Carmela Zilioli - Poesie

Se questo è un uomo!

Ho visto un essere,
assomigliava ad un’uomo.
Offeso, umiliato, ferito,
violentato e maltrattato
da una donna,
nella psiche e sul corpo.
Rmai!!!!
Bbestia senza alcuna pietà.
Se questo è un uomo,
Dio sarà per lui.

 

 

 

Ti odio

Non ti voglio più vedere,
nemmeno in un periglio di luce.
Che il buio confonda i tuoi pensieri
e ti getti in mezzo al fango.
Non voglio più sapere che esisti,
nemmeno in un raggio di luna,
allo scoccare della mezzanotte.
Ritorna nel buio, da dove sei uscito
e non riapparirmi mai più.
Vattene, a brancolare nel buio.
senza nemmeno sapere
dove vai a sbattere.
E’ solo ciò che meriti.

 

 

 

Il perdono 1

Perdono me stessa.
perdono te,
fratello mio
perché
in un cupo
pomeriggio
autunnale,
nella tua presenza,
trovai conforto.

Nasiriya silenzio per una tromba

Note per un silenzio
fiocchi di neve, soffici, leggeri
sul terreno trovano pace.
Gocce di sangue cadute sulla terra.
Il candore del sacrificio
tutto copre e tutto salva.
Fiammelle di Spirito Santo
donate dal cielo alla terra
significazione
di una gratitudine divina.

Preghiera per salvare l’Umanità

O Gesù d’amore acceso,
non ti avessimo mai offeso.
Oh! Nostro caro buon Gesù,
con la tua santa grazia,
non vogliamo offenderti più.
Perché ti amiamo,
sopra ogni cosa,
Gesù nostro misericordia,
perdonaci.

 

 

 

Risvolti d’amore

Ti penso amore,
e come per incanto,
il mio cuore viene
accompagnato
dal passo di un’angelo.
Ti trovo e ti vedo,
nella gratitudine
di un mendico,
dentro la fiamma
di una candela accesa.
In un passante
che ti somiglia un po’.
Ti penso amore
e prego.
Il mio cuore
si inebria di preghiere
e già sento
che sei accanto a me.

 

 

 

Altalena

Cullarsi
dolcemente
su di una altalena.
Onde nell’aria,
vento nei capelli,
pancia che sussulta
in attimi di gioia.
Tornare bambine,
tra braccia materne.
Dolore!
Partorire un dolore.
che è anche gioia.
Lacrime come resina,
Dolore uterino,
sfinimento.
Ovaie,
come terra friabile.
Vagina come solco,
ferita e sanguinante,
terra di sangue,
da cui è uscito un frutto.
Né nessun albero,
sa dare.
Più che frutto
è già un seme.
Altalena!