Claudia Lombardi - Poesie

Cielo spalancato

e dalla finestra
entra il cielo
e all’improvviso
le pareti
diventano celesti.
e c’è il sole,
da quanto
tempo
non sono riuscito
a vederlo
quella luce
che si posa
sui miei occhi
e mi fa vedere
tutto migliore,
ma davvero
al buio
si vede peggio?
perché io
ho guardato
le stelle
con la testa
sul cuscino,
ho chiuso gli occhi
e ho visto
l’universo.
e quando ci
pensi ti fa paura
essere così
piccolo e insignificante
in mezzo a tutto
questo
troppo grande?
e quando pensi
ai tuoi
problemi
e rifletti sulla vastità
del creato
ti appaiono
più superabili?
perché ricordo
che continuavi a
ripetermelo
ma io non ci ho
mai fatto caso
ed è stata una
coincidenza
averti incontrato
quel giorno
quando distratta
scendevi dall’autobus?
e mi sei venuta
incontro
ed io contro
di te
ho alzato dei muri
ho creato
fiumi
e mi sono nascosto
su quella montagna
e ho visto
il cielo
dalla mia camera
e non ho pensato
a quanto
facesse male
essermene andato.
e poi
ho sentito
bussare
e ho provato
timore
che potessi esserci
tu dietro
quella porta
e che mi avresti
detto
che ero un codardo
che sarei
dovuto restare.
e ho sentito
bussare
e ho provato
sollievo
nel vederti
entrare
perché stavi
sorridendo
ma non capivo
il motivo.
mi hai detto
“sono venuta
a vedere
il cielo
perché casa mia
non è così
in alto
e qui sembra di toccare le
nuvole”.
e ho aperto
la finestra
ci siamo seduti
accanto
e siamo rimasti
in silenzio
ed ho pensato
a quanto
grande è l’universo
e a quanto
piccoli
siamo noi,
ma non mi sono
sentito insignificante
perché
tu eri di fianco a me
e ho capito
che avevi distrutto
i miei muri
con i tuoi occhi,
avevi prosciugato
i miei fiumi
con le tue labbra
e mi hai trovato
quassù
in montagna
e non c’è posto
dove scappare
se non nelle
tue braccia
ed il sole è tramontato,
ma tutto è rimasto
migliore
come lo era prima.
e adesso il
cielo è blu
e la luna
illumina il tuo viso
è vero
che al buio
si vede peggio?
perché
quando mi volto
verso di te
non mi sembra
di averti
mai vista
così bella
come questa sera
e resterai
qui con me
domani
vorrai vedere
di nuovo il
cielo
e potremo toccare
quei batuffoli
di lana
se ci allungheremo
un po’ con le
nostre braccia
e potremo
danzare
in mezzo alla stanza,
al tramonto
quando tutto
sembra star per
finire
e invece comincia
un’altra canzone.
e possiamo
rimanere
svegli
e possiamo
parlare
di quello che
ci fa stare
male
e io
posso abbracciarti
se ti va di
piangere
e tu puoi
toccarmi
se ti va
di amarmi.
e addormentiamoci
mentre ti accarezzo
la schiena
e tu mi
baci i capelli
e domani
ripetiamo di nuovo
non interrompiamo
questa cassetta
ti piacciono
i film in bianco e
nero
i giradischi
e le lettere
potremo vivere
nel passato
e immaginare
il futuro.
e potrei scrivere un
libro su
come ti amo
ma le pagine
sarebbero
vuote
perché dovrei
strapparmi
il cuore
per far vedere
quello che mi
succede
quando entri
nella stanza
e tutto perde
importanza
quando
ti guardo e
ti sento addosso
anche a chilometri
di distanza
e vedresti
gli scalpiti
i battiti
all’impazzata
sembra quasi
che potrei
morire da un momento
all’altro
e invece
rimango sui miei
piedi
anche se mi sembra
di volare
e ti vedo
arrivare
e sento volteggiare
il mio amore
e mi tocchi
e mi baci
e mi
e ti tocco
e ti bacio
e ti
e ci tocchiamo
e ci baciamo
e ci
e ci vediamo.
e ci vediamo
il cielo
negli occhi
nostri
e ci sembra
di essere
ancora seduti
a vedere
quella finestra
come se fosse
in un’altra vita
ma era solo
ieri
e mi
e ti
e ci
amiamo
come fosse
passato
ma è il futuro
perché
il presente
non esiste
e noi
nemmeno.
dalla finestra
entra il cielo
e all’improvviso
mi sembra
di vedere
i tuoi occhi
diventare le pareti
della stanza
e allora chiudo i miei
e mi accorgo
che al buio
tutto è migliore
perché mi sembra
di vedere la tua
ombra che stringe
la mia
e mi sembra
di toccarti
e mi sembra
di amarti
anche se poi
svanisci
e mi rimangono le
stelle.
e l’universo
mi appare
troppo grande
ed io
sono piccolo
ed insignificante
e solo
ora che non ci sei
accanto a me
a vedere il cielo.

