Chiara Tudini

Poesie


Io ti amo

Io ti amo
E vorrei fartelo sapere senza dirtelo
E fartelo capire, ma già lo sai
e vorrei che tu l’avessi capito,ma senza saperlo
Che tu lo sapessi solo nelle tue supposizioni
Vorrei che tu mi pensassi e sperassi
ma non sapessi
non avessi certezze ma sogni e desideri
Vorrei occuparti la mente e l’anima,
Il corpo e il cuore
Vorrei occupare le tue notti ed i silenzi dei tuoi crepuscoli
Vorrei farti venire il fiato corto e il cuore veloce quando ti sfioro la mente
Vorrei fare l’amore con te nei sogni senza riprendere fiato
Vorrei essere aria e acqua e che tu fossi uomo e delfino…
Ti amo e vorrei che tu mi amassi
E vorrei saperlo e non solo sperarlo

 


 

Occhi incatenati

Occhi incatenati
Sguardi sospesi
Ho i tuoi occhi nei miei
Persi in un cielo intenso
Di intensità profondo
Di immagini gremito
Di silenzio denso
Di vibrante assonanza
Di Geometrie universali Intersecato
Respiri incoscienti
Coscienze che d’un tratto respirano

 


 

Vibranti assonanze

L’amore si espande
Il respiro risponde
Sponde di miele
e Api feconde
Fronde arruffate
Parlando nel vento
Confondono infondo
Pacate assonanze.
Furente risponde il ruggito del Monte
Zampilli di acque sapienti
Fiumi e torrenti.
Ti amo gli dissi al di là di ogni tempo
E il Tempo rispose
Profondo il suo rombo vibrante:
“Ti amo mio mondo”
Ti amo profondo respiro del mondo.

 


 

Inconsueti amori

Si strofina il ciliegio alla casa In amplessi d’amore
Suo complice
Il Vento
Risponde la Casa con cigolii bassi e potenti
Respiri sospesi….
A fruscio di fronde
Crepitìo risponde
A momenti in crescendo
Sospiri galoppano
Un tuono
Poi quiete
Un aereo, lontano ronzio, graffia piano il silenzio
Stride piangendo una volpe
Poi…più niente…
Ma ecco ricomincia l’amore
Poi…scema di nuovo
Più lento, più intenso
Più fermo
Più dolce
Più fluido
Più caldo
Silenzio di nuovo
Appagati si abbracciano casa e ciliegio dormendo

 


 

Uragani

Uragano di foglie
Uragani di me
Alla ricerca di quello che non c’è
Sperando che luci non si spengano
Scansando pensieri pesanti
Amando solitudini utopiche
Speranze da giovane
In un tempo infinito
L’infinito mi attornia piroettando per me
Mancanze e Speranze

 


 

Solo Mia

Mi manchi leggerezza mai avuta
Mi manchi realtà che risponde e corrisponde
Mi manca sapere chi sono
Perché sono Tutto,
Ma così, anche Niente
Son serpente, ma anche foglia,
Sono mare e pozzanghera
Sono vento e bufera, si,
Ma solo dentro.
Unica cosa che so di me stessa è che sono Amore e voglia di Pace.
Forse son Luce,
Ma solo per me.
Sono carezze, abbracci, baci,
A volte inopportuni, a volte fraintesi, a volte mancanti, ma attesi.
Son solitaria creatura in compagnia…
A volte…sono solo mia.

 


 

Tu sei

Tu sei come il mare
Il cielo
Il vento
Il dirupo
Sei il mio sempre
Il mio domani
Il mio infinito
Il mio profondo
Tu sei il mio “dentro”
Ti sono dentro
Mi hai aperto Mentre dormivi
Ti sono dentro come una ladra che non vuole rubare
Vuole donare, arricchire, vuole gioire
Apro le mani e ti tocco l’anima ed è densa setosa, profumata
in alcune parti è buia
blu, come una notte stellata
in un’altra, abbagliante di sole e di luce
Una seta fresca e calda
Una seta come arancia grondante che disseta
Un giorno infinito

 


 

Deliri notturni

Mio delirio
Mia pace
Mia essenza
Mia assenza

 


 

Intensi attimi

Con leggerezza
Con profondità
Con amore
Senza tempo
Senza limiti

 


 

Due gocce

Nate dalla pioggia d’autunno
Due gocce si incontrano
Scivolando,
Su un tetto profumato di muschio,
Si guardano,
sorridono
iniziano a rincorrersi sfidandosi nella folle discesa…
rimbalzano cadendo
Si aspettano ridendo
Indugiando quasi si fermano
Poi volando,
si perdono Nel vuoto
Nell’improvvisa e inaspettata solitudine si sgomentano
Schiaffeggiate da una foglia si intravedono e poi ancora nuovamente si perdono
sbattono, rimbalzano
Si struggono non vedendosi
Ma poi
Ma poi i loro occhi si ritrovano
Gli occhi, di chi già arrivato al traguardo, compiaciuti e sereni
Quelli di chi pensava di essersi perso, stupiti di dolore e sollievo, di amore e lacrime
Si fondono le gocce in un abbraccio in cui l’una diventa l’altra
e l’altra l’una

Chi è destinato si ritrova sempre,
come due gocce della stessa acqua

 


 

Bella è la Tempesta

Bella è la tempesta
Perché è intensa
Ma breve