Antonio Rafaschieri

Poesie


Elogio alla mia terra

A te, dedico la mia poesia
stupenda terra mia natia.
Ho deciso di usare rime con passione
senza chieder alcuna invocazione.
Provengono dal profondo del mio cuore
perché per il mio paese nutro tanto amore.

Dal tavoliere alle spiagge dorate
e le rocce bianche incontaminate
dal mar cristallino bagnate
sei terra di antichi aromi e sapori
di ulivi, vigne e pomodori
terra assolata, fertile e generosa di lavoratori.

Qui nessuno mai si sente estraneo,
a casa della tua gente accogliente e semplice
che divide il pane con l’ospite felice.
O Puglia, sei il tacco dello stivale
tanto ricca di storia medievale.

Terra di conquiste e di dominazioni,
di monumenti, di fede e di tradizioni,
di una gran varietà di luoghi di cultura:
veri capolavori dell’architettura.
Dal Capo di S.Maria di Leuca al Gargano
tutto è poesia da toccar con mano.

Dolci melodie , balli e feste patronali
riempiono e rallegrano i morali.
Artisti, pittori, poeti e scrittori hai sempre ispirato,
ogni turista hai sempre allietato.
Son fiero e orgoglioso di esser pugliese,
sinonimo di uomo umile e cortese.

 


 

Il riflesso del bosco

Sono in un grande bosco,
davanti a me alberi fitti e alti,
maestosi, saggi, pacati, robusti
isolano la mia mente
sgombrandola da inquietudini e tormenti.

Il momento è singolare
straordinario e difficile,
tutto sembra esagerato, distorto
o vero e reale.

Nel silenzio, assoluto,
suoni infiniti:
il vento, le foglie intonano un concerto di note inebrianti
mi guidano in una realtà incantata e affascinante.

È un valzer di sensazioni miste
alchimia di colori e profumi.
Buio e riflessi lunari si alternano,
le foglie cadono, muoiono
i fiori sbocciano,
la natura muore e rinasce a nuova vita.

Anche il mio animo muta.
È turbato e attento
impegnato alla ricerca
di una strada, di una verità, di una vocazione.

Aspetto l’arrivo dell’età matura
età inquieta del divenire
di giorni sterili e senza sapore;
ecco che tutto prende vigore e forza, tutto si rianima
percepisco e respiro la forza vitale del bosco.

Teatro di tante poesie, favole, romanzi
Ora di color fosco, con rami nodosi e antichi,
ora concerto di umani sospiri e inganni
ora di color vago e dipinto, e di molti e belli arbori distinto.

Luogo di peccato, sinistro, ameno, aspro
in cui ci si perde, si fugge
per poi ritrovar la salvezza
in un mormorio d’acqua corrente.

Un giorno potrò dire che sei
quel racconto dell’attimo che ha cambiato tutto
in cui sei stato
rifugio, grido, speranza,
riparo, conforto, ragione,
promessa, paura e salvezza

 


 

Il sapore di un ricordo

Con il suo assordante ma accogliente fruscio,
il mare mi culla oltre l’orizzonte,
lì affondano i miei pensieri
e riaffiorano i miei ricordi.

Tutto è così perfetto,
l’atmosfera e lo scenario,
la sabbia, l’aria, il vento
diventano un’oasi per il mio animo.

Raggiungo le nuvole che
trascolorando da una sfumatura ad un’altra
assumono forme diverse
disegnano ricordi ricchi di mille colorazioni

Questa volta è diverso
sento che qualcosa è cambiato
l’odore del mare non è più lo stesso.

Scorrono davanti a me i ricordi dell’infanzia:
le risate con gli amici, le feste,
i regali, i giochi, i profumi, le canzoni.

Sono tutte scene sbiadite e veloci
come tanti cavalli in corsa,
il cui armonioso e lesto galoppo
si staglia sullo sfondo del tramonto.

Ad un tratto le scene mutano
sono più tarde, più nitide , più recenti
i cavalli ora prendono posto in una giostra
si alzano e si abbassano aggraziati.

Vedo l’ultimo presepe di mio nonno
ispirato a Cascia che fiorisce anche sulle macerie.
Io sono lì a fissarlo ed ammirarlo.
Ed ecco come il ricordo nel ricordo
è intriso di un’eredità di tradizioni.

Vedo il sorriso contagioso
di una persona che non c’è più.
Sono davanti alla sua poltrona
a rispecchiarmi nei suoi occhi
Ed ecco come quel sorriso
è un invito a non smettere mai di ridere nella vita.

Vedo l’ultima marcia per la mafia.
Sono in fila con i miei compagni di scuola
Ed ecco come il ricordo può unire,
diventa memoria viva
che vuole cambiare l’animo di ciascuno.

Il ricordo si nutre di noi.
È il nostro pozzo dal quale attingiamo
tante esperienze, tanti insegnamenti
per costruire il nostro presente, il nostro futuro.

Ora so che alle porte dell’adolescenza
i ricordi hanno assunto un sapore diverso.
Avverto l’esigenza di ricordare
e sono consapevole di quanto importante sia
per me, per tutti.
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