Angela Quattromani - Poesie

“LE LACRIME TRASFORMATE IN CRISTALLO DI GHIACCIO:”  di Angela Quattromani

 

La neve immacolata,

inconsapevole delle cattiverie umane,

danzava, nella fredda aria di dicembre.

Lei, era lì, sotto quel ponte ammuffito dal tempo,

che cercava di ripararsi, come meglio poteva.

Il dolore alle gambe, irrigidite dalla tormenta,

aumentava sempre più, e la mente,  per sopravvivere,

si rifugiava nei ricordi caldi del passato.

Riviveva il tempo andato, quando il Natale era rallegrato

dalle mille lucine che splendevano,

sull’ aromatico pino.

La notte avanzava ed il freddo impietoso

le lasciò solo il tempodi sognare la tavola imbandita,

per il cenone della Vigilia.

Poi, l’ avvolse con il suo freddo abbraccio

e lei smise di soffrire.

Che tristezza, quel Natale!

Tutti i doni, liberati dai loro involucri, sorridevano,

mentre, sul volto di quella donna,

un rivolo di lacrime avevano dato vita

ad un cristallo di ghiaccio

che rifletteva la luce delle stelle

ormai sbiadite.


 

“IL SACCHETTO DI PERLE.”   di Angela Quattromani

 

C’ era un sacchetto di perle, sul tavolo,

dono del sovrano di un popolo.

Non l’ amavo,

ma voleva farmi sua a tutti i costi.

Infilai la mano nel sacchetto.

Le perle mi accarezzavano le dita

e fu allora che una stretta al cuore

mi riportò alla mente

il volto del mio amore lontano.

Il sovrano mi sorrise

Fra le mani aveva un bonsai di glicine.

Tra i grappoli fioriti

aveva messo un diadema orientale.

-Accetta di diventare mia moglie!- mi disse.

-e sarai per sempre regina.

Lo guardai.

Poi senza parlare,abbassai lo sguardo.

Fissavo la semplice medaglina,

che il mio amore mi diede prima di partire.

Lui, capì

ed io non diventai regina.


“RESTERANNO I NOSTRI DESII.”  di Angela Quattromani

 

Il desiderio di te non tramonta.

La sete dei tuoi baci

è come candela accesa

che non si consuma.

 

L’ amore che a te mi lega

vive e germoglia,

nella terra del mio cuore.

 

Passeranno i giorni,

scivoleranno le ore

nel generale fluire

della vita umana

ma resteranno i nostri desii,

gli abbracci sognati,

le carezze sfiorate.

 

E tu sei lì,

sul podio del mio cuore,

dove l’ alloro é tuo,

dove d’ ermellino il manto

non renderà regale altri

se non la tua immago.


“PIANO PIANO COSTRUII IL NOSTRO NIDO D’ AMORE.”. di Angela Quattromani

 

Mi specchiavo nel ghiaccio dei tuoi occhi,

mi riflettevo nel grigiore del tuo volto,

mi scolorivo nella rabbia che ti mordeva.

 

A nulla serviva parlarti d’ amore,

le caverne della tua anima

non accettavano il sole.

Piangevo, sentendomi impotente,

davanti alla rigidità del tuo pensiero.

 

Dovevo aiutarti, volevo aiutarti,

e, come goccia che scava la roccia,

penetrai piano piano nel tuo cuore,

dove costruii

il nostro nido d’ amore.


“LE ORE DELLA NOTTE MI UBRIACAVANO.”   di Angela Quattromani

 

Sotto lo sguardo curioso delle stelle,

camminavamo a piedi nudi sulla sabbia.

 

Ti piaceva sentire il profumo dei miei capelli.

Assaporavi, ingordo,la dolcezza

della mia pelle.

Poi, ti addormentavi cullato

dal dolce ticchettio del mio cuore.

 

La Luna illuminava il nostro amore,

la brezza marina raccontava

le storie più strane.

 

Mi stringevo a te, giocando con le dita,

tra i tuoi riccioli bruni, domati dalla salsedine.

Tutto era incanto e le ore della notte,

maliziose, mi ubriacavano.


