LA DISCEPOLA
Funzione Eterna,
mi fa pensare ad una formula matematica
il cui risultato è la riproduzione dell’Uno all’Infinito.
Uno, numero tra i numeri
che acquisiscono un significato numerologico
dove la matematica trasmuta
e diventa codice dello Spirito di cui tutta la materia è pregna.
E il Creatore si esprime nei suoi Frattali.
Tu quel Qualcuno che io riconosco,
capace di trasferire l’Essenza nel discepolo,
in modo tale che alla fine questi sia Maestro a se stesso.
Forse il processo è avvenuto ugualmente
attraverso una via differente.
Il tuo dito sul mio cuore
prima per anni da me avvertito come una spada,
poi al mio ritorno a te,
ho compreso che qualcosa era passato
in quella tua volontà forte e trafittiva
che ogni volta hai trasmesso al mio cuore,
quell’Intento che ho riconosciuto
e ho sentito corre nelle mie vene,
sangue rigenerato, liquido impalpabile, flusso energetico,
Uno Cellula riprodotta, infinite volte,
con molteplice sembianza,
ora scorre.
Questa sono Io, nuda di fronte a te,
ma ora non solo pelle, non solo superficie,
non solo ciò che volevo sembrare,
ora sono nelle mie parole,
ora non più animale scuoiato a terra,
ora non più io tappeto da calpestare.
Quella fiammella,
è tornata ad ardere,
attraverso processi impensati,
da nessuno progettati,
oscuri,
che hanno riportato luce alla mia Anima,
che sento di nuovo vibrare,
ha ripreso Voce.
All’inizio fu il Verbo.
BM
OCCHI A PALLA
Luna,
occhi a palla
appesa al chiodo
non hai pupille per vedere
eppure fissi, sei fissata,
a mezza bocca tu non parli
emani sconforto
nessun bagliore notturno
apatia
di quell’erba soporifera
che ti ha drogata,
Ti fisso
come crocifisso
vedo in te il Creatore
di ciò che sei
Lui rimanda a me
la tua essenza
“Ti somiglio!”
e tu somigli a Lui.
Il creato e il creatore
fatti della stessa sostanza
pietra porosa modellabile
a sua, mia immagine
e somiglianza,
gemellaggio d’Anime
nella luna di pietra
appesa al muro
nella cripta dell’oblio.
BM.
POLVERE DI MADRE
Ora il cuore di tua Madre
è nel tuo cuore di Madre.
Presto tornerà ad essere acqua
e lo farà per te Michelle,
così quando berrai, quando ti laverai,
quando guarderai cadere la pioggia dal cielo
e quando guarderai il mare della vita
e ti accingerai come ogni giorno a nuotarci dentro,
da ora in poi avrai la consapevolezza che tua Madre
è intorno a te, e dentro te in quell’acqua che ti avvolge
come il liquido amniotico che ti ha cullato per nove mesi
mentre ti portava in grembo.
Ora tu sei Madre di te stessa.
E questo è il grande tesoro che ti lascia!
BM
IL VIAGGIO QUANTICO
Ne ho fatti molti di viaggi, difficile preferirne uno,
ogni viaggio lascia una traccia nella memoria
come una freccia sferzata con l’arco
prima o poi nel suo percorso si ancora a qualcosa
anche solo fosse a terra e lascia un segno del suo vagare
ma probabilmente da indiana posso dire
che una delle frecce di cui ricordo meglio il percorso
è quella che mi fece arrivare con lo sguardo sino
a Tucson in Arizona.
Lì vendevo minerali e pietre preziose a persone
che venivano a quella fiera da tutte le parti del globo,
cowboy, cercatori d’oro, affaristi giapponesi,
esperti di alberi fossili dell’Oregon,
tutti lì per comprare la pietra più preziosa o
il fossile più antico, il meteorite che veniva da
chissà quale cielo di chissà quale universo parallelo.
La sera danzavamo intorno al grande fuoco
al suono di sei tamburi.
E quegli occhi verdi smeraldo che mi osservavano
attraverso le fiamme e l’energia delle pietre celesti
e dei minerali terrestri e dei fossili di dinosauri preistorici
lunghi metri, che sembravano essere come pareti
affrescate da ominidi, danzavano con noi.
Sentivamo il roteare della terra e il suo accompagnarci
nella danza, il brillare delle stelle in quella oscurità assoluta,
e il respiro dei cani del deserto mentre mi rannicchiavo
al centro della mia tenda cercando Morfeo,
li sentivo annusarmi tutto intorno.