 

 

 

antitesi armoniosa

e ti senti
piena
hai conosciuto
l’amore
e adesso non
vuoi ingurgitare
altro
hai visto l’arcobaleno
e non riesci
a fare a meno
dei colori
hai sentito
l’odore
della speranza
e adesso credi
che non ci sarà
più illusione
hai ascoltato
la voce
di dio
e non hai più
paura della
morte
hai toccato
il cielo
e pensi
che rimarrai
fra le nuvole
per sempre
hai guardato
nei più piccoli
angoli
e ci hai visto
la luce
e hai stretto
la mano
come atto
di gentilezza
e ci hai trovato
il senso della
vita
e ti sei alzata
dal letto
e hai pensato
che stupide
le persone
che sprecano
il loro tempo
dormendo
annuisci
quando ti chiedono
se sei felice
e sorridi
come a dire
perché non dovrei esserlo
la vitalità
entra nei tuoi
pori
inebria le
narici
e ogni
parte del tuo
corpo
è in estasi
il cuore
tamburo
che scandisce
le emozioni
della giornata
e tutto è
leggero
niente ti fa accasciare
trovi una soluzione
ad ogni dolore
non hai tempo
per provarlo
non sprechi
attimi di sole
con la tormenta
ti piace il caldo
perché tutto
si scioglie
e rivela la sua essenza
ma non hai
imparato
che non è
soleggiato
per tutti
e che se tutto
si liquefa
allora si vedono
le crepe
io sono vuoto
non c’è spazio
per l’amore
il dolore ha invaso
ogni centimetro
e davanti a me
vedo tutto nero
è questo l’inizio
dell’inferno?
e non ho paura
di morire
anche se dio
non l’ho conosciuto
lo so che
non è con lui
il mio posto
e mi chiedi
se sono felice
non vedi i segni
della sofferenza
nei miei occhi
che se li chiudessi
sparirei
non riusciresti a vedere
i contorni
del mio corpo
ho perso le forme
e non ho
più le forze
di svegliarmi
lasciare il mio
letto
iniziare a vivere
che fine ha
se tutto intorno
grida di smetterla
le voci
nella mia testa
dicono che
così non può
continuare
fiato corto
cuore mosso
viso in piena
corpo trema
trovare il brivido
che mi tenga
vivo
che sleghi
questo nodo
intorno
al collo
in questo mondo
di innocenti
l’unico peccatore
che si domanda
se sia sbagliato
il suo comportamento
se sia inadatto
il suo rendimento
e abbandonarsi
per non trovarsi
dimenticarsi
di esistere
per ingannare
il tempo
se non ci pensi
non fa male
ripeterlo come
un mantra
stare bene
cinque minuti
e poi cadere
nel burrone
della realizzazione
processo che
non ha conclusione
un giorno
arriverà e ti
chiederà il conto
il tuo esattore
vorrà indietro
i momenti
non vissuti
i traguardi mai
raggiunti
e tu dirai
accomodati
come posso
impacchettarti
tutta la mia vita
non ho iniziato
niente
e vorrei sporgere
reclamo
io non la volevo
in primo luogo
ma mi hanno
mandato qui
e nessuno
mi ha spiegato
come tornare
indietro
siete voi
che mi avete condannato
non mi avete
insegnato
quello che avrei
dovuto fare
non avete programmato
che ci sarebbero
state delle persone
non idonee per
vivere
e che il dolore
l’avrebbero
avvertito
nei posti più
reconditi
quindi cosa
si fa di questo
periodo
trascorso
nell’attesa
di un domani
migliori
mi ridarete indietro
i miei anni
o sono troppo
vecchio
per questo
esperimento?
arrampicarsi sulle rocce
mille metri di altitudine
le vedi le persone
sembrano puntini
e se gli unisco
vedo il mare
è possibile
ingoiare
sale
per capire
se così
si possono
rimarginare
le ferite?
sfiorare il cielo
con le dita
e inspirare
sollievo
perché
c’è pace
attorno
ma dentro
tutto in fiamme
e se il panorama
è limpido
perché io
lo corrompo
cosa ci faccio
su questa terra
se non
avverto
i miei piedi
camminare
e se tutto quello
che mi resta
è la ricerca
di qualcosa
che potrebbe
ma che non
sarà
allora ci rinuncio
sono stanco
di soffrire
prendi il mio
cuore maltrattato
e portalo
in infermeria
sarete in grado
di rianimarlo
nonostante
si sia infettato
estrarrete
il veleno
è così
che sarò libero
dall’angoscia
sarò pulito
dal peccato
sarò lavato
dal marcio?
sarete capaci
di aiutarmi
a provare
altro oltre
questo
assordante rumore
di nulla?
prendimi la
mano
fredda come il
ghiaccio
dimmi lo
senti
scorrere
il sangue
la senti
battere
la grancassa
perché ho le
orecchie
che mi
fischiano
e ho bisogno
di aiuto
mi vedi
o sto scomparendo
mi tocchi
e rimango integro?
mi sembra di
cadere a terra
e rompermi
come il vetro
mille pezzi
magari così
riusciranno
a farli combaciare
per davvero
questa volta
non avvicinarti
potresti ferirti
e respirare
i fumi tossici
del mio cuore
dissolversi
decomporsi
disperdersi
sono modi
per ricominciare
morire
non è la fine
ma l’inizio
ed io sono vuoto
e tu sei piena
due visioni
opposte
e lo so che
anche tu
non l’hai trovata
la pace
che fingi
di stare bene
ma che
la notte piangi
è solo che
io sono stanco
di mostrarmi
come gli altri
si aspettano
e non ho voglia
di credere
che migliorerà
per poi
rimanere deluso
ma dovremmo
capire
che tra noi
due
non c’è nessuno
migliore
perché
alla fine
entrambi
stiamo cercando
un espediente
per non
annegare
in questo mondo
di squali
stiamo adottando
uno stratagemma
per sopravvivere
e nel mentre
imparare
a vivere

