedo tra le foglie,
aspetto che il sole mi avvolga con i suoi raggi.
Respiro, sono viva!
Ai miei figli
Non chiedo miracoli ma forza di vivere
in quest’oggi di vita sospesa tra immagini
di dolore, di morte,di lamenti,di voci depresse.
Sono fatta di sogni,di poesia,di viaggi in terre lontane,
di libri impolverati dal tempo che parlano per me.
Voglio fuggire le paure,superare le fragilità,
fermare la sofferenza.
Essere nuvola trasportata dal vento,
onda in immenso oceano,gioia ,sorriso per ogni
attimo di vita.
Se la mia mente vacillerà o il mio corpo mi abbandonerà
Stretta fra le vostre braccia.
Il mio ultimo viaggio sarà dolce e lieve
Come un’antica ninna nanna.
Calabria
Mondo chiuso arcano immodificabile
senza speranza
destinato a fatalità di tristezza.
Terra primitiva e raffinata,egoista e generosa.
Popolo orgoglioso,risoluto, indipendente,nostalgico.
Grandi valori:famiglia e onore.
Bellezza e segrete dolcezze.
Fascino degli opposti.
Dio ha fatto un capolavoro di terra baciata
da un mare viola,di montagne modellate,
tagliate dalla luce del sole,
odori,sapori intensi passionali,
profumo inebriante di erbe aromatiche,
clima mite cielo terso.
Il sonno della ragione ha portato
Necessità,calamità,soprusi.
I figli vibrano di speranza e di lontana nostalgia.
Cuore di nonna
Un ciclone invisibile,violento ha sconvolto
cielo,terra,mare.
Viviamo in un crepuscolo di vita
Fiori senza prato in terra inaridita
Farfalle in aria incendiata da un sole in agonia.
Uccelli su un mare soffocato senza aroma.
Immagini,pietre scagliate sul mio cuore.
La mia speranza siete voi
colombe fatte di coraggio,aquiloni di nuvole e cielo
vento impetuoso tagliente,alito dolce.
Luce che piano piano prende forza e ritrova la via
per un mondo migliore.
Dei miei pensieri ritagliate tante piccole stelle
che brilleranno in preziose infinite sfumature colorate.
(Ai miei nipoti)
Incontro
Quell’abbraccio
Fu fuoco improvviso
Fu armonia,gioia profonda
Fu ansia,timore,sfida
Fu cielo aperto sconfinato che fece paura
Fu un mondo nascosto che riapparve.
Amore grande e impossibile
Sola senza te……
Ricordi di vita serena,spazzata,falciata dalla morte.
Incontro,un nome,un luogo.
Affiorano ricordi imprigionati,sigillati dal tempo.
La nostra storia:ventenni,giovani e innamorati.
Città Eterna,luoghi mitici,parchi incantevoli
piazze ridenti,strade antiche.
Leggenda d’amore senza tracce,temporale estivo
che travolge sassi e fango,vaga ombra di esistenza.
Sei andato via
Vuoto, sofferenza,oblio.
Sei tornato,tempo infinito…..
Nell’abbraccio dei nostri occhi
nell’intreccio delle nostre mani
due solitudini si toccano,si stringono,si proteggono.
Magia di voluttà
Solo amore vero e impossibile!
Natale 2020
Il Natale che verrà è di chi sorride
dimenticando la rabbia,la sofferenza dell’anima
che non passa mai!
Il Natale che verrà è di coloro con il cuore
piegato in due dall’amore ma non si arrendono
perché ci credono e ci provano
E’ delle persone gentili che non sanno odiare
accettano di cambiare, hanno il coraggio di scegliere.
E’ di chi senza rimpianto si abbraccia da solo
e continua a sperare.
E’ di chi offre aiuto e speranza a chi non ne ha.
E’ di chi resta vicino al letto di dolore
di coloro che parlano con gli occhi
chiedendo aiuto, lasciano senza parole.
E’ questo il vero Natale che verrà.
Anno 2020
E’ una guerra contro un nemico
invisibile, capriccioso,imprevedibile.
Mina vagante tra gli uomini
Siamo morti pur essendo vivi
Vogliamo vivere no sopravvivere.
In questa lunga ed estenuante lotta,
nella penosa,a volte angosciante solitudine,
sogniamo e torniamo sul luogo dove è rimasto
l’incanto dell’infanzia,l’io che eravamo
con la semplicità e le speranze di quando
la vita era davanti,un luogo che forse
c’è ancora dentro di noi che ci fa vedere
quello che siamo diventati,
quello che abbiamo perduto,
quello che forse possiamo ancora ritrovare.
NO CON-TATTO
Il passato ci ha lasciato per sempre
Il futuro non è ancora nostro.
Questo presente è l’unico tempo che ci appartiene.
E’ un presente buio, tormentato,a tratti violento.
Sentirsi senza vedersi,senza toccarsi,
vivere senza intimità né fisicità
No con-tatto per combattere il nemico contagio.
Legami interrotti,emozioni spente.
E’ un presente di noi uomini egoisti ed avidi
senza amore,senza germogli
speso per conquistare e accumulare
ma è l’unico tempo che ci appartiene.
La speranza:usarlo al meglio.
Chi siamo noi oggi?
C’era una volta Narciso
Meravigliosamente bello ma senza saperlo
Favola antica,mito greco
Novello Narciso,la società,d’immagine,
esibizionistica.
Narciso si specchia nell’acqua
L’uomo di oggi nello schermo dei suoi”devices”
Narciso vuoto,egocentrico,
pazzo per la sua bellezza riflessa
cade nell’acqua e muore.
Sul suo corpo fiori bianchi e gialli
Odore inebriante che crea torpore
Novelli digitali persi sul riflesso dei “social”
Si specchiano sui smartphones,su Facebook e selfie
Affogano la loro solitudine nel profumo
del consenso sociale senza empatia e senza amore.