Aristana - Poesie

Silloge “MONDO CAPOVOLTO” composta dalle seguenti poesie:

 

Sanguigna luna

Sanguigna luna
dalle fulve chiome…

Incedi lenta e silenziosa
tra i celesti abissi.

Ti fan corona
luminosi astri…

Arditi e pronti alla difesa
del tuo femmineo volto.

Ai tuoi piedi,
infiniti sguardi umani.

Curiosi e vuoti,
fermi nell’attesa.

 


 

Pourquoi

Le macerie del mondo
attraversano i cuori.

Dalle urla al silenzio,
è reazione e dolore.

Ma per tutti risuona
una sola domanda.

Pourquoi?

 


 

Nonsense

Senso di una morte inaspettata,
di un percorso non cercato,
di un’attesa assurda e cieca.

Senso di una vita senza senso,
che pugnala alle spalle
ed uccide ghignando.

 


 

La bella addormentata

Il morbo arriva
ed il tempo si arresta.

Il mondo si blocca
e rinasce il silenzio.

Le folle si sbriciolano,
lasciando fantasmi.

La vita si spegne,
la paura si accende.

La preghiera ormai spenta…
ma c’è un dubbio che avanza.

Senza un Dio che lo ami,
l’Uomo ha qualche speranza?

 


 

Non si muove foglia

Gocce nere
di pioggia spudorata
tra la gente
che, incauta, se la beve.

Falsità
che incistano la mente;
cancreiformi pensieri
ricorrenti.

Fra divieti e speranze,
tra conflitti e ricatti,
non si muove una foglia nel mondo,
ormai senza fiato.

 


 

Mimesis

Cattivi pensieri
adesi alla mente.

Angosce stillanti
nell’intimo blu.

Cerulei strapiombi
screziati di viola.

Velate inazioni
nascondono i più.

 


 

Irrisoria creatura

Muri d’acqua battenti
e scrosci devastanti.

Tuoni sordi, ripetuti,
e fulmini abbaglianti.

La Natura matrigna
si vendica ghignante.

Calpestando e irridendo
un uomo ormai disfatto,
presuntuoso ed informe.

Incapace di ammettere
la sua immane sventura
di creatura irrisoria.

 


 

Il lato oscuro della luna

I miei giorni sono pieni.
Le mie notti sono vuote.

Le mie ore sono piene.
I minuti son vuoti.

Cosa manca?
Non so.

Forse niente
oppure poco.

Il lato oscuro della luna.

 


 

Luminosa astrazione

Nel vuoto luminoso di una piazza deserta
si aggira l’Uomo,
senza alcuna meta.

Un obelisco gli indica la strada,
un uovo allude all’immortalità.

Lui li ignora e prosegue,
inseguendo vacui sogni e fantasmi.

Non si accorge di essersi smarrito,
di aver oltrepassato il consentito
e di essersi giocato l’Infinito.

 


 

 

Mondi Capovolti