 

 

 

Tu sei per me la lama

e tu sei per
me
la lama
che potrebbe
trafiggermi
per il troppo
amore
il cuore
che potrebbe
lacerare
la pelle
far sgorgare
il sangue
e macchiare
la mia camicia
bianca
che potrebbe
perforarmi
con uno solo
sguardo
e scuotere
la mia anima
addormentata
che potrebbe
penetrare
negli angoli
più reconditi
e portare
ciò che
è nascosto
alla luce
senza la paura
che possa
farti andare
via
perché se
mi ami
allora vorrai
anche
le parti
ostili
e tu mi
ami
vero?
e tu sei per
me
la lama
che potrebbe
attraversarmi
e lasciarmi
vuoto
con un buco
nel petto
senza sapere
che strada
prendere
perché
io conosco
solo quella
che porta
da te
che potrebbe
trapassarmi
e camminarmi
sopra
e io rimarrei
immobile
a vederti
su di me
come schiacci
tutto
quello che
mi inonda
e tappami
i fori
che da lì
si vede
il male
e apri il
passaggio
che dà
sul mare
prendi la chiave
e dimentica
la fessura
che giorno è?
non lo so
ma mi sembra
quello giusto
per baciarti
e tu sei per
me
la lama
così lucente
che se mi specchio
nei tuoi
occhi
mi frantumi
e cado
in mille pezzi
così bambina
che sembra
di essere all’asilo
e di chiederti
se vuoi stare
con me
con un bigliettino
così enigmatica
che avrei
bisogno
di un manuale
con le istruzioni
d’uso
istruiscimi
a restare
calmo
a contare fino
a te
che se la mia
unità di
misura
quando tutto
perde la forma
e tu sei l’unica
che contorna
le sere buie
e che sa toccarmi
senza far
scattarmi
anche se ho
per la mente
mille pensieri
così indecisa
che non sai cosa
vuoi
ma su di me
non hai
mai dubbi
e ti rende sicura
avermi
al tuo fianco
che ti stringo
la mano
che ti dico
ti amo
così libera
che potresti
volarmi
dalle mani
e chiederti
dove posso
conquistarti
ancora
una volta
perché non
è mai abbastanza
averti
tra le mie
braccia
così vicina
che ti sento
dentro il petto
anche se
non ti poggi
nel mio
stesso letto
così sensibile
che un sospiro
sembra una
folata di vento
e che il mio
amore
un tornado
in pieno centro
distruzione
totale
per te che
sei
la mia scossa
di magnitudo
sentimentale
e tu sei per
me
la lama
tagliami
feriscimi
graffiami
che ti direi
di continuare
di non
andare
che la tua
assenza
è una presenza
costante
che ti cerco
anche se so
che non ti
troverò
e tu sei per
me
la lama
spaccami
spezzami
rompimi
che preferirei
soffrire
per colpa
tua
che stare
bene
con un’altra
che non
mi guarda
con i tuoi
stessi
fanali
che mi rischiarano
la via
ti porto
a fare un giro
nella mia vita
sali su
questa macchina
fiorita
le radici
le ruote
il manubrio
il polline
e tu sei per
me
la lama
finiscimi
terminami
consumami
conficca
la punta
e lascia
che coli
quello che
sento
da tutti i pori
raccogline
un po’
per te
da conservare
per quando
non riuscirai
a parlare
e tu sei per
me
la lama
ad un passo
da non
lasciarmi
più respiro
da privarmi
dell’immenso
quando
dici
che mi vuoi
e sei
la lama
ma anche
il manico
e potresti
allontanare
il tuo braccio
indietreggiare
e abbassare
l’arma
e dichiarare
una patta
abbiamo vinto
entrambe
perché sentiamo
il cuore
battere
abbiamo perso
entrambe
perché ci siamo
fatte male
ma adesso
che siamo qui
che ti
ho cercata
per la terza volta
e che ti
ho stretta
come se fosse
stata la prima
che ti ho
detto ti amo
come se fosse
per sempre
adesso
che
l’inverno
è diventato
estate
che
i ghiacciai
si sono sciolti
ed è caduta
la polvere
che ti vedo
senza muraglie
che abbiamo
terminato
le nostre battaglie
su questo
campo
faremo l’amore
o nell’attimo
di distrazione
affonderai
la lama
nel mio cuore?