E andare in quelle macchine americane con i cofani quadrati,
percorrere quelle strade lunghissime dove per chilometri
incontravi solo di tanto in tanto cactus giganti che
non temevano l’arsura come totem eretti a mostrare
il potere della vita anche nelle situazioni più improbabili.
E poi allontanarsi da quella terra, sorvolarla e vedere
dall’alto le mille luci di quella radura che rimarrà per me
tra il ricordo e il sogno incantato.
BM
AMMIRAZIONE DELL’IO
Ammiro me stessa,
e mi ritengo la persona più importante della mia vita.
Senza me la mia vita non sarebbe.
Ammiro il mio coraggio,
la mia forza nella solitudine,
la mia capacità di risollevarmi, di non arrendermi,
ammiro la bellezza dei miei sorrisi
che nascono sul mio volto nonostante le avversità,
nonostante le perdite, la malattia e la capacità
di autoguarigione,
ammiro le mie vittorie,
la mia capacità di creare dal nulla qualcosa di bello e di brutto,
il sapermi arrendere, il mio saper rinunciare.
Il mio continuare ad apprezzarmi nonostante i fallimenti
e i mutamenti corporei.
Ammiro la mia capacità di amare anche se nel modo sbagliato
o in quello più giusto.
Ammirare qualcuno all’infuori di se stessi viene quasi naturale,
ma ammirare se stessi è la grande sfida,
senza orgoglio, senza presunzione, senza ego,
ammirarsi così come si è,
senza veli, né vergogna.
Io mi ammiro!
BM
BABY DOLL GANGSTER
Beffarda dietro quel trucco
così pesante per i tuoi 13 anni,
nascondi il tuo vero volto fanciullo
rimasto di stucco;
ferito, il tuo rancore neonato,
succhiavi latte materno
che ti nutriva di odio paterno
lui che sempre ti ha rincuorato.
Urli! Urli improperi,
negli occhi di quel padre di te innamorato,
mastichi polpette fredde,
sputi su ciò che ti viene donato.
Accetti affetto che affetti con accetta
a tavola seduta giochi con la forchetta
Infilzando pasta ormai scotta
sugo rosso sangue, sangue del tuo sangue
quel Padre verso cui ora proferisci improperi
oggi non lo ami più come ieri.
Frettolosamente costruisci la tua identità
che ti tolga di dosso quella bambina
che mai più sarà.
Cosa posso fare per te Baby Doll Riccioli d’oro Gangster?
Sbatti la porta, scardini la maniglia, sei senza briglia,
le tue baby scagnozze, si alzano, ti seguono,
ti dilegui, non ti spieghi;
ma la tua ombra è ancora seduta a tavola
in verità vuole rimanere di fronte a quel nero d’Avola
Spirito alcolico di Baby Doll Riccioli d’oro Gangster.
BM
Hitler.
Mi poggi la mano
sulla spalla
e mi dici addio
con quel distacco
come ad un nemico,
Camera a gas
Io che ti avevo abbracciato
sino al giorno prima,
Ossa saponetta
Io che ti avevo baciato,
sino al giorno prima,
Konzentrationslager
Io che ti avevo accarezzato il viso.
Scansi la mia mano
con un gesto di sprezzo,
Fucilazione
la mia mano
che aveva toccato il tuo cuore,
Morte
non mi guardi
e mi dici addio.
Senza tomba.
RADICI BONSAI
Dov’è Siamese?
Cercala.
Profondità degli abissi,
fluttuante creatura,
anima strappata ondeggia,
acque tenebra melmosa,
il viscidume si incolla
a pelle rosa liscia
dove segni di mostro
scompaiono;
unghie infilzano la carne
spade graffianti
foto ricordo di amplessi,
labbra sanguinanti
dopo baci d’amore,
impronte digitali
carezze viola livido.
Osservaaa
intravedi righe ovoidali concentriche
storia adesivo di vigliacco
su coscia.
Scatto felino
Mano tenaglia
Strangola Siamese
Figlia di Abbandono e Sofferenza.
L’albero del pepe
Si è atrofizzato
Nano ,
cuore rosso creta
legato ai piedi radici
ormai marce.
PREGHIERA BLU
Padre,
scorpione blu,
non nero,
blu.
Vicino alla tua rosa rossa
Amata, disegnata,
amore tatuato
in attesa di essere respirato,
tu mi respiri
conti i miei sospiri,
con il tuo sguardo smeraldo
verde alieno
mi osservi,
il cielo è finalmente sereno
da tre settimane,
sette per tre ventuno,
battiti di due cuori
divengono uno
rimaniamo ad ascoltarli.