“ME LA DAI UNA MANO?- CHIESE LA PACE.”   di Angela Quattromani

 

“ME LA DAI UNA MANO?”   di  Angela Quattromani

- Me la dai una mano? – chiese la Pace.

- Mai e poi mai! – rispose la Guerra.

- E su, dammela, – incalzò la Pace –

porteremo l’ Amore su tutta la Terra!

 

- Io voglio comandare!

- tuonò la Guerra.

-Voglio tutti ai miei ordini,

non c’ è nulla di più bello!

 

-Frastuono di bombe, case crollate,

uomini senza gambe, bimbi senza mamme

e me lo chiami bello un mondo senza pace,

dove scorrono solo lacrime e sangue!

 

La Guerra si guardò intorno e vide solo macerie .

Poi, guardò la pace che, senz’ aspettare,

le corse incontro, allungando le braccia.

 

Le mani si unirono, le labbra si sorrisero

e insieme segnarono una nuova via.


“NON RESTARE DA SOLO A MARCIRE NEL FANGO.”   di Angela Quattromani

 

Che cos’ è la tristezza

che ti leggo negli occhi?

E quel muso imbronciato

cosa vuol raccontare?

 

Parla a cuore aperto,

chiedi aiuto, se è il caso.

L’ Amicizia è un fiore

il cui profumo va usato.

 

Siamo nati per andare

sempre in compagnia,

per tirarci l’ un l’ altro,

se la strada è tortuosa.

 

Ecco, prendi,

la mano. te l’ allungo decisa

Non restare da solo

a marcire nel fango.


“AMAMI SENZA CONFINI.”   di Angela Quattromani

 

Amami senza confini,

senza porti domande.

Donami, a piene mani,

la tua giovinezza,

i tuoi sospiri.

- mi chiedevi, tranquillo.

 

Ti amo come so amare, -dicevo-

con l’ anima,

con la sincerità del cuore.

Ti amo senza ubriacarmi

di false promesse

ma gustando l’ attimo presente,

nella sua pienezza.

 

Ti amo perchè sei tu:

onesto, chiaro,

sincero.

 

Amami, ti chiedevo, in modo semplice,

come solo tu sai fare.

Amami nella verità

e, dolcemente, tu sorridevi.


“L’ AMOR SENZA FINE.” di Angela Quattromani

 

Non chiedermi perchè ti amo,

non saprei cosa dire.

LaTerra non chiede al Sole

perchè la riscaldi

nè il Mare chiede al Fiume

il perchè del suo abbraccio.

Sono cose che accadono,

com’ è naturale.

Io ti amo perchè io sono io

e tu sei tu.

Sei il sorriso che incanta,

quel palpito imprevisto

che accelera il sangue,

il pensiero sotteso

che non mi lascia mai sola,

l’ essenza dell’ essere,

il motivo di esistere,

la gioia di accogliere,

l’ attesa che conta.

Sei la Speranza e la Gioia,

sei l’ Alba che avanza,

la Notte serena, il Cielo stellato.

Insomma, sei tu

il mio Amor senza fine,

per cui vale la pena soffrire

e morire, gioire e sognare

e aspettare che il sole tramonti

per addormentarmi serena

nel tuo caldo abbraccio.


“HO IMPARATO A PRONUNCIARE LA PAROLA AMORE.” di Angela Quattromani.

 

Sei arrivato all’ improvviso,

come un fulmine a ciel sereno.

Mi hai colpita dritto al cuore,

l’ hai centrato,

te ne sei impadronito.

Come il boato inaspettato di un vulcano,

mi hai disorientata;

come il profumo di un fiore ammaliatore,

mi hai stordita.

Sei diventato il Sole della mia vita.

Mi hai dato il motivo per sognare,

la forza per lottare,

lo scopo per superare le cime più alte.

In te è racchiuso il segreto del Tempo,

che si restringe se ci sei,

e si dilata se t’ allontani.

Ho imparato a pronunziare la parola Amore,

a credere nei sogni,

a cercare l’ inafferrabile,

perchè sei diventato il palpito del mio cuore,

il motivo del mio vivere,

la certezza del mio domani.