 

 

 

Opposizione fallimentare

e ci dividono
strade e
chilometri
ci dividono
persone e
monti
ci dividono
forse perché
hanno paura
di cosa potremmo
essere
se stessimo
insieme
e ci dividono
io non vedo te
tu non guardi me
io non sento le tue mani
e tu non senti le mie gambe
ma come è
possibile
riuscire a toccarsi
anche
se siamo lontani
perché sento
il tuo calore
pervadere
il mio corpo
e restituirmi
quella pace
che sembrava
essere scomparsa
come mai
sento il tuo
sapore
sulle mie labbra
se non ti bacio
da agosto
e perché
ogni volta che
penso a te
ho come la
sensazione che
anche tu lo
stia facendo
questo isolamento
mi sta rendendo
uno scellerato
oppure è davvero
che mi pensi
anche tu
così forte da
sembrare
che un corpo
contenga due anime
e se sono pazzo
lo sono di te
e se sono falso
non lo sono
mai con te
e com’è possibile
provare tutto
questo da solo
anche senza
le tue dita
che mi sfiorano
perché faccio
fatica a respirare
se non ci sei
qui vicino
ad accarezzare
questi miei
mostri
che non mi
fanno addormentare
e ci separano
e io
ti voglio
più di prima
ci separano
ed è come se
ti conoscessi ancora
una volta
e mi accecassi
all’infinito
con quei
tuoi due occhi
profondi
e luccicanti
ci separano
ed io
imparo
qualcosa di nuovo su
di me:
non posso stare senza
te
non so dare un valore
ai giorni
se non li passo
con te
non so se fuori
è giorno
o notte
è un ciclo
continuo
nessun inizio
nessuna fine
e non so vivere
se so che
sei così distante
ma allo stesso
tempo
così vicina
da poterti
venire a prendere
e ci separano
ma tu sei il
mio fuoco
mi incendi
di passione
e sei tu la mia
aria
respiro
solo perché mi
dai ossigeno
e sei tu
la mia acqua
vivo solo
perché mi disseti
e sei tu
la mia terra
cammino su di te
e mi sembra di volare
e ci allontanano
e la sofferenza
non l’ho mai sentita
così lacerante
in tutta la mia vita
e la mia vita
non l’ho considerata
così insignificante
se non da quando
non ti vedo
più al mattino
e la mattina
non mi è mai
piaciuta
perché mi ricordava
che un nuovo
giorno era iniziato
e che bisognasse
ricominciare tutto
da capo
ma quando ti ho incontrato
sapere che domani
equivaleva a
stare con te
allora quando
andavo a dormire
non avevo
paura
del sorgere
del sole
ci allontanano
e solo così
ho imparato
ad apprezzare
ogni tuo gesto
ogni nostro momento
ci allontanano
e ho scoperto
la grandezza del mio
sentimento
che ho cercato di
spegnere
ma alla fine
è divampato
ugualmente
e ci allontanano
e io ho capito
che voglio
essere lontano
da tutti
ma non da te
e ci dividono
ma mi consolo
perché siamo
fatti della stessa
materia
e ci separano
ma questo corpo
non è altro
che la sede
del mio amore
per te
e ci allontanano
ma questa mente
è solo
la dimora
dei miei
pensieri
su di te
e per quanto
possano esserci
strade
e chilometri
persone
e monti
questo amore
non ha confini
né territori
varca i divieti
e surclassa
i pianeti
è più veloce
della luce
e più resistente
del titanio
e sono sicuro
che ci siamo
già conosciuti
in un’altra epoca
che i nostri
spiriti
abbiano già
ballato insieme
che le nostre
menti
abbiano contemplato
le stesse idee
che io
ti abbia amato
all’infinito
dagli albori delle
nostre esistenze
perché ci siamo
sempre
cercati e trovati
e la fortuna
è imprevedibile
la magia
è troppo debole
il caso
è imprudente
il destino
è crudele
hanno paura
del nostro
amore
e per questo
ci fanno credere
che non siamo
fatti l’uno
per l’altra