Accarezza viso di donna
Coi capelli coperta.
Padre nostro che sei nei cieli
E tu aneli
Non disperi.
Anello preghiera
Come cerchio
All’anulare
Lega a te
Il desiderio di pace
Ti piace.
Amen.
Barbara Maggio
Da Sofferenza, Nacque figlia Siamese, composta da unico corpo a due teste, teste conversanti, attraverso idee differenti, e il perché dei due specialisti.
Psico e Psycho.
Gatto, fai il gatto! Mentre testa di legno fissa al muro osserva, e difronte occhi verdi guardano nuda Siamese, spoglia da ogni protezione si sente indifendibile, ma ha ancora quello che impara a chiamare con Psycho Zero.
Psycho stende il lenzuolo per il sogno di Siamese, ancora non sa che sarà il sogno incubo più bello, ancora non sa che non guardare il soffitto la porterà nella dimensione del Sogno Vero, esperienza unica che mai nessuno prima ha toccato.
Pesciolino naso cielo, fissa il punto!, Siamese cerca quel punto ma le si sdoppia; lei ha quattro occhi, due sono di Psyco, ci volerà dentro, ma ancora non lo sa…o forse si? Questo è il dubbio, lo sapeva già?.
Siamese volontà desiderio di Unità unica la spingono a continuare le cure che lei ha scelto non scegliendo.
E Donna Cadavere si materializza nel buco, sino a divenire farfalla e volare via dallo stomaco ponte di Caronte. Luce Blu il suo corpo, lo sente pulsare, ed è lì che capisce essere un essere di luce.
Passa dalla sedia di paglia al lenzuolo azzurro, ma non riesce a sdraiarsi, troppa solitudine in quel soffitto bianco; decide di proseguire, ma si siede, è l’unico modo che la fa sentire a suo agio. Uomo donna di legno entra in scena ed attira l’attenzione di Psycho e Siamese, ed è in lei-lui che trovano il loro unico corpo, è donna-uomo di legno che li rende una cosa sola, ed ora parlano e si ascoltano entrambi.
Rotazione degli occhi e mostra i denti, le fronti di Siamese dolgono, denti fuori non permettono a gli occhi di girare. Ma lei si impegna, sa che deve rompere quel muro che l’ha fermata. Psico annota impressioni impressionanti e meno. Taccuino a quadretti senza interlinea.
Entrambi lavorano per far uscire qualcosa allo scoperto, sanno che c’è quel qualcosa, ma Siamese è brava a nascondere: la sua intelligenza al quadrato le consente di resistere, convinta di proteggersi da se stessa, unica via che le permise di sopravvivere al suo passato.
Siamese mano tesa protende, grido di aiuto rivolto a Psycho per uscire dal buco visto nella stanza di Psico. Raccoglie quella mano, unico gesto possibile per reggere chi sta per precipitare in un burrone, sente che quel gesto è l’unica via dopo tanto parlare, aggancia mano protesa di Siamese per abbracciarla senza abbracciarla. Siamese comincia il Grande Sogno, ora è cosciente, prima sentiva solo che qualcosa stava per accadere. Appare Anima batticuore e inizia a volare nel Barattolo.
AOU…AOU…AOU…sente il respiro dell’Amore divino, Siamese è viva!
Ma il mostro l’attende all’uscita, ad ogni uscita, porte che si chiudono dopo un’ora, e un’ora e trenta.
Il mostro non vuole perderla. Comincia il delirio. Psico e Psycho proteggono Siamese ora è in pericolo. Siamese all’inizio non vede quel pericolo mostro, lei che è cresciuta fra i mostri. Mostro non riesce a fare a meno di lei e decide di rovinare Psyco che ritiene del distacco responsabile. Mostro si traveste da poliziotto, e registra la sua voce, si maschera da donna e chatta con il Compagno Scompagnato di Siamese. Adesso Siamese trema difronte a Verità. Affronta di notte la polizia insonne, ma poi comprende che deve attendere. Infatti il giorno seguente il Mostro dà nuovo appuntamento a Compagno Scompagnato ma questa volta c’è Siamese a accompagnarlo, guida le risposte per il mostro, prende i giusti tempi, e il mostro alza bandiera bianca e consegna il suo fardello al giovane Compagno Scompagnato che coraggiosamente lo accetta. Siamese in quel congedo vede il cuore del mostro, Siamese sa che non le farà più del male, ne è certa. Siamese conosce i cuori dei mostri e sa quando decidono di non fare più del male. E’ in quel preciso istante che i mostri vedono la Luce.