ci illudono che
le nostre
differenze
siano le trincee
della nostra
guerra
e non il punto
di congiunzione
ci confondono
facendoci pensare
che la distanza
possa intaccare
quello che proviamo
ci ingannano
perché ci hanno
dato la
capacità di distinguere
ciò che è buono
e cattivo
ciò che è giusto
e sbagliato
inducendoci
a considerare
il nostro amore
fasullo
e provano
a disintegrarlo
perché non
lo capiscono
e vogliono
annullarlo
e per un momento
abbiamo dubitato
ci siamo incolpati
di aver ceduto
alle loro
lusinghe
persuasive
e abbiamo litigato
ci siamo
urlati contro
che non ci amavamo
che avevamo
fatto male
i calcoli
come se l’amore
fosse matematica
un problema
da risolvere
applicando
qualche teorema
ma avevamo
dimenticato
che il cervello
non è il protagonista
di questa storia
perché è
sostituito dal cuore
e i nostri
cuori
non capiscono
cosa sia razionale
sono fedeli
solo all’amore
e sei andata
via
ci avevano
sconfitti
abbiamo ordinato
la ritirata
e lasciato
il campo di
battaglia
quando
per un attimo
ti sei voltata
e mentre
ti ho guardata
quel luccichio
nei tuoi occhi
mi ha risvegliato
da questo
sortilegio
malefico
e allora ho
lasciato le armi
e sono corso
da te
ed è come
se stringendoti
nelle mie braccia
tutto quello
che era successo
il dolore
la distanza
la titubanza
l’abbagliare
il separare
si fosse vaporizzato
e tutto quello
che sapevo
tutto quello
che conoscevo
tutto quello
che credevo
tutto quello
che immaginavo
e sognavo
e desideravo
non fossi
che tu
non fosse quell’istante
in cui
i nostri sguardi
si intrecciavano
ed è stato
come se
fosse già successo
in passato
e si stesse ripetendo
e si ripeterà
fino alla notte dei tempi
fino a che
l’universo
non esploderà
e noi
cesseremo
di esistere
e magari
anche se
non ci saremo
più
saremo
lo stesso
collegati
da un filo
che ci tiene
vicini
per sempre

 

 

 

la distanza

la distanza
delle mie braccia
intorno
ai tuoi fianchi
a stringerli
quasi a
chiederti di non
andare via
la distanza
delle mie mani
dalle tue guance
i miei polpastrelli
sulla tua mascella
a lasciare
impronte
sparse
su di te
la distanza
dei miei
occhi
dal tuo mare
in tempesta
che con un solo
sguardo
mi fa girare
la testa
la distanza
delle mie labbra
dalle tue
senza sapere
il sapore
che hai
la distanza
delle mie gambe
intrecciate
alle tue
il calore che
diventa freddo
la distanza
del mio cuore
riesci
a sentire
il mio amore
nonostante il rumore
e le strade
che ci dividono?
la distanza
sembra
anche a te così
vicina
e perché noi
siamo così lontani?
vieni qui
a togliermi
il respiro
a baciarmi
il collo
a pervadere
di brividi
il mio corpo
fai un salto
nelle mie paure
e raccontami
che aspetto hanno
sono davvero
insormontabili
come appaiono?
portami a ballare
tra le tue insicurezze
e fammi girare
fra i tuoi
dubbi
magari insieme
riusciamo
a trasformarli
in certezze
lo spazio che ci
allontana
magari farà
aumentare
il nostro amore
e non poterti
toccare
e guardarti
mi fa
pensare
a quanto sia
ingiusta
la vita
che mi priva
di questi
attimi
con te
ma ti penso
e mi manchi
aspetto il giorno
in cui
ti vedrò arrivare
e da quel
momento
ti prometto
di non aver
più paura
di dirti quanto
tu sia importante
perché ho capito
che il domani
è incerto
ma il mio
amore
è vero
quindi
magari
se mi pensi
anche tu
e se ti manco
possiamo dircelo
così
questa solitudine
potrebbe diventare
più sopportabile
se conosciamo
la profondità
del nostro
legame

 

 

 

Nuovo inizio?

il vuoto
che mi opprime
la tua mano
che non
mi stringe
non le
senti
tutte queste voci
che non
ti fanno
dormire
e il mio
grido
non ti arriva
sei troppo distante
ed io
che continuo
a cercarti
dall’altra parte
del letto
e svegliandomi
puntualmente
non ci sei
e di conseguenza
mi riaddormento
non volendo
iniziare
una giornata
dove
il tuo bacio
non
arriva
sulla mia guancia
e dimmi
se questo
si chiama
vivere
e se
lo sto facendo
mi dichiaro
innocente
perché
non sapevo
di star agendo
e se
tu
porti il nome
di amore
allora
non voglio
più nominarti
anche se
lo so
che sarai
colei
che chiamerò
quando non saprò
come
smettere di
aver paura
e se
io
sono
sbagliato
alcune
volte ci ho pensato
allora
hai fatto bene
a lasciarmi
ma potevi
rimanere
fino
a Natale
però così
l’unica
cosa che si illuminerà
sarà il
lampione
in mezzo
alla strada
della mia casa
perché dentro
ci sarà il buio
che hai lasciato
nel mio petto
e festeggia
anche per me
che non ho voglia
di brindare
se nell’anno nuovo
non ci sarai tu
a colmare
tutti quei vuoti
e balla
in mezzo
alla piazza
muoviti
leggiadra
e tra le dita
gli spiragli
della mia vita
finita
e sorridi
spensierata
e in quella
bocca
il sapore
del mio
dolore
che ti rimarrà
tra la trachea
non riuscirai
a mandarlo
giù
e non farlo
perché una volta
finito nello
stomaco
avrai
il mal di vivere
e non è bello
te lo dice
uno
che
quella sofferenza
l’ha ingoiata
pensando
che fosse
il miglior
modo
per andare avanti
e non pensare
più a me
ma continua
a bere
a ubriacarti
di quella
bellezza
che ti sta
bene
addosso
e fra gli angoli
del tuo corpo
le impronte
delle mie mani
che conserveranno
il calore
di quei contatti
poi
vai via
distratta
e non soffermarti
su chi
non ti ha nemmeno
notata
corri veloce
durante quella notte
e urla
che sei felice
io ti sentirò
e anche se
non ci sarò
al tuo fianco
sorriderò
sapendo
che forse
è questo
il motivo
per cui si vive
per svegliarsi
un giorno
e voler
ricominciare
ad uscire
per ritrovare
quella speranza
che quando
te ne sei andata
hai fatto scomparire

 

 

 

Maschere di ipocrisia

perché non giochiamo
a smascherarci
ti togli
i vestiti
dell’apparenza
e indossi
quelli
di te stessa
io smetto
di essere forte
e ti mostro
il mio cuore
i nostri
pensieri
che vagano
nella stanza
e non
ti giudico
perché hai pensato
che tutto sia falso
la società
che guarda
la gente
morire
e si gira
dall’altra parte
per non sporcarsi
il vestito di sangue
e continua
a camminare
per tornare
in quelle case grandi
che sono solo
la facciata
di una vita
schiacciata
dall’ego
scoprimi
dentro
vivimi
non
per
i filtri
che
impongo
ma
per le emozioni
che provo
e ti racconterò
che ho timore
di piangere
perché mi
fa sentire
fragile
mi sussurrerai
che
ci proverai
ad amarti
nonostante
la difficoltà
di apprezzarti
che
imparerai
a vedere
il lato bello
anche dove
non c’è
a sperare
che il mondo
cambi
e diventi
più vero
io dovrò
ricordare
come si fa
a sognare
perché
l’ho scordato
ho provato
a chiudere
gli occhi
a cercare
la magia
ma se poi
li riapro
vedo solo
l’agonia
di persone
senza casa
senza libertà
senza dignità
senza vita
distese
sul terreno
colpevoli
di essere
solo
nate nel posto
sbagliato
ma la guerra
come si ferma
se neanche
la morte
fa poi
così
paura
la pace
come si diffonde
se dalle nostre bocche
serpeggiano
parole d’odio
sarebbe meglio
andare in letargo
e svegliarsi
quando con il dialogo
si potrà
arrivare
al bene comune
tu però
restami accanto
perché
nella vita
c’è bisogno
di un po’ d’amore
e anche se
non sarà per sempre
cerca di rimanere
il più possibile
che in due
è più facile
cambiare
il mondo

 

 

Fantasia realizzata

in questa vita pensa
da questa vista trema
il ricordo di te
oramai sbiadito
ma non dimenticato
il tuo profumo
alla vaniglia
impresso sulla mia maglia
qualche volta
ti ascolto
tra il silenzio
e il rumore
di questo
posto
il mare lo vedo
e nelle onde
ti immagino
seduta
con il tuo
libro in mano
se tu ci fossi
sarebbe più
bello
ma non ci sei
ed è spento
il mio volto
il mio cuore
non batte più
oppure
non lo fa
così veloce
come quando
c’eri tu
e a volte
mi manchi
in questa stanza
che ha
il tuo odore
impresso
ovunque
e le pareti
sussurrano
e i quadri
bisbigliano
e i mobili
mormorano
ma
i miei pensieri
urlano
e non c’è
pace a
questo
e ti sogno
accanto
a quel germoglio
che adesso
sarà un albero
in cui
per la prima volta
mi hai baciato
la notte
se non ci sei
nel mio
letto
è fredda
come
l’inverno
e un giorno
un sabato
qualunque
forse
ci incontreremo
in quel bar
in fondo
all’angolo
del centro
e per sbaglio
mi toccherai
il gomito
e distratta
ti siederai
lontano
e io
ti guarderò
mi stupirò
e mi alzerò
la lotta
interiore
vedrà tre
opzioni
venire da te
rimanere seduto
andare via
e nel mio cuore
avrò già la risposta
e ti sfiorerò
la mano
e sentirò
il tuo
identico
profumo
arrivare alle
narici
fino sotto la
pelle
ti guarderò
e tu mi guarderai
e forse riderai
e forse te ne andrai
o rimarrai

e parlerò
e dirò
che ti amo
ancora
che ho comprato
quella casa
in cui
volevo abitare
che non ho
dipinto d’azzurro
perché
aspettavo te
per farlo
e ti stringerò
la mano
e tu
sorriderai
così forte
da
illuminarmi
e dirai
che conservi le mie
lettere
che ogni giorno
annaffi
quell’albero
e che mi ami
e ti bacerò
e dimenticherò
quelle notti fredde
quelle giornate solitarie
quel dolore al petto
quando ti sei
allontanata
andremo via
e ti porterò a casa
dipingeremo
i muri
e piangeremo
perché
l’amore
come il nostro
è
impossibile
che non
ti scoppi
all’improvviso
e ti rimanga
incastrato
fra gli organi
e la vita
in questa vita pensa
da questa vista trema
il vederti
in quel mare
in cui
i nostri
cuori
navigano
non più
separati

 

 

 

Pericolo interno

e se
fossi rimasta
giusto il
tempo
di un
bacio
quello che
adesso
stringo nelle mani
sarebbe stato
il tuo viso
non ho
preteso che
durasse
non ti ho chiesto
di mettere
a tacere
quello che dentro
di me
urlava
volevo solo
provare
la sensazione
di appartenere
a qualcuno
l’emozione
che tutti dicono
di avere
quando
la vedono
arrivare
perché, sai
io ho
sempre avuto
paura
di non riuscire
a sentire
e non parlo
di voci
lontane
dal mio orecchio
di venti freddi
sulle mie
braccia
mi riferisco
ai sentimenti
ho anestetizzato
tutto per
paura di soffrire
ho nascosto
sia la sofferenza
che la gioia
sotto
ad un cuscino
che schiacciavo
con la mia testa
sono stato distante
dalle situazioni
che mi avrebbero
potuto rendere
meno nostalgico
continuavo a ripetermi
di starlo facendo
per il mio bene
che in questo modo
nessuno
avrebbe potuto rompere
la mia bolla
ed entrarci
per fare chissà cosa
però
ho imparato
che a volte
la solitudine fa
più male delle
persone
però non mi
sono mosso
non ho fatto nulla
forse perché
mi ripetevo
che me lo meritavo
dopo tutto
il dolore
che avevo causato
un giorno, poi
sei arrivata
e la mia vita
è cambiata
in punta di piedi
e con un
tocco delicato
hai frantumato
il vetro
intorno a me
e mi hai teso
la mano
mi hai
incoraggiato
a credere
ancora
che ci sia
qualcosa di bello
in questo mondo
e fuori da
quella difesa
ho scoperto
che non c’era
nessuno che
mi stava attaccando
per la prima
volta
ho sentito
il mio cuore
battere ad un
ritmo differente
solo perché
tu mi stavi
guardando
e all’inizio
è stato tutto magico
ho lasciato
uscire allo scoperto
tutto quello
che per anni
sopprimevo
mi sono ritrovato
a pensare
a un paio di occhi
nonostante sapessi
che sarebbe
potuta terminare
quando ti vedevo
il mio unico
pensiero
era quello di
farti felice
hai lasciato
un segno
tra le costole
ed il cuore
e adesso
che non ci sei
non riesco
a cancellarlo
non c’è rimedio
per eliminarti
dalla mia scatola
dei ricordi
perché come sei entrata
così sei uscita
senza fare rumore
senza creare scalpore
e quando quell’ultima
volta ti ho vista
dentro di me
ho capito
che non esiste un solo
colore
guarda che ironia
e che stupido
ho abbassato
i fucili
per farti arrivare
al mio cuore
ho pensato
che non ci
sarebbe stato
nessun dolore
e invece
quello da cui mi
dovevo proteggere
non erano
coloro
fuori dalla mia bolla
ma colei
che l’avrebbe rotta
ma accecato
dal desiderio
di essere amato
ho chiuso i miei
occhi
e ti ho
lasciato libero
accesso
alle stanze
più segrete

 

 

 

Amore o ossessione?

e quando ti ho
detto che
non ti amavo
non era vero
e quando ti ho detto
che ti amavo
non era vero
e allora
non lo so
cosa mi lega a te
cosa mi fa venire
voglia di averti
quando mi sto per addormentare
perché sei tu
quella che voglio
stringere
fra le mie braccia
perché anche se
non mi appartieni
vorrei
che fossi parte di me
perché ti sento
dentro
ma io
invece
sono fuori
di te
perché da quando
ti ho detto
che non
ti amavo
ti ho spezzato
e non mi vuoi
più con te
e lo capisco
ma sono egoista
e quindi
non lo accetto
perché ti ho sempre
desiderata
e poi quando
ti ho avuta
sono scappato
è la paura
di essere ferito
oppure
non riesco
a provare
nulla?
ti guardo da lontano
e ti invidio
perché sei
andava avanti
ma tu
sei tutto quello che
vorrei
e che non voglio
finirà mai
questa indecisione
questo non
sapere
se sia amore
o solo ossessione?
quando non ci sei
vorrei che la tua
mano
accarezzasse il mio
volto
e quando ti ho
accanto
faccio finta
di non vederti
è tutto così
sbagliato
e non posso
accusarti
di essertene
andata via
perché quella porta
te l’ho aperta io
e perché ora
che non ci sei
ti voglio di nuovo?
mi fa male
il cuore
secondo te
è possibile?
dovrei lasciarti
andare
per sempre
ma tu
mi hai chiesto
di rimanere
ma non riesco
a sopportare
questo
cercarti e poi
lasciarti
quando sei
con me
tutto
sembra giusto
quando
sono solo
penso
che sia un errore
e sono stanco
di lottare
fra quello che penso
e quello che provo
ma il coraggio
non ho
quindi
ti prometto
di non dire
niente
la parte del cattivo
mi riesce bene
dammi la colpa
fammi del male
e prenditi
il merito
di aver consegnato
alla giustizia
un bugiardo
che ti ha ingannata
dicendoti quanto
ti desiderava
e un traditore
che mentre era
con te
voleva averti
lontana
un ladro
perché ho solo
rubato il tuo
tempo
facendoti
credere che
fosse ben speso
un assassino
perché mentre
trafiggevo il tuo
cuore
con le mie
belle parole
non ti sei
nemmeno accorta
del sangue
fuoriuscire dal
petto
e gocciolare sul
pavimento
e allora
arrestami
e fammi processare
per falsa testimonianza
come traditore della patria
perché sei tu la
mia casa
per rapina mano armata
e per omicidio
colposo
del tuo amore
e accetterò
la condanna
così mi dimenticherai
e io saprò
davvero
se mai
ti ho amata
o se è stata
tutta una
sceneggiata